Fiorillo: "Porte chiuse? Mancherà l’emozione"
Le parole del capitano al CdS
Vincenzo Fiorillo, capitano e portiere del Pescara, nei giorni ha rilasciato una bella intervista sulle colonne del Corriere dello Sport per analizzare il momento che sta attraversando il nostro Paese: «Sono sincero, non mi lamento. Anche se stare in casa non piace a nessuno, sono ben consapevole di appartenere a una categoria privilegiata. Più che altro conta il protocollo di sicurezza e, onestamente, non so se tutte le squadre siano strutturate per un ritiro di 40, 50 giorni a rischio zero. Magari in A sì, però in B molte farebbero fatica, per non parlare della C».
RIPRESA – «Io non ho paura per me, ma se dovessi riportare il contagio a mio figlio piccolo, oppure far rischiare il massaggiatore, il fisioterapista o il medico della squadra, che non hanno più vent’anni, ecco… questa è la mia grande paura».
PORTE CHIUSE – «A porte chiuse manca l’emozione, che è la parte più importante del calcio. Ha un sapore diverso, che non c’entra niente con l’atmosfera di una partita vera».
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