Futsal

Guerra ai simulatori: Colini come Capello

08.12.2016 12:59

"I giocatori della Juventus non butteranno più la palla fuori quando un avversario rimarrà a terra. Si sta esagerando, si è passati dal fallo tattico al fallo di svenimento". Parlava così Don Fabio Capello quando allenava i bianconeri di Torino. Lanciò così la sua personalissima battaglia contro le simulazioni degli infortuni e contro l'abitudine (ormai diventata legge non scritta) che la palla va sempre buttata fuori quando l'avversario è a terra. Anni dopo ed in un altro sport, Fulvio Colini, ovvero il Mourinho o il Capello del futsal, cavalca la medesima battaglia. Fulvio Colini ribadisce con forza la sua ferma battaglia contro i simulatori: “Non bisogna più tollerare le simulazioni. Quando un giocatore cade a terra, come da regolamento, è solo l’arbitro che deve fermare il gioco. Un po’ di tempo fa, in una riunione assembleare di noi allenatori eravamo tutti concordi nel valutare queste situazioni. Adesso, invece, noto che qualcuno ha improvvisamente cambiato idea. Insulti e minacce sono all’ordine del giorno, quando continuiamo a giocare. Opporsi ad un contropiede, cadendo di schianto, è un comportamento sleale e squallido. Qualcuno vada a vedere una partita di pallacanestro, dove non si ferma il gioco per queste cose e in sovrapprezzo è anche facile per i simulatori beccarsi un fallo tecnico per comportamento antisportivo. Noi non butteremo mai il pallone fuori, i miei giocatori lo sanno bene .,. se qualcuno di loro si azzarda a fare il contrario … non lo faccio giocare per un mese”

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