Prima squadra

9 anni dopo, Sebastiani svela come poteva essere il Pescara di Zeman in Serie A

Nel corso di un'intervista ai microfoni di Radio Punto Nuovo

17.06.2021 00:01

Daniele Sebastiani, presidente del Pescara, ha rilasciato un'intervista ai microfoni di Radio Punto Nuovo, nel corso della quale ha rivelato come poteva essere il Pescara 2012-13 in A se Zeman fosse rimasto sulla panchina biancazzurra. Ecco cosa ha evidenziato in tal senso Area Napoli, partendo dagli Azzurri all'Europeo che sono sbocciati proprio da Pescara: "Siamo felici di vedere questa nazionale con tanti ragazzi passati anche per Pescara. Nel Pescara di Zeman non c'erano sempre e solo Insigne, Verratti  e Immobile ma tanti altri ragazzi interessanti. All'inizio dell'anno erano tre perfetti sconosciuti, solo Insigne aveva fatto qualcosa in più a Foggia. Immobile, all'epoca il mister lo vedeva come riserva di Maniero: il che è tutto dire. Verratti era già nostro, sapevamo di avere un gioiello. Insigne scelse Pescara per Zeman. Immobile lo volemmo io e Delli Carri. I giovani bisogna avere la pazienza di aspettarli: per Ciro fu così, sbagliò un anno prima di venire da noi. Ho un grande rimpianto: l'annata successiva all'anno di Zeman, se il mister avesse tenuto fede alla promessa di restare in A con noi, il presidente De Laurentiis mi promise che mi avrebbe lasciato Insigne in prestito, la comproprietà di Verratti (il Napoli fu l'unico club che ha spinto per averlo) oltre a Santana ed El Kaddouri in prestito. Peccato perché sarebbe andato meglio sia il Pescara che lo stesso Zeman".

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