Prima squadra

Il velenoso finale di partita

Parla il protagonista a Il Messaggero

26.02.2024 09:18

FONTE: IL MESSAGGERO . “Sono mortificato, mi dispiace che i tifosi abbiano reagito così, volevo solo esultare con loro dopo una vittoria fondamentale”. Parole di Sabatino Autorino, proprietario dell’azienda Contrader, sponsor del Pescara, che al termine del match contro la Lucchese è stato protagonista di un fuoriprogramma che ha mandato su tutte le furie i supporters biancazzurri. Dopo il triplice fischio Autorino era in campo, sulla pista di atletica, e si è diretto verso la curva Nord urlando, poi ha rivolto baci e saluti ai tifosi. Quest'ultimi si sono sentiti provocati e hanno reagito insultandolo. Quei gesti, secondo l’imprenditore di Benevento, sono stati mal interpretati. “Stavo aspettando l’arrivo della squadra e mi sono rivolto ai tifosi esultando a gran voce per i tre punti, era un modo per scaricare la tensione. Poi mi sono sentito tirare da una parte e dall’altra, da quel momento è iniziata la baraonda. Forse ho sbagliato, dovevo rimanere in disparte, ma la sofferenza accumulata durante la partita mi ha spinto a compiere quell'azione. Ripeto, non ce l’ho con i tifosi del Pescara e capisco la contestazione, il mio è stato un gesto istintivo. Non sono mai stato un grande tifoso di calcio, invece, da quando è iniziata la mia avventura nel Pescara, sono diventato un ultrà. Nella semifinale di ritorno contro il Foggia, quando Desogus ha segnato il gol del 2-1 ai supplementari, ho esultato correndo verso la curva. Tra l’altro, dopo il terribile epilogo, per la prima volta ho pianto per una partita di calcio, come un bambino”. Secondo i tifosi, invece, il gesto di sabato è stato un atto di sfida e provocazione. “Mi dispiace se l’abbiano interpretato così e chiedo scusa ai sostenitori che si sono sentiti offesi, volevo solo esprimere la mia gioia al termine di una gara complicata. Era un modo per dire: “ok la contestazione, però ora ripartiamo insieme”. Non ho nulla contro gli ultrà biancazzurri, se ho sbagliato l’ho fatto in buonafede. Se mi danno il permesso, sono disposto ad andare in curva a fare il tifo con loro. Ritengo che la cosa più importante nel calcio sia il legame tra la squadra e i tifosi”. Autorino commenta così la dura contestazione nei confronti del presidente Daniele Sebastiani. “I tifosi hanno tutto il diritto di contestare, i risultati della squadra sono al di sotto delle aspettative e comprendo il malcontento. Ovviamente i toni devono essere civili, parliamo sempre di uno sport che ha l’obiettivo di farci divertire. Per me Sebastiani è uno dei massimi dirigenti calcistici in Italia, in rapporto ai mezzi che ha a disposizione spesso ha fatto grandi cose. Da lui ci si aspetta sempre qualcosa in più, sono il primo a pensarlo. Ora sta attraversando un periodo di difficoltà, ma ci sono i presupposti per ripartire. L’anno scorso sembrava tutto perduto, poi il Pescara è arrivato a un passo dalla finale play off. Con un pizzico di fortuna in più oggi sarebbe in B e magari lottando per la promozione in A”. La sinergia tra Pescara e Contrader è nata nel 2020 e con il passare del tempo è diventata sempre più stretta. Di recente l’azienda di Benevento che opera nel campo dell’intelligenza artificiale ha acquisito anche l’EKK Hotel di Città Sant’Angelo. “Con Sebastiani abbiamo portato a termine vari affari. Pescara e il Pescara mi sono entrati nel cuore, ho conosciuto tante belle persone e in futuro vorrei trasferirmi da voi”. Ai tifosi, però, la Serie C va stretta. “Ne sono consapevole. L’obiettivo della società è riportare il Delfino in categorie superiori, mi auguro che venga centrato al più presto”. (articolo su ed.Abruzzo de Il MEssaggero, a firma Giorvanni Tontodonati)

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