Di Nardo verso il rinnovo a suon di gol
Doveva essere il bomber di scorta, è il perno dell'attacco pescarese
Sulle spalle di Antonio Di Nardo. Sarà ancora il centravanti napoletano il fulcro dell'attacco biancazzurro, anche nella partita assolutamente da non fallire. Il Pescara ha infatti nel mirino il Padova per un fondamentale scontro tra matricole in chiave salvezza e mister Gorgone per centrare la sua prima vittoria punterà ancora sul centravanti arrivato in estate con l'etichetta di bomber di scorta, salvo poi guadagnarsi la titolarità a suon di gol e prestazioni importanti (e per la costante emergenza infortuni). La storia del Delfino è piena di attaccanti arrivati con i gradi delle riserve e poi diventati inamovibili, basti pensare a Ciro Immobile che sbarcò come vice Ricky Maniero salvo poi diventare il capocannoniere della Zemanlandia biancazzurra, e il buon Totò sembra essere sulla buona strada per emulare le gesta dei suoi illustri predecessori e per strappare il rinnovo biennale come da clausola inserita al momento della firma sul contratto annuale stipulato in estate. Entro il 31 dicembre il club ha facoltà di esercitare l'opzione (come per Capellini, Brandes e Corbo) e non sembrano esserci dubbi sul prolungamento di un giocatore capace di segnare 4 gol e fornire 2 assist in 941 minuti di impiego distribuiti in 13 partite (in pratica, ha messo lo zampino in un terzo delle marcature pescaresi, ora 18). E a 6 gare dal giro di boa del torneo è già quasi a metà del bottino necessario per raggiungere per la quarta volta in carriera la doppia cifra di gol annuali. Anche se in categorie inferiori, infatti, Di Nardo è reduce da più stagioni con 10 o più reti in archivio, come nell'esperienza di Vasto. Storia del 2022-23: l'attuale numero 9 del Delfino era il centravanti di una Vastese che a maggio, perdendo i playout di serie D, si ritrovò in Eccellenza. Trenta mesi e tanti gol dopo, Di Nardo è ora uno dei volti nuovi della cadetteria e l'orgoglio anche del fratello Gianni, suo mental coach e persona fondamentale nella sua vita. Se Antonio ha iniziato a giocare a calcio, lasciando Napoli a 13 anni per trasferirsi alla Nocerina e iniziare così la sua scalata, lo deve proprio a lui. A inizio settimana, dopo esser stato determinante insieme a Corazza nel pari di Catanzaro, Di Nardo ha lavorato a parte ma non ci sono dubbi che sabato sarà al centro dell'attacco di Gorgone per provare a bucare Fortin in una sfida tra moduli 3-5-2. A fargli compagnia in avanti ci sarà ancora Riccardo Tonin, dato che Frank Tsadjout, ormai recuperato, non ha i 90' nelle gambe e dopo 9 gare ai box assaggerà di nuovo il campo a partita in corsa. Sarà dunque staffetta tra i due per supportare Di Nardo, perchè entrambi devono ancora ritrovare il ritmo partita (Tonin al Ceravolo, nella sua prima partita da titolare dopo soli 15 minuti stagionali totalizzati al debutto, ha alzato inevitabilmente bandiera bianca causa crampi). La buona notizia per la panchina biancazzurra è il ritorno in gruppo da martedì di Giacomo Olzer, assente dall'amarissima gara del Marassi del 5 ottobre. I guai al ginocchio (distrazione del legamento crociato posteriore) sono ormai un pallido ricordo e il recupero del giocatore offensivo di maggior talento in rosa è di certo fondamentale per un Pescara che da qui a al lunch match del 27 dicembre in casa dello Spezia deve necessariamente alzare la sua media punti per restare agganciato al treno salvezza. Poi sarà determinante inaugurare subito il mercato di gennaio con un paio di colpi di livello per alzare la qualità di un organico che oggi presenta lacune pesanti in alcuni ruoli e doppioni in altri. Le trattative, però, adesso possono attendere: all'orizzonte c'è la sfida con il Padova da vincere.

Commenti