Prima squadra

Le pagelle finali dei biancazzurri stagione 2024-2025

Il racconto di un'annata conclusa in modo trionfale

12.06.2025 09:45

Giunti al termine di una stagione trionfale che si è conclusa con la promozione in cadetteria del Pescara mediante la vittoria degli spareggi promozione, vi proponiamo le pagelle finali dei biancazzurri per quanto concerne l'annata 2024-2025 curate come di consueto da Davide De Amicis, giornalista professionista nonchè direttore di Radio Speranza InBlu

PLIZZARI, voto 10: insieme a Dagasso è stato l'unica certezza della squadra, anche nei lunghi mesi
della crisi invernale, non mollando mai e salvando spesso il risultato con parate spesso prodigiose. Nel
finale di campionato, grazie alla ritrovata motivazione all'interno dello spogliatoio biancazzurro, arriva
all'eccellenza contribuendo a salvare il risultato in diverse partite che consentiranno a Pescara di ottenere
il quarto posto in classifica e un accesso vantaggioso ai Playoff. In questi ultimi ha poi toccato l'apoteosi,
con la sua firma sulla promozione in Serie B, che il Pescara ha ottenuto grazie alle sue parate incredibili
nella finalissima di ritorno contro la Ternana, ai cui giocatori ha parato anche tre calci di rigore. Ormai è
una bandiera dei biancazzurri, sperando in uno spiraglio affinché resti in anche in Serie B. Vederlo partire
per andarsi ad accomodare in panchina come secondo portiere del Venezia, sarebbe una beffa per lui e per
la sua carriera rilanciata in Abruzzo.
SAIO, voto 6: ha rimpiazzato Plizzari in cinque partite, di cui una in Coppa Italia, rimediando due
sconfitte con il Pineto (una in Coppa Italia e una in camipionato all'andata), due vittorie (all'andata contro
il Rimini e il Gubbio) e un pareggio nel ritorno contro il Perugia. Ha fatto intravedere buone cose,
compiendo alcuni puntuali interventi, ma ha ancora molta strada da fare per raggiungere l'esperienza e la
sicurezza del portiere titolare Plizzari;
BROSCO, voto 6,5: il capitano biancazzurro non ha mancato di sorprendere, con i suoi gol di testa su
palla inattiva che – soprattutto nella prima parte di campionato – sono stati una delle assi portanti della
famosa cooperativa del gol. Ma lui è soprattutto un difensore e qui ha alternato prestazioni gagliarde ad
alcuni errori importanti. Ma, al di là di questi limitati cali di rendimento, resta un elemento chiave della
difesa biancazzurra grazie alla sua grande esperienza accumulata;
LETIZIA, voto 8: è un artista. Giunto a Pescara in prestito dal Feralpisalò a gennaio, ha spaziato dalla
difesa all'attacco, reinventandosi in base alle esigenze. Con l'infortunio di Pellacani, nella semifinale di
andata contro il Cerignola, è salito in cattedra giocando praticamente da libero e, in un ruolo non suo, ha
preso in mano la difesa bicancazzurra insieme a Lancini. È cresciuto costantemente in questi sei mesi
biancazzurri e, grazie al gol pesantissimo, segnato nella finale di andata dei Playoff a Terni, detiene il 50%
dei meriti della promozione in Serie B insieme a Plizzari;
CRIALESE, voto 6,5: ha giocato 27 partite in campionato e 3 nei Playoff. Si è spesso alternato con
Moruzzi nel suo ruolo di terzino sinistro. Se quest'ultimo ha offerto maggiori spunti propositivi, Crialese
invece ha dato il meglio di sé in fase di copertura realizzando sempre interventi puntuali. Nulla da dire a
questo giocatore, che ha ben interpretato il suo ruolo;
PELLACANI, voto 8: nel suo ruolo di centrale difensivo, è stato uno dei migliori biancazzurri dell'anno.
Dimenticato l'infortunio che aveva condizionato la stagione precedente, non solo ha strenuamente difeso
la sua porta con interventi perfetti, ma ha anche fornito assist succulenti nel reparto avanzato. Una
menzione speciale per lui, dopo la prestazione brevissima, ma fondamentale nella finale di ritorno dei
Playoff contro la Ternana. Essendo ancora infortunato, anche giocando pochi minuti alla fine del primo
tempo, ha compiuto un intervento determinante per salvare il momentaneo pareggio biacazzurro;
STAVER, voto 5: ha giocato in 10 partite di campionato, sfoderando prestazioni che il più delle volte
hanno lasciato a desiderare nel suo ruolo di terzino destro. Non a caso, infatti, ha passato in panchina
buona parte della stagione, venendo impiegato solo se indispensabile;
MORUZZI, voto 7: ha giocato 39 partite tra campionato e Playoff, gestendo bene la fase di copertura
(seppur con qualche sbavatura), ma soprattutto proponendo ottimi assit per il reparto avanzato. Ha
mantenuto freddezza e lucidità fino alla fine, fino al decisivo rigore segnato nella finale di ritorno contro
la Ternana.
PIEROZZI, voto 7,5: ha giocato 29 partite in campionato (segnando tre gol) e 8 nei Playoff (segnando 1
gol). È stato uno dei quei difensori con il fiuto del gol, fondamentale anche per il suo ottimo lavoro di

