Prima squadra

I veri colpi di mercato sono Olzer e Dagasso

Le prossime plusvalenze biancazzurre

03.09.2025 07:22

 L'obiettivo in casa Pescara è chiaro: la salvezza, da raggiungere a tutti i costi pur nella consapevolezza che probabilmente ci sarà da soffrire fino alla fine. In barba ai tanti che al gong di sessione hanno parlato di mercato deficitario, che a molti ha riportato alla mente quello sostenuto nella stagione dell'ultima retrocessione, il presidente Daniele Sebastiani in televisione ha commentato i tre mesi roventi di trattative (vedi news apposita). Era però lecito aspettarsi di più. Tanti prestiti secchi e svincolati con contratti annuali il cui rinnovo automatico è legato alla salvezza (Brandes, Di Nardo e Corbo) non consentono nemmeno di perseguire il canone della patrimonializzazione che è determinante per un club come il Pescara. “Verratti non è un bancomat”, ha ribadito il presidente Sebastiani, dicendo che in tandem con il campione di Manoppello sta lavorando per rendere più forte la società. Che però deve centrare la salvezza con una rosa con lacune in taluni ruoli e doppioni in altre (vedi articolo specifico in archivio). Il Pescara ha dovuto fare i conti con problemi oggettivi, è vero: un budget inferiore alle contendenti, un appeal ridotto rispetto ad altri club, il rispetto di uno stringente indice di liquidità e le mancate cessioni. Ma uno sforzo andava fatto. Il Pescara deve essere una società sostenibile, è vero anche questo, ma sulla carta non si è seminato per il presente e nemmeno per il futuro. In caso malaugurato di stagione sciagurata, la rosa dovrà essere quasi tutta rifatta. Alla fine per l'attacco sono arrivati Frank Tsadjout e Orji Okwonkwo, elementi che garantiscono fisicità ma non sono i colpi da copertina che i tifosi sognavano. E che, al pari degli altri, sono prestiti. I veri colpi della sessione sono stati l'arrivo da svincolato di Giacomo Olzer, che ha firmato un triennale a differenza degli altri senza contratto sbarcati alla corte di Vivarini, e la conferma di Dagasso, legato fino al 2029: saranno le prossime plusvalenze doc. E c'è poi Merola, che in caso di buon campionato è spendibile bene sul mercato in uscita. Altro? Ben poco.. Il Pescara adesso prenderà un difensore tra gli svincolati e sin da lunedì sera si è scandagliato il mercato per individuare il profilo giusto, sondando anche l'estero. Riccardo Capellini è vicino, proposta di un anno di contratto con opzione di rinnovo biennale in caso di salvezza. Sondato Caldirola, che resta difficile e non solo per una ricca proposta del Benevento. Struna e Ferrari altri nomi disponibili, ma sul primo fioccano le smentite. Serve un difensore e arriverà. Basterà?

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