Prima squadra

Gasparini: "Qui c'è fame. Si sta zitti e si pedala"

Si presenta l'ultimo arrivato

11.01.2024 08:00

Poteva esordire senza nemmeno aver disfatto la valigia, ma per la prima gara in biancazzurro dovrà attendere. Manuel Gasparini è l'ultimo arrivato in casa Pescara e per la prima volta ha parlato da giocatore del Delfino. “La trattativa è stata improvvisa e veloce, Pescara è un'occasione importante alla quale non si può dire di no”, le parole del portiere che nell'ultimo anno a Potenza è stato spesso titolare fino a quando i lucani non hanno deciso di puntare sull'ex biancazzurro Alastra. Storia di metà novembre. “Il calcio è così, ci sono delle scelte tecniche che vanno rispettate ma la cosa importante è sempre dare il massimo, non mollare mai e comportarsi bene. Qui c'è Plizzari che è un grande portiere, posso imparare tanto da lui ma sono consapevole anche dei miei mezzi”. Gasparini è in prestito semestrale, ma se dovesse fare bene quando verrà chiamato in causa non è escluso che la sua permanenza possa prolungarsi. “Le vicissitudini di mercato che verrà non si possono sapere oggi”, le parole dell'estremo difensore di San Daniele del Friuli, “ma l'impatto di questi primi giorni è stato molto positivo, sia con il gruppo sia con la società che ha ambizioni. Mi trovo già bene anche in città, sarei contento di restare più a lungo. Le sensazioni, ripeto, sono molto positive, ho notato subito che qui c'è molta fame e si lavora con ritmo. Si sta tutti zitti e si pedala. Con lo staff mi trovo già bene, per me è l'occasione per migliorare. Zeman lo vedevo in tv da piccolino, con lui posso diventare un portiere più dinamico e non solo perchè si deve giocare con i piedi ma per la copertura dello spazio e della profondità. Con lui un portiere deve stare più alto rispetto alla media delle altre squadre”. Come modelli ha i conterranei Scuffet, Perisan, Provedel, Vicario e Meret (“Li ho seguiti e sono dei riferimenti, Vicario come me è partito dalle categorie inferiori rispetto a Meret e Scuffet che hanno iniziato subito dalla B”) ma dopo aver assaggiato la serie A (1 presenza contro l'Inter in maglia Udinese) ha iniziato la sua rincorsa al calcio che conta dalla terza serie. “Quell'anno ero aggregato come terzo portiere fisso”, ricorda oggi Gasparini, “l'obiettivo di quella stagione era migliorare giorno dopo giorno ed il premio è stato debuttare a San Siro contro i nerazzurri. Fu una grande emozione, che mi porto ancora dentro anche se c'era poco pubblico nella circostanza causa restrizioni Covid (era il 23 maggio 2021, ndr). L'obiettivo adesso è crescere e magari debuttare. Vedremo cosa mi riserverà il futuro”.

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