copertura. È stato uno degli elementi chiave della difesa biancazzurra;
LANCINI, voto 7,5: un altro giocatore, arrivato dal mercato di riparazione di gennaio via Novara
(vecchio pallino di mister Baldini che lo aveva avuto nel Palermo che vinse i Playoff nel 2022), che ha
fatto la differenza. Ha giocato otto partite in campionato, segnando due gol, e 7 partite nei Playoff
compiendo interventi difensivi provvidenziali e facendosi vedere in avanti con ottimi risultati. Un
giocatore che si è inserito benissimo nel Pescara, divendone un elemento imprescindibile che anche nei
Playoff, insieme a Letizia, ha formato una coppia difensiva centrale di grande successo;
SQUIZZATO, voto 6,5: nel suo ruolo di centrocampista-mediano ha svolto un buon lavoro, anche se ha
fornito prestazioni altalenanti, con alcuni palloni persi in momenti cruciali di alcune partite. Ma in altri
match si è riscattato, sfornando prestazioni maiuscole. Nella partita di andata contro il Sestri Levante,
vinta per 1-0, ha anche collezionato un'espulsione per doppia ammonizione;
MEAZZI, voto 8: ha giocato una stagione in costante crescendo, prendendo gradualmente in mano il
centrocampo biancazzurro. Ha segnato il gol della bandiera nella trasferta amara di Sestri Levante finita
3-1 per i liguri, ma nei Playoff ha segnato tre gol pesantissimi che hanno consegnato al Pescara il
passaggio del turno. In particolare, ha segnato nell'andata dei quarti di finale contro la Vis Pesaro e una
doppietta nella semifinale di andata contro il Cerignola;
DAGASSO, voto 9: da pescarese di origine aveva una pressione in più come titolare nel centrocampo
biancazzurro, ma non si è mai fatto condizionare giocando un campionato memorabile. Ha giocato con
grande autorevolezza e impegno constante, provando sempre conclusioni – spesso dalla distanza – anche
quando i suoi compagni di squadra avevano già mollato la presa sulla partita. In campionato ha giocato 34
partite, segnando 4 gol. È sui taccuini dei direttori sportivi di Cagliari, Lecce e Venezia, avendo davanti a
sé un futuro di sicuro successo. Anche se la speranza dei pescaresi è di rivederlo di nuovo biancazzurro, in
serie B, con il Pescara;
VALZANIA, voto 7: arrivato a Pescara a inizio stagione dalla Cremonese, è stato uno degli innesti che
hanno segnato la svolta del calciomercato estivo. Con la sua grande esperienza, è stato sempre
fondamentale per recuperare palloni importanti e smistarne di altrettanti. In campionato ha giocato 34
partite , segnando tre gol: quello che ha decretato la vittoria nella partita di andata contro l'Entella e una
doppietta nell sfida di ritorno vinta 4-1 all'Adriatico contro la Lucchese;
TUNJOV, voto 5: ha giocato la prima parte di campionato a Pescara, venendo girato in presto al Pineto
nel mercato di gennaio dopo aver disputato un girone di andata assolutamente sottotono a centrocampo.
Anche a Pineto non ha fatto molto di meglio;
LONARDI, voto 7: ha potuto giocare solo le prime sette partite di campionato, dovendosi poi fermare a
seguito della rottura di un legamento crociato. La sua uscita di scena repentina era stata una vera iattura
per mister Baldini e il Pescara, dato che Lonardi stava giocando magistralmente in mediana. Una volta
ripresosi ha fatto in tempo a giocare solo 9 minuti nella semifinale di ritorno con il Cerignola e 74 minuti
nella finalissima di ritorno con la Ternana. In quest'ultima partita, si è distinto per aver salvato sulla linea
di porta un pallone che, altrimenti, sarebbe finito in rete. È vero che l'azione è stata poi annullata per
fuorigioco, ma dopo un infortunio del genere è stato bello rivederlo così pronto, sempre sul pezzo. Ora è
tornato al Südtirol per fine prestito, ma sarebbe bello poterlo avere ancora in biancazzurro;
DE MARCO, voto 6,5: ha giocato 21 partite in campionato segnando 2 gol. Il primo l'ha realizzato nella
partita di andata, giocata in casa contro il Carpi e finita 2-1 per i biancazzurri. Si è poi ripetuto nella
partita di andata vinta 2-1 in casa contro il Pontedera. È un centrocampista centrale di talento, ma talvolta
impreciso nella manovra. Un limite che gli è costato un lungo periodo in panchina o da subentrato nei
minuti finali. Ciononostante non si è mai perso d'animo e si è sempre fatto trovare pronto, gestendo al
meglio le pressioni, come nel rigore pesantissimo segnato contro la Ternana determinante per la
promozione del Pescara in Serie B;
SACCOMANNI, voto 6: ha giocato solo 16 minuti nell'ultima partita del girone di ritorno contro il
Campobasso, avendo però giocato 12 partite realizzando un gole nella Primavera, lasciando intravedere

