Prima squadra

Lescano e Brosco, la spina dorsale biancazzurra

Dopo Agropoli, ancora una volta loro due decisivi

17.04.2023 15:19

C'è la firma di Facundo Lescano e Riccardo Brosco nella remuntada al Monopoli che vale il ritorno al successo del Delfino dopo la pesante sconfitta di Taranto. L'argentino, 8 gol in 8 partite con Zeman e 17 reti stagionali (record in carriera), e l'ex protagonista della Zemanlandia biancazzurra 2011-12 avevano griffato insieme anche la vittoria per 2-1 di Agropoli sulla Gelbison e si sono ripetuti i casa. Sono loro la spina dorsale di un Pescara che ha in Rafia, assente col Monopoli (e si è sentito….), il gioello vero. 

Lescano a fine partita cerca di guardare con grinta ed ottimismo al futuro: “Per noi oggi (ieri per chi legge, ndr) era una finale, la prima delle ultime due da qui a fine stagione regolare. L'abbiamo portata a casa, peccato per la vittoria del Picerno che ci impone di andare a vincere a casa loro. Ma saremmo andati là comunque per fare nostri i 3 punti, come ci chiede di fare il mister ad ogni gara. Contro il Monopoli siamo partiti male, poi nella ripresa siamo scesi in campo più cattivi e abbiamo meritato di vincere. E avremmo meritato anche di fare il terzo gol. L'obiettivo è portare a casa il terzo posto finale e ce la metteremo tutta. Il mio è un momento magico? Ho il supporto della squadra e dei tifosi, sono in buona forma e voglio fare sempre meglio. Ad inizio campionato non era facile conquistarsi la fiducia della piazza, che è molto importante, spero di esserci riuscito e cercherò di dare il massimo da qui alla fine”. Assistman per l'acuto di Lescano è stato Salvatore Aloi, subentrato in corso d'opera: “Ho cercato di dare il mio apporto alla squadra, come sempre, e credo di essermi fatto trovare pronto quando il mister mi ha chiamato in causa”, le parole del jolly biancazzurro, che si è distinto anche in fase di interdizione. “Nasco mezz'ala ed è il ruolo che prediligo, ma mi metto a disposizione come playmaker senza problemi. Faccio sempre ciò che chiede il mister e lo faccio per il bene della squadra. La cosa importante è sempre portare a casa la vittoria e per me il ruolo non è mai stato e non sarà mai un problema”. E Brosco? Senza dubbio di categoria superiore, per carisma ed esperienza è il leader della difesa. Conosce i movimenti zemaniani e guida la retroguardia con sicurezza. Non è un caso che l'imbarcata di Taranto sia arrivata con lui fuori dai giochi causa squalifica. Una volta rientrato, ha fatto sentire la sua presenza griffando anche un gol pesantissimo. In settimana in tv aveva detto di sognare un gol all'Adriatico, visto che non ci era ancora riuscito. Detto, fatto: nel modo migliore…..

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