Prima squadra

Il pepe di uno scontro diretto particolare e dai mille risvolti

Domani è tempo di Bari-Pescara

07.12.2025 08:00

Tre punti preziosissimi sotto l'albero di Natale appena allestito. Domani, per il big match dell'Immacolata Concezione in serie B, Bari e Pescara sperano a fine partita di scartare in anticipo un regalo bellissimo, una vittoria in uno scontro diretto che per i padroni di casa significherebbe il primo acuto della nuova gestione Vivarini e per gli ospiti il primo blitz esterno della stagione. Il successo esterno per il Delfino sarebbe realmente pesantissimo, non solo perchè centrato contro il vecchio allenatore che giovedì sera, al termine del recupero della partita con la Juve Stabia che ha portato in dote il primo punto della sua avventura bis in biancorosso, ha messo ulteriore pepe in vista del faccia a faccia con la sua ex squadra a nemmeno un mese dall'esonero. “Sono molto determinato a fare il mio lavoro”, le sue parole, “da molto tempo non ascolto nulla, ad esempio i social. E faccio il mio con tutta la voglia e la passione che ho. Pescara ce l’ho nel cuore, ci sono nato, lì ho iniziato a fare questo lavoro e la rispetto tanto. Ma la professionalità non sempre la puoi trovare”, la chiosa che è una stilettata alla società biancazzurra. Ha dunque più di un sassolino da togliersi dalle scarpe il primo allenatore stagionale del Delfino e proverà a farlo in una partita dai mille motivi di interesse, anche se si giocherà in uno stadio San Nicola semideserto. I gruppi organizzati della Curva Nord biancorossa, infatti, hanno deciso di non entrare allo stadio e di non sostenere la squadra: "Lasciamo lo stadio vuoto” è lo slogan scelto e domani, prima della partita, è confermata la manifestazione di protesta che partirà dal centro città. E nel settore ospiti mancheranno anche i supporters biancazzurri, dato che è stata vietata la vendita dei tagliandi per assistere al match in ogni settori ai residenti in Abruzzo. I pugliesi non vincono da più di un mese e hanno conquistato solo 2 degli ultimi 12 punti in palio, i biancazzurri hanno fatto anche peggio (una sola vittoria, datata 21 settembre, e 1 punti nelle ultime 4gare): se Bari piange, insomma, Pescara di certo non ride. Questo è un momento assai complicato per il Delfino, fanalino di coda del torneo, che tra l’altro ha vinto solo una delle ultime nove sfide contro i Galletti di Puglia in Serie B (4N, 4P) e in cinque di queste non ha trovato la via del gol. Mister Gorgone avrà bisogno di trovare già da Bari reti importanti dai centrocampisti, finora a secco in stagione: Dagasso, Valzania e Caligara, che storicamente regalano marcature pesanti, sono ancora a secco in una squadra che dei 18 gol segnati in 14 uscite ha avuto il contributo di 7 giocatori, dai terzini Oliveri e Corazza (rispettivamente 3 e 2 sigilli) ai jolly offensivi Meazzi e Olzer (3 ciascuno) per finire al centravanti Di Nardo, il goleador del gruppo a quota 4 (nel computo totale vanno inseriti l'autogol di Festa a Mantova e le singole firme di Capellini con l'Avellino e di Merola con l'Empoli). Si affrontano la peggiore difesa del campionato e la terzultima della speciale classifica (29 gol incassati dal Pescara, 24 dal Bari che ne ha subito uno in meno dell'Avellino) in una partita che sarà la penultima di un turno 15 del torneo chiuso poi da una partita che interessa da vicinissimo entrambe le contendenti in terra di Puglia: Virtus Entella-Spezia. Lapadula e soci nel derby con la Sampdoria hanno trovato il primo successo della gestione Donadoni, lasciando al Delfino l'ultima piazza in classifica, e nella seconda sfida tutta ligure di fila puntano al bis. Ma il Pescara, prima di pensare alle avversarie, deve fare il suo e riportare a casa qualcosa di buono da una gara da non fallire. 

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