
Pescara-Cesena 1-3, le pagelle dei biancazzurri
Debutto amaro in campionato
Anche questo campionato 2025-2026 del Pescara, tanto dei giocatori che scenderanno in campo quanto del suo allenatore, verrà valutato - partita dopo partita - dalle nostre pagelle quest’anno affidate al giornalista Davide De Amicis, direttore di Radio Speranza InBlu. Buona lettura!
DESPLANCHES, voto 6,5: nel primo tempo è in vena di miracoli parando tutto. Al 4’ devia in angolo una palla velenosa, piovuta in area grazie al calcio d’angolo battuto da Bastoni. Un minuto più tardi parerà ancora su Shpendi. Al 12’ si ripeterà sul giocatore albanese, ma è al 29’ che si supererà parando prima su Ciervo, per poi respingere il tap-in di Shpendi. Al 31’ e al 49’ può fare ben poco sulle reti rispettivamente segnate da Blesa e da Shpendi, mentre è clamoroso il suo liscio al 63’ quando esce malamente respingendo con il pugno il pallone senza fermarlo, ma di fatto mandandolo sui piedi di Bisoli che segnerà il terzo gol mettendo in ghiaccio il risultato. Il ragazzo italo-francese ha stoffa e si vede, ma anche dopo quanto visto in Coppa Italia contro il Parma dovrà migliorare parecchio nelle uscita se vorrà essere una vera saracinesca;
LETIZIA, voto 6,5: con la sua esperienza recupera diversi palloni, procurandosi anche un calcio d’angolo. Al 54’ proverà il tiro da fuori, concludendo a lato non di molto alla sinistra di Klinsmann. In difesa si sente l’assenza di Pellacani, ma senza Letizia le cose sarebbero andate anche peggio;
SQUIZZATO, voto 6: è molto attivo a centrocampo, smistando alcuni buoni palloni che non sono bastati a coinvolgere un attacco ancora sterile. Al 28’, però, spreca malissimo un calcio d’angolo, battendo un cross pessimo;
DI NARDO, voto 5,5: prove d’intesa con Merola. Al 47’ passa un’ottima palla a Merola che però sciupa la conclusione. Un minuto più tardi è lui a ricevere un pallone invitante da Merola, vanificandolo con una conclusione imprecisa. Al 61’ si farà rivedere in avanti, venendo chiuso efficacemente dalla difesa romagnola;
MEROLA, voto 5,5: per lui vale lo stesso discorso fatto per Di Nardo. Si può aggiungere che all’8’ si e proposto in avanti, venendo fermato fallosamente da Berti. Per il resto ci sono i tentavi andati a vuoto in partnership con Di Nardo e la poca vena realizzativa. Dopo il suo rinnovo di contratto, al Pescara servirà il miglior Merola visto ai Playoff di Serie C per salvarsi;
BROSCO, voto 5: per lui la serata non è stata delle migliori, dato che specialmente nel primo tempo il Cesena ha potuto fare il buono e il cattivo tempo in difesa. È andato meglio nel secondo tempo, al netto dei due pesanti gol subiti dal Cesena;
SGARBI, voto 5: al 61’, dopo un batti e ribatti in area, si renderà autore di un tiro centrale facilmente neutralizzato dalla retroguardia cesenate. Al di là di ciò, si è visto veramente pochissimo nell’area di rigore romagnola. Ha ancora parecchio da lavorare, per diventare incisivo;
GRAZIANI, voto 5: è durata solo 58 minuti la partita del giovanissimo trequartista neoarrivato al Pescara, il quale non si è fatto mai vedere, dimostrando di aver bisogno di ancora per acquisire il gioco e la mentalità giusta;
OLZER, voto 7,5: è indubbiamente il migliore del match, impegnandosi a fondo e arrivando al gol del momentaneo pareggio al 36’. Al 94’ andrà vicino al raddoppio, con un colpo di testa neutralizzato da Klinsmann. Nel mezzo tanti bei movimenti che, se proseguiranno, lo vedranno distinguersi nell’undici biancazzurro;
OLIVERI, voto 5,5: un suo pessimo retropassaggio regala al Cesena un facilissimo secondo gol, con Bastoni che approfitterà del pallone per poi passarlo a Shpendi che non sbaglierà. Peccato perché ne primo tempo aveva ben figurato, soprattutto al 15’ e al 29’ quando ha direttamente salvato la sua porta da due gol sicuri. All’80’, dopo aver buttato giù Francesconi, rimedierà anche un’ammonizione;
CORBO, voto 6: esordisce mostrando un buon impegno nel reparto arretrato biancazzurro e al 74’ tenterà perfino una conclusione, finita sul fondo. Un giocatore che sicuramente potrà diventare decisivo nella difesa biancazzurra, se troverà continuità;
KRAJA (dal 57’), voto 6,5: entrerà al posto di uno spento Merola, riuscendo a ravvivare la manovra avanzata del Pescara. Un minuto dopo il suo ingresso in campo, realizzerà subito un bel traversone in favore di Meazzi, mentre al 61’ tirerà un destro che verrà respinto dalla retroguardia romagnola;
MEAZZI (dal 58’), voto 6: rileverà uno spento Graziani, recependo fin dai primi movimenti l’ottimo pallone fornito da Kraja, seppur venendo fermato da Ciofi. Al 91’ si procurerà un buon calcio di punizione, non sfruttato dalla squadra. Il suo ingresso ha sicuramente riportato dinamismo alla manovra biancazzurra;
TONIN (dal 75’), voto 5: nella scorsa stagione l’avevamo conosciuto goleador soltanto nei Playoff e anche quest’anno è partito male, giocando gli ultimi 20 minuti di partita senza distinguersi in avanti. Anzi, all’88’ interrompe una possibile azione pericolosa del Pescara con un suo tocco di polso;
CANGIANO (dal 75’), voto 5,5: anche lui gioca gli ultimi 20 minuti di partita, mantenendo la sua sterilità offensiva davanti la porta avversaria. All’86’ realizzerà un destro a giro che non creerà alcun problema all’estremo difensore romagnolo. Continua ad essere la rappresentazione del “vorrei ma non posso, anzi non riesco”;
BERARDI (dall’87’), voto 6: al 92’un suo destro finirà fuori rispetto alla porta difesa da Klinsmann. Non male per il giovane centrocampista biancazzurro, che si è impegnato molto nei pochi minuti in cui è stato impiegato. Avrà sicuramente la possibilità di guadagnare minuti da titolare, continuando a giocare con la stessa determinazione;
Mister Vivarini, voto 7: non gli si può dire nulla. Le prova tutte, partendo con un 4-2-3-1 per poi passare ad un 4-3-3 nel corso della partita. Si è anche giocato tutte le sostituzioni possibili, ma non è bastato. Il suo Pescara è ancora un “cantiere aperto”, essendo composto da giocatori alcuni dei quali giocano insieme da pochissimi giorni e devono trovare ancora giusta intesa. Per di più attende ancora dal mercato un centravanti di razza e altri giocatori per rinforzare il pacchetto arretrato. Insomma, è ancora troppo presto per condannare una squadra che sta ancora cercando il proprio equilibrio.
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