
Tardelli a PS24: "Il Pescara gioca bene e non raccoglie. Ma continuando così...."
La Juventus non può essere considerata avversaria identica alle altre. I bianconeri hanno ricostruito, dalle ceneri del 2006, un gruppo stellare e pronto ad agguantare il sesto scudetto consecutivo in Italia. Di fronte, sabato sera, la vecchia signora avrà una squadra ferita, insicura ma sicuramente non rassegnata. Sarà un Pescara che ce la metterà tutta e che, con un risultato positivo, potrebbe anche svoltare la stagione: un “Tutto o niente” insomma, che è anche il titolo del libro scritto da Marco Tardelli nel quale racconta le sue esperienze più significative. In esclusiva per Pescara Sport 24, abbiamo contattato il campione del mondo 1982 per parlare anche delle ambizioni juventine e per un parere sulla squadra di Oddo.
Presente al Festival delle letterature dell'Adriatico, che emozione ha avuto nel raccontare le sue avventure nell’autobiografia, scritta assieme a sua figlia Sara?
"Io ho solo dovuto raccontare, in realtà lo ha scritto tutto lei. Un’esperienza magnifica: abbiamo tirato fuori delle storie che probabilmente non sarei riuscito a fare da solo".
C'è qualcosa che non rifarebbe nella sua vita calcistica o privata?
"Come si evince dal titolo del libro, ho sempre fatto tutto o niente. Di conseguenza, certamente ci sono delle cose che magari mi sono pentito di aver fatto ma il mio carattere è questo e comunque non si torna indietro".
Un libro che cita anche la storia dell'Heysel. Che ricordi ha di quella strana ed orribile esperienza? Da una parte la vittoria della Coppa dei Campioni, dall'altra la disperazione per i tifosi.
"E’ la vittoria di Pirro perché non serve a niente. Non ci ha dato nessuna soddisfazione: anzi è una sconfitta per il calcio e per lo sport, per tutti".
Passando al presente, una Juventus che ha l'ossessione della Champions League. Come vede la squadra di Allegri in ottica europea e italiana?
"In Italia la vedo benissimo: la Serie A si sta dimostrando un campionato più semplice del previsto. Se una squadra riesce a vincere cinque scudetti e si accinge a prendere il sesto, vuol dire che ci sono grosse difficoltà negli altri club. A livello internazionale la Juve deve rivedere qualcosina, ma i problemi ci sono per tutte le società che vi partecipano".
Sul cammino dei bianconeri, nel prossimo turno ci sarà il Pescara.
"Il Pescara gioca molto bene, non si può negare. Fa un buon calcio ma è una squadra che a livello qualitativo lascia un po’ a desiderare il che, associato con la poca esperienza, ti porta a pagare un conto a volte anche troppo salato. Dovrebbe giocare un pochino peggio e cercare di raccogliere di più".
Secondo lei perché Massimo Oddo non riesce a racimolare quanto di seminato nelle partite?
"Ribadisco che secondo me è una squadra con poca qualità, con alcune buone individualità, ma molto offensiva per dover centrare l’obiettivo della salvezza. In realtà fa bene a voler giocare ma così facendo retrocederà perché incassa molti gol, specie nelle ripartenze. Bisogna trovare un equilibrio che evidentemente ancora manca".
In ultimo: come sta vedendo la Nazionale di Giampiero Ventura e ci sono possibilità di passare il girone come prima in graduatoria?
"Credo sarà molto difficile stare sopra alla Spagna. Sicuramente la squadra di Ventura è in costruzione e in futuro si toglierà belle soddisfazioni. Personalmente vedo molto bene Belotti, calciatore con grande qualità e che mi fa ben sperare".
Per raccogliere un risultato positivo contro la Juventus e sperare nella salvezza, per Marco Tardelli, bisognerà cambiare identità e mentalità. Ma in fondo questo non è il pensiero di Oddo e di chi ama questa colori: a Torino si andrà per fare risultato come con tutte le squadre affrontate finora. Ad ogni costo: tutto o niente.
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