Prima squadra

Incidente di percorso

Tra il ko col Vicenza e la sfida di Pisa

14.12.2020 00:32

Nessuno ha la bacchetta magica, nel calcio come nella vita. E allora il ko interno con il Vicenza non può che essere relegato alla voce "incidenti di percorso", fisiologici anche se non preventivabili. Il Delfino è ancora malato, la vittoria di Ascoli non poteva aver risolto in un colpo solo tutti i problemi di una squadra che al Del Duca era riuscita a portare a casa i 3 punti con una prova gagliarda e tecnicamente apprezzabile, probabilmente ingigantita dai demeriti di un Picchio francamente da censura calcistica.

Contro il Vicenza, il Pescara è uscito a mani vuote dal terreno di gioco nonostante l'immediato vantaggio di Memushaj avesse un po' illuso tutti. Poi, le solite amnesie difensive, i soliti errori e una distanza tra i reparti troppo ampia hanno prodotto la rimonta vicentina. Forse era più giusto il pareggio, ma il passo indietro rispetto ad Ascoli è stato reale e concreto. Squadra quasi mai corta e reattiva, centrocampo spesso sovrastato dai dirimpettai e, più in generale, un Delfino che è stato troppo intermittente nelle sue iniziative: eccolo il piccolo sunto del match. 

Di certo non hanno convinto anche alcune scelte di Breda: Antei titolare dopo la lunga attività (ma probabilmente il tecnico non si è fidato di Guth e della possibilità di schierare 3 centrali di piede mancino) e Omeonga esterno destro (i problemi di Bellanova hanno certamente complicato i piani), ad esempio, ma anche i cambi (Capone su tutti) non sono sembrati all'altezza della situazione. Per fare il salto di qualità, a questo Pescara - aspettando a gennaio veri e importanti rinforzi, non le solite pezze che non coprono i buchi - serve innanzitutto recuperare Maistro, involuto rispetto allo splendido giocatore visto ad inizio stagione, e Valdifiori, ancora lontano parente dal bel play che è stato e che, crediamo, ancora sia. 

La nota positiva? Al netto della sconfitta, la squadra non è andata alla deriva come accadeva con Oddo: ha provato a pareggiare sino all'ultimo secondo, ha reagito con carattere e sembra aver già assimilato, anche se parzialmente, alcuni dettami del nuovo tecnico. 

Domani a Pisa c'è un test importante, il primo di una lunga serie ravvicinata di impegni. Di certo Breda non ha modo di lavorare sul campo come vorrebbe e come sarebbe necessario, ma il calendario è questo. E bisogna non lasciare troppi punti per strada, in attesa che il tecnico trovi finalmente il bandolo della matassa...

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