Una...Corazza per il Delfino
Il protagonista
Il Delfino ha la sua...Corazza! Il Pescara riparte dal bomber che non ti aspetti, l'uomo che ha permesso al Pescara di inaugurare il nuovo corso con un prezioso punto che fa classifica e soprattutto morale. Tommaso Corazza, esterno classe 2004 in prestito dal Bologna, è ormai centrale per l'undici pescarese e lo sarà ancora di più nelle prossime partite, in attesa del tesseramento di Davide Faraoni, che è scontato, e stante la lunga assenza di Andrea Oliveri, che rivedrà il campo solo ad anno nuovo. Tra tre settimane l'ex Atalanta sarà sottoposto a una risonanza magnetica di controllo per valutare il decorso della lesione al quadricipite rimediata a Catanzaro, quando è stato sostituito proprio da colui che si è rivelato il goleador di serata, e nel frattempo sarà proprio il figlio d'arte emiliano (suo papà Daniele è stato il responsabile del settore giovanile del Bologna e il coordinatore del vivaio del Sassuolo) il titolare. La vera novità proposta da Gorgone nell'anticipo per tamponare il nuovo capitolo dell'emergenza infortuni è stata la corsia di competenza di Corazza, nella precedente gestione schierato sempre a sinistra: al Ceravolo il nuovo tecnico ha mantenuto il senatore Letizia sulla fascia mancina con il nuovo entrato dirottato su quella opposta, dove ha potuto sfruttare il suo piede forte. E proprio dall'asse tra i due esterni è nato il gol al 93' che ha fatto esplodere di gioia i 143 tifosi al seguito e consentito alla truppa di uscire indenne da un turno assai insidioso. Finora la stagione di Tommaso è stata altalenante, con parecchi bassi coincidenti con le partite negative della squadra e qualche picco verso l'alto in un fisiologico percorso di crescita di un jolly ritenuto da molti addetti ai lavori assai interessante in prospettiva. Già nei 6 mesi alla Salernitana nella seconda parte della scorsa annata agonistica era andato in gol in B (nel 3-1 al Cosenza del 25 aprile) e prima ancora in Coppa Italia nel derby Bologna-Cesena (11 agosto 2023) al debutto assoluto tra i professionisti. Thiago Motta e Vincenzo Italiano i primi a credere in lui, tanto che con la maglia rossoblù Corazza ha già giocato in serie A e addirittura in Champions League nella sfida pareggiata con il Benfica, una serata da sogno per un ragazzo nato e cresciuto a poche centinaia di metri dallo stadio Dall'Ara e da quella Curva Bulgarelli che un domani spera possa tornare sua. Da Pescara riparte infatti la sua personale rincorsa verso la casacca della squadra del cuore, che continua a credere nel giocatore che al momento vanta anche un assist (a Modena) nei 10 spezzoni di gara disputati in biancazzurro per 704 minuti ad oggi collezionati nel 2025-25. E non c'è dubbio che sabato Corazza sarà in campo sin dall'inizio per la partita con il Padova, assolutamente da non fallire soprattutto dopo l'esito del posticipo di lunedì sera tra Sampdoria e Juve Stabia: la vittoria blucerchiata, la seconda dell'anno dopo quella ottenuta proprio sul Delfino, firmata dagli 11 metri da Coda, ha relegato i biancazzurri al penultimo posto in graduatoria, con un solo punto di vantaggio sul fanalino di coda Spezia. In questi giorni andranno valutate le condizioni di Squizzato, Di Nardo, Capellini, Okwonkwo e Tonin (quest'ultimo alle prese con sintomi influenzali), mentre Olzer difficilmente sarà tra i convocati e probabilmente farà compagnia in tribuna ai lungodegenti Pellacani (che ha già chiuso la sua stagione), Oliveri e Merola. Se Squizzato non dovesse fornire garanzie, nel cuore del reparto mediano si giocano il posto Brandes e Caligara, con l'italiano che al momento appare favorito.

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