Prima squadra

Le mille storie e le premesse di una partita da vincere

Oggi c'è Pescara-Carrarese

18.10.2025 07:56

Battere l'emergenza per battere la Carrarese. Dopo la sosta per dare spazio alle Nazionali torna il campionato e il Pescara alle ore 15 ospita all'Adriatico la squadra di mister Calabro, che ha il doppio dei punti dei biancazzurri e che è imbattuta lontano da casa. Il Delfino è in piena emergenza: nella seduta di rifinitura si sono fermati anche Sgarbi e Giannini e Vivarini ha l'organico ridotto all'osso, specie in difesa, per le note assenze dello squalificato Brosco e degli infortunati Pellacani, Olzer e Tsadjout. In compenso c'è tra i convocati Caligara, per la prima volta. Ieri nella conferenza stampa della vigilia mister Vincenzo Vivarini non ha accampato scuse: sa che i suoi devono provare a fare il risultato pieno. “Il Pescara ha dimostrato grandi qualità quando l’entusiasmo è a mille”, le sue parole, “ci perdiamo invece quando scende l’autostima. Dobbiamo essere feroci dal punto di vista mentale e se prendiamo uno schiaffo dobbiamo essere bravi a darne tre. Conosciamo ora le nostre difficoltà e sappiamo il nostro momento, ma Calabro ha ragione quando dice che questa è una piazza importante. E dobbiamo dimostrare di essere da Pescara”. Contro una squadra solida, concreta ed organizzata bisognerà avere una soglia di attenzione alta per tutto l'arco del match e cercare di giocare sui punti deboli degli apuani. Non far sviluppare il gioco alla Carrarese in una partita che sarà di duelli e pareggiare spirito, aggressività e voglia di fare bene le probabili chiavi del match. La sosta ha riservato più problemi che soluzioni, ma si deve cercare di gettare il cuore oltre l'ostacolo. E mai come oggi saranno importanti le individualità, come quella di un Dagasso tornato carico a pallettoni dall'Under 21. Ma Pescara-Carrarese, per la prima sfida in B tra i due club e gara del cuore del doppio ex Silvio Baldini, è gara da mille emozioni per tanti protagonisti. Non c'è solo il primo ritorno da ex di Vincenzo Fiorillo, il portiere con più presenze nella storia del Pescara, a dare una vena romantica alla sfida dell'Adriatico. Tra le fila apuane, ad esempio, c'è anche quel Filippo Melegoni che nella lotteria dei rigori di Perugia nel playout-thrilling 2020 in B, nel quale Fiorillo blindò la sua porta, calciò un penalty determinante (il terzo) per la salvezza biancazzurra a danno del Grifo di Massimo Oddo. All'epoca era uno dei prospetti più interessanti del calcio italiano, la rottura del legamento crociato anteriore a marzo 2019 ne bloccò l'ascesa ma a Pescara è ricordato con affetto proprio per quella rete dagli undici metri assai importante. Curiosamente, proprio al Perugia siglò il primo e unico gol con la maglia del Delfino il 2 dicembre 2018. Tra i gialloblù ci sono però anche altri 3 ex: il più recente è Federico Accornero, che due stagioni fa disputò in biancazzurro la sua prima annata da professionista, incantando a tratti tutti, Zdenek Zeman in testa, Julian Illanes e Bartosz Salamon. Il polacco arrivò a Pescara nel 2014, nella stessa sessione di mercato che vide lo sbarco in riva all'Adriatico di Fiorillo, ma rispetto al compagno che ha ritrovato a Carrara e che in 7 stagioni ha collezionato 224 presenze ufficiali ha indossato la maglia dannunziana un solo anno, quello targato Baroni-Oddo e della finale playoff di Bologna, quando una traversa centrata da Federico Melchiorri al 92' negò la A al Delfino. L'estate successiva, rientrato per fine prestito alla Samp, fu protagonista di un giallo di mercato, con il ritorno a un passo prima di trasferirsi a titolo definitivo al Cagliari. Un po' come è successo tre mesi fa a Fabio Abiuso, che era stato vicinissimo a firmare con il Pescara ma che poi è passato agli apuani. Nei giorni scorsi, però, l'attaccante ha dato una versione dei fatti un po' diversa delle cronache di agosto quando si parlava solo di dettagli per arrivare alla firma (LEGGI QUI). Questa partita poteva giocarla a maglia invertita e sarà la prima per lui all'Adriatico. Oggi ci sono punti pesanti in palio e dunque non ci sarà spazio per amarcord e sliding doors, ma solo per la battaglia. E mister Antonio Calabro non sottovaluta affatto un Pescara decimato e con una difesa di nuovo conio. “Non mi fido”, le sue parole, “il Pescara ha assenze importanti ma seconde linee di alto livello. Andiamo a giocare su un campo difficile, conosco la vicinanza della città nei confronti della squadra, ci aspetterà uno stadio storico per il nostro calcio e un clima infuocato. Il Pescara ha una storia gloriosa: nonostante la fresca promozione in categoria, nel recente passato è stata ai vertici della serie B raggiungendo anche la massima categoria. E la sua partenza non ci deve trarre in inganno. Conosco questo campionato e so bene come i punti realizzati dopo 7 giornate non siano un parametro realmente attendibile. Da parte nostra serviranno novanta minuti di qualità, da giocare con la giusta aggressività”. Tra scetticismo generale dopo gli ultimi risultati e previsioni meteo non felici ci sarà poco pubblico e non sarà ritoccato in meglio il dato che parla del 41% dei tifosi portati all’Adriatico in 4 gare casalinghe, con 8.386 spettatori medi su una capienza pari a 20.476. Ma il tecnico conta sulla spinta dei supporters biancazzurri: “Sarà importante il nostro pubblico per esaltarci”. Arbitrerà la contesa Kevin Bonacina della sezione di Bergamo, coadiuvato dagli assistenti Paolo Bitonti della di Bologna e Andrea Zezza di Ostia Lido e dal quarto ufficiale Mario Perri di Roma 1. In sala Var vivisezioneranno live il match Antonio Giua di Olbia e Marco Monaldi di Macerata. 

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