Prima squadra

Si torna a parlare della cessione della società

Si moltiplicano le voci in città. Cosa bolle in pentola?

12.10.2020 20:02

Dopo qualche settimana di silenzio, si torna a parlare della possibile cessione del pacchetto di maggioranza del Pescara. In città si moltiplicano le voci, tra boutade e indiscrezioni più concrete che tuttavia necessitano di verifiche e conferme. D'altro canto, lo stesso presidente Daniele Sebastiani non ha mai fatto mistero di lavorare in modo costante all'ampliamento della base societaria o alla cessione del club a persone solidamente economiche, in grado di garantire un futuro al calcio biancazzurro. Di qualche giorno fa, al quotidiano Il Centro, l'ultima dichiarazione in tal senso: «A questa cosa ci lavoro sempre, ma, calcolando anche il periodo che stiamo vivendo, sarà difficile trovare una soluzione a breve termine. La nostra società, tra l’anno scorso e quest’anno, a causa dei problemi legati al Covid, ha perso e perderà in totale circa 6 milioni di euro. In un periodo come questo tutti i club, compreso il nostro, vanno in sofferenza».

Le ultime indiscrezioni raccolte parlano però di qualcosa di importante che già bolle in pentola, ovvero di approcci significativi con una famiglia di imprenditori del centro Italia, solida a livello finanziario e con esperienza già nel mondo dello sport, che potrebbero portare addirittura al cosiddetto "closing" tra novembre e gennaio. Secondo queste prime informazioni, il progetto di riqualificazione dell'stadio Adriatico è un aspetto importante dell'interesse di questi imprenditori - il cui nome resta ancora top secret - per il Pescara e non per altre società cadette o di A. Siamo ancora - è giusto ribadirlo - a livello di indiscrezioni che necessitano dei necessari approfondimenti e delle opportune verifiche giornalistiche, ma dopo alcuni piccoli riscontri non sembrano del tutto campate in aria

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