
Una sosta per svuotare (quasi) l'infermeria e crescere di condizione
Il punto in casa Delfino
La sosta di campionato sarà assai importante e andrà sfruttata nel modo migliore. In casa Pescara il break del torneo servirà per lavorare sul piano tattico, per ricaricare le pile mentali dopo il duro avvio e, soprattutto, per recuperare quasi tutti gli infortunati e mettere in condizione i giocatori ancora in ritardo. La situazione più seria nell'infermeria riguarda Giacomo Olzer, il migliore di questo primissimo scorcio di stagione e una delle rivelazioni dell'intero campionato cadetto. Lunedì pomeriggio, a 24 ore esatte dall'infortunio patito al Marassi in avvio di gara con la Sampdoria, il giocatore si è sottoposto a una risonanza magnetica al ginocchio destro che ha scongiurato il peggio, ovvero una rottura o una seria lesione, ma che ha comunque evidenziato una distrazione del legamento crociato posteriore che sarà nuovamente valutata domani dal dottor Gabriele Tavolieri. Il giocatore usa le stampelle e i tempi di recupero variano da un minimo di un mese, previsione ottimistica, a tre, perchè tutto dipenderà dalla stabilità del ginocchio durante il periodo di riabilitazione. Di certo si tratta di una bella tegola per Vivarini, che però può consolarsi con gli imminenti recuperi di Frank Tsadjout e Fabrizio Caligara. Il gigante proveniente dalla Cremonese ha smaltito l'edema al quadricipite che lo ha tenuto al palo nelle ultime 3 partite e ha messo nel mirino la gara della ripresa, quando all'Adriatico sarà di scena una Carrarese che ha il doppio dei punti del Delfino. Il suo recupero è molto importante, perchè nei 155 minuti disputati nelle sue 2 presenze stagionali ha dimostrato di essere elemento assai funzionale al gioco di Vivarini, in grado di fare reparto da solo e di garantire quella fisicità che manca alla squadra anche sugli sviluppi delle palle inattive, tanto difensive quanto offensive. Per Caligara, che ha accusato all'inizio della sua avventura pescarese una lesione al soleo, si dovrà pazientare un po' di più perchè, pur abile ed arruolabile già dalla prossima, ha bisogno di trovare la migliore condizione ed il ritmo partita perchè non gioca da metà giugno (80 minuti nel playout d'andata tra Salernitana e Samp) e in estate ha lavorato con la Primavera del Sassuolo senza sostenere una preparazione puntuale prima dell'infortunio del 10 settembre in allenamento. Probabilmente per le prime uscite verrà impiegato a gara in corsa, anche per entrare nei meccanismi tattici, ma sembra destinato ad avere uno spazio sempre maggiore perchè in possesso di caratteristiche tecniche in grado di tornare utilissime. Questi giorni di lavoro serviranno anche per portare in condizione Orij Okwonkwo, che finora ha potuto allenarsi ad intermittenza e a scartamento spesso ridotto per croniche noie al ginocchio, ed Andrew Gravillon, gettato nella mischia dal tecnico a Modena quando ha dimostrato di non essere ancora pronto. Non giocava praticamente da un anno, doveva togliersi un po' di ruggine di dosso e lo ha fatto nel modo peggiore prima di tornare stabilmente in panchina. Ma si tratta di elemento di caratura, che una volta al massimo della forma sarà centrale anche per dare fiato a Brosco e Pellacani. I due senatori hanno tirato la carretta finora ma non hanno sostenuto la preparazione estiva in gruppo per i retaggi dei rispettivi infortuni patiti durante la cavalcata playoff e hanno dovuto trovare la condizione praticamente nelle gare ufficiali. Adesso, però, hanno 2 settimane per lavorare, che nel caso del capitano diventano 3 perchè alla ripresa sarà squalificato dopo il rosso rimediato al Marassi. Inoltre proseguirà l'ambientamento, in campo e fuori, dell'olandesino Brandes, che ha debuttato a Genova ma che deve ancora calarsi nel calcio e nella cultura italiana, e ci si attende la crescita di fisica e tattica di Vinciguerra, gioiello della Primavera del Cagliari che finora non ha collezionato nemmeno un minuto con il Pescara. e in ultimo, ma non meno importante dati i problemi di Olzer, dovrà aumentare i giri anche Sgarbi, che avrà più spazio.
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