
Casting già chiuso. Vivarini ha detto sì
Vivarini a un passo
Casting aperto e praticamente già chiuso. Vincenzo Vivarini è virtualmente il nuovo allenatore del Pescara, salvo colpi di scena. Preso atto dell'addio di mister Silvio Baldini, anche se non ancora del tutto metabolizzato (soprattutto da una parte della tifoseria, che sui social ha iniziato una campagna per provare a fare cambiare idea al 66enne di Massa), il ds Pasquale Foggia si è messo subito in moto per reperire il sostituto. Il nome diventato rovente ieri sera, ma già chiacchierato nel giorno dell'addio del trainer della promozione, è quello del 59enne allenatore originario di Ari e residente a Francavilla al Mare. “Ci stiamo lavorando, ma non è semplice”, faceva sapere ieri in mattinata il direttore sportivo, confermando indirettamente una pista importante e che era ritenuta prioritaria rispetto alle altre ipotizzate, ma che celava più ostacoli da superare. Nulla di insormontabile, comunque, dati gli sviluppi del pomeriggio. Sono stati subito allacciati i contatti con l'agente che cura gli interessi del tecnico, Paolo Busardò, per capire la fattibilità dell'operazione e sondare la preliminare disponibilità di Vivarini a sedersi sulla panchina di una società alla quale è legato per i suoi trascorsi sia da giocatore sia da allenatore. Nel tardo pomeriggio c'è stata l'accelerazione, anche se formalmente le firme potrebbero arrivare la settimana prossima perchè Vivarini è attualmente in vacanza in Croazia e non farà rientro a casa prima di lunedì. Ma si tratta di un dettaglio, perchè l'accordo di massima è stato praticamente raggiunto. Resta da capire se il contratto sarà un biennale (meno probabile) oppure di durata annuale con opzione di rinnovo, ma prima di sistemare il tutto Vivarini dovrà raggiungere l'intesa con il Frosinone, suo vecchio club, per risolvere il vincolo ancora in essere. Il trainer abruzzese, infatti, la scorsa estate firmò con i ciociari un accordo di durata biennale, dunque con scadenza al 30 giugno 2026 (e a cifre ben più importanti di quelle proposte, e rifiutate per noti motivi, da Baldini), e prima di legarsi al Delfino dovrà necessariamente chiudere il rapporto. Questo è il punto principale ancora da definire, perchè la corresponsione da parte del Frosinone di una congrua buonuscita può consentire al Pescara di non dover arrivare a cifre troppo alte per l'ingaggio. I solidissimi rapporti tra il presidente pescarese Sebastiani e l'omologo ciociaro Stirpe, basati da anni su stima e amicizia, dovrebbero portare a trovare una quadra che soddisfi tutti, anche in tempi relativamente brevi. Nel Lazio la situazione è ancora poco chiara, ma non dovrebbe tardare ad arrivare il nullaosta. Il ds Angelozzi è prossimo ai saluti in direzione Cagliari e il nuovo management in pectore non ha ancora deciso su quale allenatore puntare: c'è l'ipotesi Federico Coppitelli, ad esempio, e qualcuno nel club nei giorni scorsi non ancora escludeva di poter riconsegnare la panchina a Vivarini, in virtù del vincolo esistente ma anche di una stima che non è venuta totalmente meno dopo il non positivo inizio del campionato 2024-25 (esonero dopo 9 gare), ma la strada dell'addio è ormai tracciata. Le prossime ore saranno determinanti per definire le ultime questioni, poi il Pescara e Vivarini approfondiranno i discorsi sul tipo di progetto tecnico che si intende portare avanti in riva all'Adriatico. Quali erano le opzioni di rincalzo? Attilio Tesser è sempre stata l'alternativa di esperienza a Vivarini, con due giovani nel ruolo di outsider qualora si fosse deciso di optare su profili emergenti: Francesco Modesto dell'Atalanta U23 e Giorgio Gorgone, ex Lucchese. Luciano Rapa
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