Prima squadra

Due punte in entrata, resta caldo De Boer: cosa si muove sul mercato biancazzurro

E attenzione agli esterni offensivi

28.06.2025 08:17

Aspettando l'annuncio di Vivarini, che slitta alla prossima settimana (ma non c'è dietro alcun giallo: alcuni cavilli burocratici e fiscali per la risoluzione con il Frosinone stanno determinando il rinvio ad oltranza), il tecnico ed il ds Foggia stanno già lavorando alla squadra che verrà. Vediamo situazione per situazione cosa bolle nella pentola pescarese sul mercato: 

CENTRAVANTI - Tommaso Biasci, Leonardo Mancuso o Gabriele Moncini, uno di loro sarà quasi certamente il nuovo bomber del Pescara. Al netto di sviluppi su piste battute a fari spenti e al momento ancora top secret, la maglia numero 9 del Delfino sarà sulle spalle di uno dei componenti di questa terna. Individuati in questi tre profili, diversi per caratteristiche, situazioni contrattuali ed età, elementi funzionali al progetto biancazzurro. Biasci, punta da 136 partite e 44 gol con il Catanzaro condite da una promozione dalla C, due playoff di B e due stagioni in doppia cifra, non rinnoverà con i calabresi e ha chiesto la cessione. Piace all'Avellino, ma la possibilità di riabbracciare Vivarini pone il Pescara in pole: la pista può diventare rovente nei prossimi giorni. Nel frattempo si tengono monitorate le situazioni Mancuso e Moncini. Il primo saluterà Mantova e chiede un triennale, il Pescara offre invece 2 anni e punta sulla sua volontà di tornare in una città alla quale è legato per motivi di famiglia per raggiungere l'accordo anche sull'entità dell'ingaggio che al momento è fuori budget; il secondo, complici i guai del Brescia dove ha collezionato 5 gol e 2 assist in 24 partite, è meno complicato da prendere, grazie anche al rapporto che ha instaurato in epoca Benevento con Pasquale Foggia. 

PUNTE DI RINCALZO - Ci sarà poi da prendere un attaccante di scorta da abbinare al blindato Andrea Ferraris e i fari sono puntati su due giocatori che lo scorso gennaio sono stati trattati per tutta la sessione invernale, ma come possibili titolari: Gabriele Gori e Nicola Rauti. Sudtirol e Vicenza non hanno esercitato l'opzione di riscatto da Avellino e Torino, dunque ambedue tornano alla base per essere girati altrove. “Per Gori si possono riaprire piste calde a gennaio”, fa sapere la dirigenza irpina e 6 mesi fa era proprio il Delfino, in una complessa trattativa che poteva includere anche Merola, la società più attiva. Rauti, a differenza del collega che ha ancora un biennale, va a scadenza nel 2026 ed è elemento più duttile: per lui si può parlare anche di trasferimento a titolo definitivo, con il suo entourage che spingerà per questo genere di soluzione. 

ALI - In attacco c'è poi tutta la situazione esterni da valutare: Bentivegna ha mercato in C, Merola balla tra rinnovo ed addio e Cangiano, ora legato fino al 2027 dopo il riscatto obbligatorio dal Bologna, piace al Pineto. In base al loro destino si opererà in entrata con due candidati forti: Roberto Insigne del Palermo, pupillo di Foggia che il ds Osti girerebbe volentieri ma che ha ingaggio monstre, e Giovanni Bruzzaniti del Pineto. Come alternativa per la panchina è spuntata invece l'idea Kevin Cannavò della Vis Pesaro, idea praticabile anche per gli ottimi rapporti che il club ha con il suo entourage e con la dirigenza rossiniana.  

DE BOER - Il nome del centrocampista olandese classe 2001 circola da settimane in orbita Pescara. Secondo quanto appreso dalla nostra redazione, però, in questi giorni Pasquale Foggia ha ripreso e intensificato i contatti con l'entourage del giocatore su cui  ci sono anche Trapani e Juve Stabia. I granata dell'ex ds biancazzurro Peppino Pavone, al momento non hanno affondato ancora il colpo, anche perchè il ragazzo potrebbe preferire il palcoscenico della B che Juve Stabia e Pescara gli garantirebbero. Sullo sfondo c'è sempre la possibilità di rientrare in Olanda ma nel massimo campionato, ossia l'Eredivise, anche se se ad oggi la permanenza in Italia rimane la preferita

ALTERNATIVE A DE BOER - Sullo sfondo restano come alternative Andrea Ghion del Sassuolo e Jacopo Petriccione del Catanzaro, piste che saranno realmente aperte solo se De Boer dovesse sfumare. 

HA COLLABORATO MATTEO SBORGIA


 

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Il nodo cessioni e i riflessi sul mercato in entrata