Prima squadra

Palermo-Pescara 5-0, le pagelle dei biancazzurri

Si salvano in pochissimi...

02.11.2025 11:06

Anche questo campionato 2025-2026 del Pescara, tanto dei giocatori che scenderanno in campo quanto del suo allenatore, verrà valutato - partita dopo partita - dalle nostre pagelle quest’anno affidate al giornalista Davide De Amicis, direttore di Radio Speranza InBlu. Buona lettura!

DESPLANCHES, voto 6,5: para il parabile, ma poco poteva fare sulle cinque reti incassate. In particolare, al 26’ para in tuffo il colpo di testa di Pohjanpalo, innescato dalla punizione di Palumbo. Si ripete al 33’ sul tiro di Le Duaron, intervenendo tempestivamente. Al 55’, invece, è fortunato ritrovandosi il palone tra le mani dopo che Pohjanpalo aveva centrato il palo. È sicuramente il meno colpevole, tra i giocatori del Pescara in campo, per questa amara disfatta;

CAPELLINI, voto 4,5: al pari dei suoi compagni di reparto è lento e assiste inerme alle giocate dei giocatori palermitani, liberi realizzare una goleada. 

BROSCO, voto 4,5: vale lo stesso discorso fatto per Capellini. Il capitano biancazzurro è lento e sono pochi i suoi interventi difensivi degni di nota. In occasione dei cinque gol, anche lui resta a guardare;

CORBO, voto 5: oltre a dare il suo contributo alla pessima prestazione del reparto difensivo, al 52’ sugli sviluppi di una punizione calciata da Caligara direttamente in porta, tira di controbalzo verso la porta rosanero spedendo il pallone alto;

LETIZIA, voto 5,5: è il meno peggio tra i difensori biancazzurri, per il poco che può contare. Al 42’ si distingue per un calcio d’angolo tirato verso il secondo palo, ma respinto dalla difesa sicula; 

CORAZZA, voto 5,5: è uno dei più reattivi del centrocampo, ma la sua prestazione non riesce ad evitare o a limitare i danni. Al 37’ realizza un bel cross in favore di Caligara, che però non aggancia il pallone. Al 44’, sugli sviluppi di un calcio d’angolo, gli arriva il pallone tra i piedi, ma calcia alto. 

VALZANIA, voto 4,5: al 2’, sugli sviluppi di un insidioso cross calciato da Augello perde palla nel tentativo di liberare la propria area di rigore. Questa azione è stata il manifesto della sua partita del tutto incolore, non a caso terminata già al 56’;

BRANDES, voto 5: è l’unico che prova a giocare la palla in verticale, evitando inutili e pericolosi retropassaggi, ma l’unica cosa concreta che rimedia è un’ammonizione al 32’ per gioco pericoloso. Per il resto nessuna giocata rilevante per lui;

DAGASSO, voto 6: rispetto ai suoi compagni di classe è di un’altra categoria, ma da solo può fare ben poco. Ciononostante, al 7’ realizza un cross delizioso per il colpo di testa di Di Nardo intercettato da Joronen. Al 48’ realizza un altro bel passaggio in favore di Di Nardo, ma il suo rasoterra è impreciso. Al 30’ rimedia anche un cartellino giallo;

CALIGARA, voto 6: insieme a Di Nardo ha le occasioni migliori del match, ma non ne approfitta. Al 20’, per un’incomprensione tra Joronen e Ceccaroni, si ritrova il pallone tra i piedi, ma anziché calciare subito attende consentendo ad Augello di rientrare e salvare sulla linea. Al 52’tira batte un’ottima punizione indirizzandola direttamente in porta, ma Joronen alza sopra la traversa. 

DI NARDO, voto 6: è servito poco dai suoi compagni e le poche volte che riesce ad impossessarsi del pallone, non è efficace sbagliando troppo. Al 7’ è autore di un bel colpo di testa, sfruttando un cross delizioso di Dagasso, ma il portiere palermitano ci arriva. Al 48’ ci riprova, sempre su invito di Dagasso, ma il suo rasoterra è impreciso. 

OKWONKWO (dal 56’), voto 5: sostituisce uno spento Valzania, ma al di là di qualche scatto ripete lo spartito del suo anonimo compagno di squadra, senza incidere sulla gara; 

CANGIANO (dal 56’), voto 5,5: al 71’ si rivede dopo aver inanellato tantissime prestazioni anonime. Tenta un’imbucata sulla fascia, ma viene falciato da Bereszynski che viene ammonito;

MEAZZI (dal 67’), voto 6: è l’uomo dei recuperi biancazzurri sul finale di gara, ma quando entra il Pescara perde già 3-0 e non può certo fare miracoli. Contro un Palermo padrone del campo, nei suoi poco più di 20 minuti di gioco, all’80’ riesce solo a compiere una ripartenza, venendo fermato da Vasic che gli tirerà la maglietta prendendosi il cartellino giallo; 

SQUIZZATO (dal 67’), voto 5,5: subentra a Brandes, ma senza mutare il corso della gara. Qualche passaggio, ma nessuno spunto concreto costruito da lui;

SGARBI (dal 74’), voto 5: rimpiazza Letizia nell’ultimo quarto d’ora di gara, o poco più, ma senza realizzare alcuno spunto offensivo degno di nota;

Mister Vivarini, voto 5: ha l’attenuante di lavorare con una rosa non all’altezza della categoria, al termine di un mercato mediocre condotto dalla società, ma lui non riesce a motivare i giocatori che, dopo pochi minuti di bel gioco, si sciolgono come neve al sole consentendo di prenderli a “pallonate”. La sostituzione di Squizzato con Brandes dal primo minuto non ha sortito effetti e comunque la squadra è lenta sotto il profilo atletico. Nel post partita è arrivata l’accusa diretta del presidente Sebastiani, che ha richiamato lo staff tecnico per una squadra che “cammina, ma non corre”. Un primo avviso che, inevitabilmente, inizia a far traballare la sua panchina.

 

 

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