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Reginaldo a PS24:"Il Pescara non merita la C. Sui biancazzurri, Pillon, il Picerno e la partita dico che.."

Parla in ESCLUSIVA a PS24 l'asso brasiliano in forza al Picerno

15.12.2022 00:01

A CURA DI MATTEO SBORGIA

Estro, fantasia, imprevedibilità e esperienza. Tutto questo è Reginaldo Ferreira da Silva, meglio noto come Reginaldo. Attaccante brasiliano classe 1983, cresce nel Campo Grende(società brasiliana), poi dal 2000 al 2005 gioca nel Treviso, dove con Pillon in panchina nel 2004-2005 disputa i playoff promozione che poi si concretizza a causa del fallimento del Torino. Dopo un solo anno nella massima serie, viene acquistato dalla Fiorentina. Le altre tappe della sua lunga carriera sono state: Parma, Siena, Jef United, ancora Siena, Vasco da Gama, Paganese, Trapani, Pro Vercelli, Monza, Reggina, Catania, AZ Picerno. Noi di Pescarasport24, in occasione del lunch match tra abruzzesi e lucani in programma domenica all'Adriatico, lo abbiamo intervistato in ESCLUSIVA.

Lei e Barreto ad inizio carriera avete fatto le fortune calcistiche del Treviso di Pillon, tecnico che qui  in città è molto amato. Qual è la  caratteristica che apprezza di più dell'allenatore e dell'uomo?

A Bepi Pillon, come ho avuto modo di dichiarare già in altre interviste, devo moltissimo. Con lui lì a Treviso sono cresciuto sia come uomo che come calciatore. Mi ha insegnato come stare in campo, quali movimenti fare. Anche dal punto di vista umano ha inciso molto: ho imparato da lui la cultura del lavoro giornaliero, a dare sempre il massimo in ogni circostanza. Anche se non ci sentiamo molto,  siamo rimasti in ottimi rapporti e lo porto sempre nel cuore”

A 39 anni, dopo una carriera passata in A e B, con qualche parentesi importante in Lega Pro, ci svela qual è il suo elisir di giovinezza?

La voglia di dare sempre il massimo, di fare allenamento, di correre e stare con i compagni. Non ho paura di smettere, ma non ci penso. Quando verrà meno tale componente lo farò”

 

E' d'accordo se le dico che la grandezza di un campione come può essere considerato  lei sia l'umiltà?

 “Certo. Senza umiltà non vai da nessuna parte. Con la presunzione magari puoi arrivare anche in alto, ma prima o poi paghi questo atteggiamento”

Se le dico Pescara?

E' una squadra forte che per blasone, pubblico e stadio non merita sicuramente di stare di C. Anche la cadetteria sta stretta a questa compagine. I biancazzurri stanno facendo un campionato di vertice com'era logico aspettarsi.  Se la giocano con il Crotone per il 2° posto, perchè il Catanzaro ha secondo me qualcosa in più e vincerà il campionato. Anche se questo raggruppamento è insidioso e difficile per ogni squadra, a prescindere da tutto.  Il Bari, ad esempio, ha vinto solo l'anno scorso, ma da tanti anni tentava di farlo senza riuscirci. Nel team guidato da Colombo ci sono tanti giocatori di spessore. Io conosco Aloi (per averci giocato), Cuppone e  Brosco che ho affrontato in campo nel corso della mia carriera"

 

A Picerno che tipo di progetto c'è ? 

Noi dobbiamo pensare alla salvezza. Dopo un inizio difficile, ora abbiamo trovato la giusta quadratura. Siamo in ripresa e i risultati ci stanno dando ragione.  Vogliamo incrementare la striscia di 7 risultati utili consecutivi”

Domenica c'è Pescara - Picerno: che partita sarà?

Difficilissima per noi. Dovremo stare attenti, loro vorranno vincere, come di solito fanno in casa ma anche fuori hanno un trend niente male. Cercheremo di giocare la partita al meglio delle nostre possibilità, come sempre. Io penso proprio di esserci, domenica scorsa ho avuto un problema al ginocchio e martedì alla ripresa ho lavorato un po' a parte, ma credo che ci sarò"

Si ringrazia l'ufficio stampa dell'AZ Picerno per la gentile concessione

 

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