Contro i Lupi d'Irpinia è vietato fallire
Pescara-Avellino sfida ad alta tensione
Confronto tra matricole in difficoltà. Questa sera allo stadio Adriatico alle ore 20:30 il Pescara riceve l'Avellino per un turno infrasettimanale ad alta tensione. Entrambe le neopromosse vivono un momento particolare e hanno bisogno di un successo, un pareggio sarebbe forse più utile agli irpini che dopo un buon avvio di torneo ad issarli a 12 punti hanno perso le ultime due partite, con Juve Stabia e Spezia, incassando 6 gol e non segnandone alcuno (la striscia negativa alla voce gol fatti è più lunga, dato che in precedenza c'era stato uno 0-0). Il Pescara arriva al match da due pareggi consecutivi e nel cuore della settimana da 3 impegni ravvicinati deve provare a sfruttare a pieno il fattore campo (all'Adriatico sono arrivati 6 dei 7 punti totalizzati e l'unica vittoria) per provare a risalire la china di una classifica ancora corta ma che vede al momento i biancazzurri davanti a sole 3 squadre, la coppia Sampdoria-Spezia a quota 6 e il fanalino di coda Mantova a 5. Il turno odierno, il decimo di campionato, propone altri scontri diretti in chiave salvezza, ma sarà privo di Juve Stabia - Bari: la decisione è arrivata a seguito della richiesta del Ministero dell’Interno-Osservatorio Nazionale sulle Manifestazioni Sportive di posticipare ad altra data l'incontro, a seguito della segnalazione della Prefettura di Napoli sulla scorta delle esigenze rappresentate dagli amministratori giudiziari della società campana. Mister Vincenzo Vivarini, però, non pensa agli altri campi ed è focalizzato solo sui 90 minuti del suo Pescara, ancora in piena emergenza e con il morale basso per la beffa di Chiavari arrivata al fotofinish. Anche perchè la sua panchina inizia a scricchiolare e deve essere puntellata prima che sia troppo tardi. Dei tanti assenti il solo Cangiano è recuperato almeno per la panchina, per gli altri, Pellacani a parte che ha finito anzitempo la sua stagione, se ne parlerà dopo la sosta e dunque dopo le sfide alle corazzate Palermo e Monza. Senza Oliveri, Olzer, Tsadjout e Merola le scelte sono obbligate e un solo vero dubbio accompagnerà il tecnico di Ari fino al riscaldamento: dare ancora fiducia a un sempre deludente Squizzato o lanciare il tulipano olandese Brandes? In realtà c'è anche l'opzione Caligara in mediana, ma l'ex Sassuolo come Okwonkwo non ha ancora i 90 minuti nelle gambe e sarà probabilmente utilizzato solo in corso d'opera, come già accaduto, con esiti diversi sul piano dell'impatto, con Carrarese e Virtus Entella. Per il resto non dovrebbero esserci variazioni, con gli acciaccati a stringere i denti e un Di Nardo in stato di grazia a fungere da terminale offensivo. Sul fronte opposto, mister Biancolino, la cui panchina è diventata rovente negli ultimi giorni, non abbandonerà comunque il 3-5-2 che non avrà in cabina di regia lo squalificato Palmiero. Per lui i dubbi sono più in avanti (Biasci, Lescano e Crespi si giocano due maglie) che non nel ruolo di play che sarà affidato a Palumbo. La scelta delle due punte sarà fondamentale per provare a bucare la peggior retroguardia del torneo (17 le reti subite dal Pescara in 9 partite), perforata in tutte le gare (se alle gare in B si aggiungono anche le 2 sfide di Coppa Italia, Desplanches ha collezionato un solo clean sheet, contro il Rimini che milita in C). La partita sarà diretta da Andrea Calzavara della sezione di Varese, che porta alla mente ricordi dolcissimi in casa Pescara. Il suo ultimo incrocio con il Delfino dei 5 già mandati in archivio, infatti, coincide con la serata indimenticabile del 7 giugno in occasione della finale playoff di ritorno con la Ternana che riconsegnò la serie B ai biancazzurri dopo 4 anni di C.

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