Una panchina che scotta e già nella sostanza sfiduciata
Col Monza ultima spiaggia (?)
Dentro o fuori, stavolta è davvero vietato fallire. Domenica contro un Monza straripante il Pescara è chiamato a vincere, o comunque a non perdere, e soprattutto a convincere, anche perchè in ballo c'è la panchina di mister Vincenzo Vivarini. Che già scotta. In caso di nuovo e malaugurato tracollo, sul piano del risultato e di quello del gioco, il cambio di guida tecnica appare infatti inevitabile e le dichiarazioni del presidente Daniele Sebastiani a caldo dopo la disfatta di Palermo hanno il sapore di un vero e proprio ultimatum. Il riferimento all'ultima stagione in B prima di questa per quanto riguarda la condizione atletica della squadra e l'aver atteso troppo per un cambio di condottiero è suonato assai sinistro e anche a mente fredda il numero uno di casa Delfino ha ribadito in televisione il concetto, pur negando esplicitamente che la gestione Vivarini sia arrivata all'ultima spiaggia contro i brianzoli. Ma difficilmente avrebbe potuto dire il contrario, anche se nella sostanza l'allenatore di Ari è apparso già sfiduciato. L'imminente sosta del torneo ben si sposerebbe con un ribaltone, con il successore che avrebbe quasi due settimane (si tornerà in campo venerdì 21 a Catanzaro) per impostare il suo lavoro, e a pagare per tutti sarebbe solo il tecnico, che però ha responsabilità limitate (vedi carenze strutturali della rosa) e comunque non esclusive. Ma nel calcio, si sa, il primo e spesso unico modo per provare a invertire la rotta è un cambio in panchina. Ed è in un clima di questo tipo che staff tecnico e squadra devono preparare una partita già di suo complicata, tra emergenza infermeria che non rientrerà per domenica e un ambiente, inteso come tifoseria, che già pensa al peggio. Come se non bastasse, l'ostacolo da superare è di quelli giganteschi. All'Adriatico è infatti attesa una squadra che viene da una striscia aperta di 5 vittorie di fila, compreso l'acuto del Barbera di Palermo (0-3) nel penultimo turno, e che ha messo seriamente il fiato sul collo del Modena capolista. Il Monza ha un solo punto di ritardo dai Canarini e paga un avvio di stagione al rallentatore per una squadra appena retrocessa e che ha come obiettivo l'immediato ritorno nella massima serie (2 soli successi nelle prime 6 uscite, dove aveva collezionato anche 2 sconfitte e altrettanti pareggi), ma adesso sembra avere trovato la quadra e va alla ricerca di altri punti preziosi lontano dalla Brianza, anche perchè dietro il Frosinone spinge e il tandem Cesena-Palermo non può restare a guardare. Per il Pescara la partita è però fondamentale, dati anche i risultati maturati nel weekend dalle dirette concorrenti all'obiettivo salvezza. I biancazzurri sono stati infatti agganciati al penultimo posto dal redivivo Mantova, che ha sbancato il Marassi centrando la seconda vittoria stagionale (la prima era arrivata proprio contro Brosco e compagni alla prima in casa), e dietro adesso hanno solo la coppia ligure Spezia-Sampdoria, attardata di un solo punto. La società biancazzurra si aspetta una crescita netta dal punto di vista fisico e un approccio differente nel lavoro atletico durante la settimana, ma anche punti e progressi, tanto nel gioco quanto nella tenuta difensiva, nella prossima uscita. Proprio il dato delle reti subite è quello più allarmante: la cinquina incassata a Palermo ha portato a 23 i palloni già raccolti in fondo al sacco, certamente troppi, e quella pescarese è di gran lunga la retroguardia più perforata del torneo, nonostante Desplanches in più partite abbia sfoderato prodezze in serie a limitare i danni.

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