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Zeman: "Mi piacerebbe tornare ad allenare ma.."

Così il boemo a Il Mattino

13.06.2019 12:46

Ha lasciato la panchina del Pescara il 4 marzo 2018, da esonerato dopo il ko con il Cittadella. Da allora, nonostante più di un'offerta o di un sondaggio, non ha trovato squadra. Ma la voglia di tornare in pista è tanta, anche a 72 anni. Ed il calcio ha ancora bisogno di Zdenek Zeman. Così il boemo a Il Mattino. Lei, a 72 anni, ha smesso di allenare? «Vorrei ma non posso. Se non mi chiamano, confessa Zeman, come alleno? Mi piacerebbe mettermi a disposizione, però evidentemente ci sono pochi progetti o non ci sono squadre adatte a me. Non sono vecchio e poi mica devo essere io a correre in campo», le sue parole.

I suoi ex allievi della Zemanlandia biancazzurra ora incantano anche in Nazionale. «Il valore di Verratti, come quello di Insigne, non si è scoperto nell’ultima partita. Marco, dopo gli ottimi inizi a Pescara, è uno dei migliori giocatori del campionato francese. Ha raggiunto una grande maturità e ha trovato la giusta sintonia con Jorginho, così come era accaduto con Thiago Motta al Psg, anche se lui rende di più quando è da solo in regia. Insigne? Ha fatto molto bene,  gol a parte: quello alla Grecia è il tipico suo colpo, quello con il tiro al volo alla Bosnia era fuori programma. Da sempre sostengo che Lorenzo è un attaccante esterno e fa le cose migliori in attacco. Quando gioca più arretrato non riesce a fare la differenza. Con me, ha fatto 40 gol in due anni. Per le sue caratteristiche ha più difficoltà quando gioca al centro perché i difensori sono più forti. Il suo pezzo migliore è nell’uno contro uno, con il tiro o il cross: provarlo al centro è più complicato. Ma Insigne deve giocare dove lo mette l’allenatore. Poi, il giocatore non si discute: ha qualità tecniche notevoli e, per quanto riguarda l’aspetto fisico, ha una grande corsa. Si vede che ha più voglia e ci mette più impegno, credo si trovi meglio in questo contesto: da esterno sinistro può rendere di più. Però Ancelotti deve fare le proprie scelte e mettere in campo la propria squadra. Lorenzo lo conosco bene, può fare ancora meglio. Quanto vale ha cominciato a dimostrarlo ai tempi del Foggia e del Pescara. Resta al Naooli? Il pubblico del San Paolo tiene ai napoletani: non pensi ad altro, Lorenzo, e continui a giocare. Ma dove vuole andare? Quando era a Foggia e Pescara, non vedeva l’ora di scapparsene a Napoli… Lorenzo è napoletano, deve sentire la fiducia ma anche essere più continuo. L’affetto del pubblico? Le carezze fanno bene ma non bisogna esagerare. Questa è la squadra di Insigne e qui può prendersi grandi soddisfazioni».

 

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