
Hockey in carrozzina: gli Sconvolts chiedono l'aiuto dei pescaresi
A CURA DI MATTEO SBORGIA - “L’hockey per noi è tutto, è la vita, ma abbiamo bisogno di 7000 euro per andare avanti” .Storie di sport ed integrazione sociale che meritano di essere raccontate. Stiamo parlando dell’Onlus Asd Pescara Sconvolts, un gruppo di ragazzi affetti da disabilità che praticano “Hockey in carrozzina”. Gli “Sconvolts”- che ormai sono una realtà consolidata del nostro territorio(10 anni)- ora mediante un’intervista accorata, rilasciata a Pescasport24 dal Presidente/giocatore Federico Della Torre, chiedono sostegno economico per poter andare avanti..
Come nasce il progetto degli “ Sconvolts”?
L’idea è nata ben dieci anni fa grazie ad un gruppo di ragazzi distrofici della ULDM (Unione Italiana Lotta Alla Distrofia Muscolare). Questo nome deriva dal fatto che siamo rimasti “sconvolti” di praticare uno sport del tutto nuovo per noi.
Ci presenti cortesemente gli elementi che compongono la squadra?
Siamo 8 giocatori, procedo subito con le presentazioni. In porta abbiamo il “portierone” Massimo Vicentini( abita e l’Aquila e- per ogni allenamento o partita- percorre costantemente il tragitto dal capoluogo di regione a Pescara). In difesa, ci siamo io (che sono il capitano della squadra) e Danilo De Vincentiis : siamo una coppia difensiva affidabile ed affiatata, della serie,“Nzi Pass”. In attacco ci sono il “bomber” Marco Magri” e il nostro fac totum alias Andrea Faieta. E le donne? Beh, ci sono anche loro… Angela Ricotti (la stilosa della squadra) e Lidia Germani “ la mamma di tutti (ci dà consigli e stempera i toni). In ultimo, ma non per ordine d’importanza, c’è Andrea Capitano : una giovane promessa dell’hochey in carrozzina, è un portento e non molla mai. E’ lui il motivo per cui io continuo a lottare con tutto me stesso per portare avanti la squadra. E come dimenticare Giuseppina Porsi, detta "Zia Pina" che è un vicepresidente eccezionale e diventerà un grande giocatore? Poi ci sono i compagni che ci hanno lasciato troppo presto: Adriano Capitano (fratello di Andrea) e Simone Scipione (detto “The Wall”). Lottiamo anche per loro e non li dimenticheremo mai.
Che cosa significa per voi poter giocare ad hochey?
Lo sport è vita per tutti e lo è anche per noi. L’hockey ci dà tantissima energia, ci insegna costantemente cosa sono il sacrificio e la dedizione. Quando giochiamo abbiamo SEMPRE voglia di superaci e superare i limiti che abbiamo. Siamo- infatti- una piccola realtà che deve competere con avversari che hanno molte più attrezzature e risorse economiche di noi. Affrontarli e batterli sul campo, per noi è semplicemente TUTTO.
Di cosa avete bisogno attualmente?
Abbiamo bisogno di risorse economiche. Ci occorrono subito 7000 euro per poter andare avanti. I disabili hanno bisogno mediante lo sport di essere integrati, ma l’integrazione- è spesso- figlia di genitori GRANDIOSI che fanno sacrifici di ogni genere pur di vedere i loro figli che con determinazione, superano ogni giorno i limiti e le paure e hanno l’opportunità di confrontarsi, di mettersi in gioco. Sono anni che facciamo sacrifici ENORMI dal punto di vista economico che ora non sono più sostenibili. Aiutateci .
Come possiamo aiutarvi?
E’ semplice farlo. Basta inviare una donazione al codice iban: 1745 G076 0115 4000 0007 6312 388; la causale è: EROGAZIONE LIBERALE con intestazione ASD SCONVOLTS PESCARA ONLUS. Ci tengo a ringraziare i Pescara Rangers che sabato hanno aderito a questa iniziativa e tutti coloro che ci hanno aiutato….. Grazie wagliù e sempre FORZA Pescara…
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