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L'ex Artico (DS Cesena) a PS24:" A Pescara non ho dimostrato il mio valore. Sulla partita, Zeman e il mio Cesena...."

Parla in ESCLUSIVA a PS24 l'ex centravanti biancazzurro, ora direttore sportivo dei romagnoli

23.11.2023 00:01

A CURA DI MATTEO SBORGIA

Piemontese, classe 1973, ex attaccante. Fabio Artico nella sua carriera calcistica ha giocato (con poca fortuna) anche nel Pescara. Nella stagione 2000- 2001,  il club di Scibilia ne acquisisce la proprietà. In biancazzurro gioca le prime tre partite in B, ma poi nel mercato autunnale si traferisce al Piacenza in prestito. A fine stagione torna ai dannunziani che nel frattempo sono retrocessi in C. In riva all'Adriatico disputa tutta la successiva stagione in cui colleziona 23 presenze e mette a segno 4 reti. Con gli abruzzesi mette insieme complessivamente. 26 presenze e 4 goal.  Il 6 maggio 2012, appese le scarpette al chiodo, comincia la sua carriera di ds e osservatore. Nel 2013 è responsabile dell'area tecnica del Cuneo, incarico che ricopre una sola stagione. Nel 2017 è osservatore per la Juventus. Dal 3 luglio 2019 diventa il ds dell'Alessandria. Attualmente ricopre il medesimo ruolo nel Cesena che sabato affronterà il Pescara all'Adriatico. Noi di Pescarasport24, in occasione di tale match,  lo abbiamo intervistato in ESCLUSIVA in quanto ex della partita. 

Fabio Artico prima di intraprendere la carriera di direttore sportivo è stato un grande attaccante e ha giocato anche nel Pescara. Che esperienza è stata quella in biancazzurro, rimorsi o rimpianti?

“A Pescara, come in un altro paio di piazze che ho fatto nella mia carriera da calciatore, non sono riuscito a dimostrare il mio valore. Quelle in biancazzurro furono due parentesi non belle per me professionalmente parlando e anche dal punto di vista umano perchè ho sofferto molto: non è mai bello giocare poco o stare fuori rosa. Questo è un mio rimpianto. Un vero peccato in quanto  ricordo che scelsi con assoluto trasporto e grande convinzione  il club dannunziano per blasone, storia e tifoseria”

 

Lei adesso è il ds del Cesena. Nella scorsa sessione di calciomercato aveva chiesto Kolaj a Delli Carri, cosa non è andato per il verso giusto?

“Non si sono incastrate alcune situazioni ma più per dinamiche mie societarie, quindi è saltato il trasferimento di Kolaj al Cesena. Al momento non ho programmato nulla, ma in futuro non escludo che ci possano essere operazioni tra i due club, anche perchè i biancazzurri hanno giocatori molto interessanti”

 

Cosa le piace di più del calcio di Zeman e quale caratteristica teme di più del suo Pescara?

“Zeman è un'istituzione nel mondo del calcio. Allena da più di 30 anni e tutti i conoscono i suoi pregi e difetti. Nutro anch'io come tanti altri stima  e ammirazione sia per il tecnico che per l'uomo: il suo calcio offensivo, propositivo, a tratti spettacolare mi ha sempre colpito e affascinato. Sotto l'aspetto umano stiamo parlando di un uomo vero, schietto e sincero che dice sempre quello che pensa e lo fa in un mondo come quello del pallone in cui è sempre difficile esporsi. E' coraggioso e onesto intellettualmente parlando”  

Qual è il giocatore che le piace di più dell'organico biancazzurro e se potesse ‘ruberebbe’ ai dannunziani? 

“Mi piace innanzitutto la politica societaria che è incentrata sulla valorizzazione dei giovani. Il club punta molto e crede altrettanto su di loro. Questo è un aspetto a mio parere importante. La squadra ha un'identità chiara grazie al suo allenatore. Dico questo nonostante adesso non stiano attraversando un buon momento. Ci sono diversi calciatori che mi piacciono: Merola sta facendo bene, Tunjov, Squizzato, Moruzzi(elemento di grande prospettiva). E poi anche i giovani  che hanno sono di valore”

Il suo Cesena è primo in classifica. Che tipo di squadra siete e quali sono le vostre peculiarità?

“Toscano, il nostro allenatore, punta molto su determinate caratteristiche: siamo una squadra aggressiva anche sulle seconde palle a cui piace cercare abitualmente  la verticalizzazione. In attacco le cose stanno girando per il verso giusto e posso dire che  i nostri giovani sono il vero valore aggiunto”

Sabato c'è Pescara- Cesena. Quale sarà la chiave tattica del match a suo parere e che tipo di contesa si aspetta?

“Sarà una partita giocata in maniera aperta da entrambe le squadre. Si affronteranno due compagini, che seppur in maniera diversa, cercano di praticare un bel calcio. Noi vogliamo continuare la striscia positiva di risultati che abbiamo intrapreso dopo la sconfitta della prima giornata, il Pescara giocherà per uscire dal momento di difficile che sta attraversando. Mi auguro che sia un match spettacolare. La chiave tattica può essere quella dell'equilibrio: sia per noi che per loro in alcuni momenti della gara ci sarà da soffrire, chi riuscirà a farlo meglio a mio parere porterà a casa l'incontro”

FOTO CESENA FC

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