buone qualità per il futuro del centrocampo biancazzurro. Sarà senz'altro uno dei prossimi talenti del
Pescara;
KRAJA, voto 6,5: è stato un altro dei rinforzi di grande esperienza del centrocampo biancazurro, arrivato
nel mercato di riparazione di gennaio a titolo definitivo dall'Atalanta under 23. Ha collezionato 8 presenze
in campionato e 7 nei Playoff, facendo valere la sua grande qualità a centrocampo. L'unico errore
perdonabile, visto com'è finita, è stato il rigore sbagliato nella finalissima di ritorno contro la Ternana;
ALBERTI, voto 4,5: arrivato alla scadenza del calciomercato invernale di gennaio dal Modena in
prestito, sarebbe dovuto essere la famosa e chiacchierata punta centrale prolifica che avrebbe dovuto
gonfiare la rete in attesa di ritrovare Merola e Tonin, come poi è fortunatamente avvenuto. Ma Alberti era
da poco guarito da un lungo e grave infotunio, era fuori forma e Baldini ha fatto di tutto per fargli mettere
minuti nelle gambe nella speranza che trovasse la via del gol. Non a caso, nonostante il poco tempo a
disposizione, ha collezionato 9 presenze in campionato reallizando un assist nella disfatta di Sestri
Levante finita 3-1 per i liguri. Con la sua esperienza, è stato bravo a prendere tempo cincischiando con il
pallone nei minuti finali delle ultime partite, ma nulla di più. Ma Baldini non poteva più attendere e alla
fine, a partire dalla terz'ultima partita di campionato, si è accomodato in panchina per rimanervi fino alla
fine. Non era certamente lui la punta centrale che poteva fare la differenza;
MEROLA, voto 7: la sua è stata una stagione travagliata, che comunque gli ha permesso di giocare 30
partite di campionato segnando 9 gol. Di questi i primi sei li ha segnati nella prima parte di campionato,
dopo essersi ripreso da un grave infortunio. Ha poi conosciuto una lunga fase di digiugno da dicembre a
febbraio. Poi, tra febbraio e marzo, due stiramenti alla coscia lo hanno ulteriormente tenuto lontano dal
campo. In pratica, da dicembre è riuscito a tornare al gol solo nella penultima partita di campionato,
giocata contro il Legnago salus, realizzando una doppietta e poi nell'ultima partita contro il Campobasso
segnando ancora un gol. Si è poi ripetuto nei Playoff, segnando tre gol tra cui quello fondamentale nel
primo turno nazionale contro il Catania in Sicilia. Quando sta bene Merola è un attaccante decisivo e
potrebbe essere determinante in Serie B con i biancazzurri;
CANGIANO, voto 5,5: giunto in prestito dal Bologna nell'agosto 2023, l'ala sinistra napoletana è una
crisalide che non è mai diventata farfalla. In campionato ha collezionato 36 presenze, realizzando solo due
gol molto distanti fra loro. Il primo ci riporta alla seconda giornata di campionato, giocata contro la Torres
all'Adriatico e finita 2-2. Il secondo, invece, ci rimanda alla partita di ritorno giocata contro il Pontedera in
Toscana e finita 0-3 per il Pescara. Anche nei Playoff ha giocato 8 partite, realizzando solo un assist nella
semifinale di andata contro il Cerignola. Davvero troppo poco per lui;
TONIN, voto 7: è arrivato lo scorso agosto dalla Juve Stabia. Si sperava anche in lui come punta centrale,
ma all'inzio ha lasciato a desiderare. In campionato su 26 presenze ha segnato solo 2 gol (nella sfida
esterna del girono d'andata contro la Lucchese vinta 1-3 dal Pescara e poi nella partita casalinga vinta 4-1
all'andata contro il Milan futuro). Poi da fine novembre, buio totale fino ai Playoff. Qui improvvisamente
si scopre fenomeno segnando 4 gol in 7 partite (il primo, fondamentale, nel primo turno nazionale di
ritorno vinto dal Catania 1-2; il secondo nei quarti di finale di ritorno contro la Vis Pesaro vinta dai
biancazzurri per 2-0; infine una doppietta nella semifinale di anadata contro il Cerignola). Meglio tardi
che mai il ritorno al gol di Tonin, purchè non si fermi qui.
VERGANI, 4: è stato semplicemente inconsistente, apparendo svogliato e demotivato. Ha collezionato
20 presenze nel girone di andata, venendo inserito con grande continuità da Baldini che però è stato
ripagato con il solo gol segnato nella partita di andata, giocata in casa dell'Ascoli e vinta dal Pescara 1-2.
Poi il nulla fino alla cessione, a titolo definitivo, al Südtirol in Serie B. Una promozione, per lui, che però
si è concretizzata con una sola presenza nella cadetteria. Una prima parte di stagione scialba con il
Pescara, frutto di un atteggiamento completamente sbagliato;
BENTIVEGNA, voto 7: è un giocatore dalla tecnica sopraffina, che in 28 presenze in campionato ha
segnato 7 gol, tra cui spiccano quello siglato nella profetica prima partita di campionato vinta a Terni 1-2
e la doppietta siglata nell'ultima partita della stagione regolare contro il Campobasso. Nei Playoff ha
collezionato 9 presenze, segnando un gol nei quarti di andata contro la Vis Pesaro. Bene, ma non

