
I nuovi equilibri dell'attacco biancazzurro
Olzer e Tsadjout i perni, ma ci sarà anche un altro attaccante. Merola scivola dietro nelle gerarchie
Mister Vincenzo Vivarini affida le chiavi dell'attacco a Giacomo Olzer e Frank Tsadjout. In assenza di un bomber dal pedigree nobile e con un reparto offensivo che, sommando gli score pregressi di tutti gli elementi a disposizione, mette insieme solo pochi spiccioli di gol, saranno il colosso d'ebano proveniente in prestito dalla Cremonese e l'ex jolly del Brescia gli uomini ai quali il Pescara si affiderà come titolari. Non i soli, ovviamente, perchè Vivarini sta provando ad impostare il suo Delfino sul 3-4-2-1 che impone la presenza anche di un altro dei tantissimi attaccanti a disposizione, ma di certo Olzer e Tsadjout saranno i perni. Entrambi vantano un trascorso nelle giovanili del Milan, dove erano accreditati di essere proiettati verso un futuro luminosissimo, e ambedue sono in cerca, per motivi diversi, di una nuova e importante dimensione. Olzer si è presentato alla grande, sfoderando un tiro potente e preciso che è già valso un gol e... mezzo: dopo la fenomenale conclusione al debutto con il Cesena, il ragazzo di Rovereto, l'unico arrivato a Pescara da svincolato che ha sottoscritto un triennale, si è ripetuto a Mantova, ma da regolamento si tratta di autogol di Festa perchè la sfera, dopo aver incocciato la traversa, è carambolata sulla schiena dell'estremo virgiliano prima di finire la sua corsa nel sacco. Olzer sarà determinante nello scacchiere tattico perchè, più a lui che all'altro trequartista che lo affiancherà alle spalle della prima punta, spetterà il compito di fare da raccordo con il reparto mediano, arretrando il suo raggio d'azione in fase di non possesso andando anche a raddoppiare sull'out destro. L'altro interprete a sostegno oggi è Lorenzo Sgarbi, più pronto del baby Ale Vinciguerra e del nigeriano Orji Okwonkwo, sui quali comunque la società punta tantissimo. L'ex Bologna, in particolare, è ritenuto elemento che si sposa benissimo con Tsadjout, il terminale offensivo dotato di fisicità ed esplosività che ha già lavorato con Vivarini, anche se per poco tempo a Frosinone, e che dunque sa quali movimenti chiede il tecnico di Ari alla sua prima punta. Si è presentato con 3 gol in amichevole all'Angolana, servono ovviamente riscontri contro avversari di livello: ma non c'è dubbio che il centravanti titolare sarà lui e non di Nardo. Il suo massimo fatturato in carriera è stato di 4 reti (ad Ascoli da gennaio a giugno 2022), quello di Olzer di 3 (2022-23 con le Rondinelle) ed è chiaro che dovranno alzare altissimo la propria produzione di gol e che Viarini dovrà trovare anche altri uomini in grado di iscrivere regolarmente il proprio nome nei tabellini alla voce marcatori. Uno di questi potrebbe essere Davide Merola, che però a Mantova nell'ultimo turno ha avuto un piccolo assaggio di quello che potrebbe riservargli il futuro: la panchina iniziale. Ritenuto alternativo ad Olzer e difficilmente compatibile perchè entrambi mancini che giocano preferibilmente a piede invertito, il folletto di Santa Maria Capua Vetere tra tutti i biancazzurri è quello che, sebbene in C, ha dimostrato di avere la maggiore confidenza con la rete, ma è chiamato ad imporsi ad un piano superiore del calcio italiano e in una squadra dove non è più centrale e che fatica a costruire occasioni da rete.
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