Prima squadra

Il cammino del Pescara in B negli ultimi 25 anni

IL RAPPORTO TRA RETROCESSIONI E PROMOZIONI

15.12.2025 15:41

A CURA DI STEFANO MAZZOLENI - Il Pescara cade ancora in casa, questa volta di misura contro il Frosinone, confermando le difficoltà in classifica e la necessità di reagire rapidamente per risalire.
Dal 2000 a oggi il Pescara ha vissuto in Serie B molte stagioni diverse tra loro, ma quasi tutte accomunate dallo stesso obiettivo: la salvezza. La cadetteria è stata spesso il punto di equilibrio del club, un campionato difficile e lungo, in cui restare è già un risultato e in cui ogni anno presenta difficoltà tecniche, economiche e ambientali.
In questo lasso di tempo il Pescara ha dovuto affrontare cambi di proprietà, allenatori, progetti tecnici e rose diverse. Alcune salvezze sono arrivate con largo anticipo, altre solo nelle ultime giornate. Ogni stagione ha avuto una storia propria, ma il traguardo è rimasto lo stesso: mantenere la categoria e garantire stabilità al club.
Dal 2000 a oggi il Pescara ha attraversato fasi molto diverse della propria storia, alternando retrocessioni, promozioni e stagioni di assestamento, in un percorso segnato soprattutto da continui cambi di categoria.
Il nuovo millennio si apre con una stagione negativa: nel 2000-2001 il Pescara chiude al 20° posto in Serie B e retrocede in Serie C1. Il ritorno tra i cadetti arriva però nel 2002-2003, quando la squadra chiude seconda nel girone B della Serie C1 e conquista la promozione vincendo i play-off.
L’esperienza in Serie B dura poco. Nel 2003-2004 il Pescara termina al 22° posto e retrocede, ma viene successivamente ripescato a causa del fallimento dell’Ancona. 
Anche la stagione successiva, 2004-2005, si chiude con una retrocessione sul campo, ma ancora una volta il club viene riammesso in Serie B per effetto del caso Genoa e dei fallimenti di Perugia e Salernitana.
Dopo questi anni, complicati, il Pescara vive un campionato più tranquillo nel 2005-2006, chiuso all’11° posto. La stabilità dura però poco: nel 2006-2007 arriva un 22° posto e la conseguente retrocessione in Serie C1.
Il ritorno in Serie B avviene nel 2009-2010, grazie al secondo posto nel girone B della Lega Pro Prima Divisione e alla vittoria della finale play-off. La stagione 2010-2011 vede il Pescara chiudere al 13° posto, ponendo le basi per un’annata storica.
Nel 2011-2012 il Pescara delle meraviglie, guidato da Zeman in panchina e da calciatori come Verratti, Insigne e Immobile, conquista il 1° posto in Serie B e la promozione diretta in Serie A. L’esperienza nella massima serie dura una sola stagione: nel 2012-2013 la squadra chiude al 20° posto e retrocede, complice anche un calciomercato non all’altezza per mantenere la categoria.
Tornato in Serie B, la squadra adriatica ottiene una salvezza nel 2013-2014 con il 15° posto, mentre nel 2014-2015 chiude settima, fermandosi però nella finale dei play-off. In quell’anno si ricordano calciatori importanti come Politano, Caprari, Brugman e Luca Torreira. La promozione arriva comunque l’anno successivo: nel 2015-2016 il quarto posto vale l’accesso ai play-off, vinti fino alla promozione in Serie A, battendo un Trapani nettamente favorito guidato da mister Cosmi.
Ancora una volta la permanenza in A è breve: nel 2016-2017 i biancazzurri terminano ultimo e retrocedono. Seguono stagioni alterne in Serie B: 16° posto nel 2017-2018, 4°posto nel 2018-2019 con eliminazione in semifinale play-off, quindi una salvezza sofferta nel 2019-2020, ottenuta vincendo il play-out contro il Perugia dopo il 17° posto. Nel 2020-2021 arriva una nuova retrocessione, con il 19° posto in Serie B e il ritorno in Serie C. L’ultima tappa del percorso è la stagione 2024-2025, chiusa al 4° posto nel girone B della Serie C e conclusa con la promozione in Serie B tramite le vittorie nei play-off, guidati da un maestro delle promozioni come mister Baldini. 
Un cammino fatto di salite e discese, che racconta una squadra spesso costretta a ripartire, ma capace più volte di ritrovare la strada per tornare in cadetteria. Il Pescara oggi è ultimo in Serie B, ma il campionato è ancora lungo e la sua storia recente dimostra che, anche nelle stagioni più complicate, nulla è deciso prima dell’ultima giornata.
 

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