benissimo. Un giocatore della sua levatura avrebbe potuto segnare molto di più, avendo invece sbagliato
molto sottoporta. Peccato!
FERRARIS, voto 8: nella stagione regolare è stato il capocannoniere del Pescara, segnando 10 gol in 35
partite. In coincidenza con la crisi biancazzurra, tra dicembre e marzo, si è anche concesso una lunga
pausa. Ma poi si è ripreso nella parte finale del campionato, segnando poi altri due gol nei Playoff. Il
primo nei quarti di finale di andata, in casa della Vis Pesaro, vinti 2-4 dai biancazzurri. Il secondo, nella
successiva partita di ritorno, finita 2-0 per il Pescara. Si è impegnato e ha corso molto segnando tanto. Ha
sicuramente un avvenire di successo davanti a sé e diverse squadre gli faranno una corte serrata per
accaparrarselo;
ARENA, voto 6,5: il talentuoso attaccante della Primavera biancazzurra, ha collezionato 4 presenze e 1
gol (nella partita di ritorno contro la Lucchese, stravinta in casa 4-1). Ha giocato anche 29 minuti nella
finalissima dei Playoff contro la Ternana, aiutando i suoi colleghi di reparto a rifiatare. Giocare a 16 anni
da titolare in Serie C non è da tutti e segnare un gol lo è ancora di meno. Potrebbe essere il futuro
fantasista biancazzurro, se manterrà impegno e determinazione come ha fatto anche nella Nazionale under 17.

Mister Baldini, voto 10: ha saputo rianimare una squadra che non credeva più in se stessa e si era lasciata andare completamente lo scorso inverno. L'ha rimotivata valorizzando tutti i giocatori, cercando di affidare loro il ruolo più congeniale in campo, anche mediante una gestione oculata dei cambi, ma anche puntando al bersaglio grosso: la promozione in Serie B vincendo i Playoff. Così i giocatori, uniti fra loro anche dal fatto che il mister li ha sempre considerati tutti titolari, hanno risposto con entusiasmo ritrovando quella fame e quell'audacia necessarie per raggiungere il risultato. Mai banale e diretto nell'esprimere i suoi pensieri, la sua denuncia contro i "lestofanti nel mondo del calcio" e il poco attaccamento alla maglia azzurra da parte dei giocatori italiani, pronunciato nell'immediato post partita della finalissima contro la Ternana, è diventato virale ovunque riportando il Pescara, e il suo gioco, sulla bocca di tutti gli italiani. Talvolta imprevedibile nei giudizi, non teme di fare nome e cognomi togliendosi spesso qualche sassolino dalla scarpa. Ma Silvio Baldini è questo. O lo si ama o lo si odia e i pescaresi lo amano: grazie alla sua "magia" hanno trovato in lui il nuovo Profeta, come lo fu Galeone negli anni '80-'90.

Commenti

C'è già la data del debutto in Coppa Italia
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