Lescano, gli altri ex e coloro che non sono mai arrivati a Pescara...
L'Avellino e i suoi calciatori
Facundo Lescano guida la carica degli ex biancazzurri stasera. In un avvio di torneo che ha già riservato i ritorni di Alessandro Plizzari e Vincenzo Fiorillo nello stadio che li ha consacrati a idoli di Pescara, questa sera per la prima volta dal suo addio il bomber argentino calcherà il prato dell'Adriatico-Cornacchia con un'altra maglia sulle spalle. Per il centravanti di Mercedes una sola stagione con il Delfino, ma semplicemente straripante nonostante per un periodo sia rimasto a lungo a guardare dopo uno screzio con l'allora trainer biancazzurro Alberto Colombo: 20 gol e 6 assist in 38 partite, inclusa la cavalcata playoff chiusa ai calci di rigore nell'amarissima serata contro il Foggia di Delio Rossi (in regular season l'incredibile score è stato di 19 reti e 5 passaggi vincenti in 33 gare per 2.084' complessivamente disputati). E a lui si deve anche il successo pescarese nell'ultimo incrocio con l'Avellino all'Adriatico, datato 4 settembre 2022: davanti a 4.313 spettatori (un dato che sarà inferiore a quello di stasera, quando sugli spalti ci sarà anche una nutritissima rappresentanza irpina nonostante una vendita dei tagliandi riservata esclusivamente ai residenti in Campania e solo se sottoscrittori del programma di fidelizzazione del club) si presentò con una gemma a far cancellare le perplessità sul suo arrivo in sostituzione del connazionale Franco Ferrari. In quel Pescara c'erano altri tre giocatori ora in forza alla banda Biancolino: Luca Palmiero, oggi squalificato ma capace di mettere insieme 58 presenze, 1 gol e 2 assist in maglia Pescara in due diverse esperienze (la prima nella stagione 2019-20, quella della salvezza ai playout contro il Perugia di Oddo), Emmanuel Gyabuaa (29 presenze, 1 rete e 2 passaggi vincenti) e, soprattutto, Tommaso Cancellotti. Oggi 33enne, il terzino di Gubbio è stato anche capitano del Delfino nelle sue due positive annate, la prima in C iniziata con Auteri in panchina e quella successiva finita con Zeman al timone dove addirittura segnò 3 gol (in totale per lui 71 gettoni di presenza e 4 reti) prima di salutare tutti da svincolato. La società decise di non prolungargli il contratto e lui si accasò proprio in Irpinia, diventando una colonna dei biancoverdi. Nell'Avellino di oggi non ci sono solo ex, ma anche giocatori in passato vicinissimi al Pescara. Uno in particolare è stato più volte in procinto di trasferirsi in biancazzurro nel corso della sua lunghissima carriera: Roberto Insigne. Il fratello di Lorenzo, splendido protagonista della Zemanlandia 2011-12, anche la scorsa estate era in cima al taccuino dei rinforzi pescaresi. Fedelissimo del ds Foggia da epoca Benevento, era stato proposto dal Palermo in un pacchetto che comprendeva anche Depslanches, poi effettivamente arrivato, l'ex Verre e Buttaro. Troppo alte però le richieste economiche del giocatore, soddisfatte invece dal presidente irpino Angelo Antonio D'Agostino (l'Avellino ha costi quasi doppi rispetto al Pescara per il monte ingaggi,10.510.000 euro contro 6.654.000). Nell'attacco campano c'è poi quel Tommaso Biasci che Vivarini avrebbe voluto la scorsa estate come centravanti dopo i comuni e felici trascorsi a Catanzaro. Ha invce avuto il gigante d'argilla Tsadjout e la rivelazione Di Nardo. Stasera allo stadio Adriatico, inoltre, andrà in scena il primo “Matchday BKT” della stagione con special guest Mauro Esposito.

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