Prima squadra

Baldini show già alla prima conferenza stampa da c.t. dell'Under 21

Silvio in azzurro parte così...

02.09.2025 00:06

Aveva chiuso l'ultimo post partita a Pescara, nel giorno del trionfo, con uno show in conferenza stampa. E con un altro show ha iniziato la sua avventura da c.t. dell'Under 21 in conferenza stampa ieri. Queste le parole di Silvio Baldini - è di lui che si sta parlando - nella prima conferenza stampa come riportate da Gazzetta.t. Ecco l'articolo integrale riportato nella versione web della Rosea (foto Figc sito ufficiale):

La divisa della Nazionale, con il tricolore sul petto, è una specie di armatura contenitiva. Silvio Baldini cerca di trattenersi nel suo nuovo ruolo di commissario tecnico dell’Under 21 alla prima conferenza stampa, ma l’Hulk che è dentro di lui proprio non ce la fa. E ogni tanto altro che azzurro, diventa verde. "Mancano i talenti italiani? Purtroppo il mondo del calcio è inquinato da troppe persone il cui interesse è solo il guadagno, tanti si accontentano anche di guadagnare poco, mica sono Raiola che prendeva 150 milioni, questi piccoli squali che vivono di questa predazione, che depredano le piccole società, e all’estero trovano più copertura, quindi lo fanno dove è meno visibile che stanno facendo un furto. Se avessimo la capacità di isolare questi ragazzi da tanti personaggi, il loro valore verrebbe fuori, tanti sapientoni invece vogliono aiutarli per riempire le loro tasche, il mio compito difficile è questo, togliergli dalla testa di guadagnare tanti soldi ma di migliorare ogni giorno". E poi: "Sono abituato a usare termini un po’ volgari, e con la maglia azzurra non lo posso fare. Non mi sento ingabbiato ma il mio ruolo è cambiato, se succederà non succederà pubblicamente ma negli spogliatoi. E aggiungo: tante volte quando uso questi termini cafoni, non è perché sono cafone, ma perché il mondo del calcio è pieno di lestofanti che vanno apostrofati con questi aggettivi, è un mondo che non ti rispetta e merita di essere trattato in questo modo". Il primo Baldini azzurro, insomma, è il Baldini che ci si aspetta. Anche nei tantissimi lati positivi, che sono in prevalenza. Il nuovo c.t. dell’Under 21 è un uomo di cuore, di famiglia e di emozioni. Anche quelle cerca di nasconderle, con scarsi risultati: "Sono felice di essere qui e di aver avuto questo incarico. Io non pensavo che avrei avuto questa possibilità, in passato ci ho sperato, ma questa speranza era finita. C’era già stata questa possibilità ai tempi di Mancini c.t., la cosa non era andata in porto ed era finita lì. Quando è arrivata questa chiamata, mi ha riempito di gioia. Sono emozionato, perché ognuno di noi ha una storia, se ti guardi indietro la vedi. Ho sempre creduto che ci sia qualcosa al di sopra di noi, che premia l’onestà e l’amore nelle cose che fai, quando riesci a metterlo chi sta sopra di noi lo riconosce e qualcosa arriva. Non voglio mostrare le mie emozioni a un mondo che non lo merita, ma quando sono partito domenica, con la mia famiglia è stato un momento troppo bello, perché c’era tutta la nostra storia. Sono partito dal niente e sono arrivato qui: ho sempre scelto la strada più lunga, e domenica è stato uno dei giorni più belli della mia vita, pari a quando sono entrato con mia moglie nella prima casa che ci siamo costruiti”. Tutti i riflettori su Baldini, ma il c.t. ha messo i suoi sui ragazzi: “Sono qui per aiutarli, non per far il sergente, chi fa sport se non ha obiettivi vuol dire che non crede in se stesso e non crede in un percorso, sono uno che dà consigli più come padre che come allenatore". Baldini come una sorta di Robin Williams in Will Hunting, il mentore che parla con il cuore ai suoi ragazzi di talento: "Voglio che i ragazzi capiscano che fanno un mestiere bello non solo perché si guadagna tanto, ma perché gli permette di esprimere chi sono. Voi siete degli artisti, e gli artisti ragionano con il cuore e con l’anima, gliel’ho detto già stamattina nel primo contatto. Se hanno questo pensiero, saranno capaci di superare tutte le difficoltà che incontreranno". Gli obiettivi sono ambiziosi: "Io sono convinto di andare molto lontano. Io voglio arrivare a vincere l’Europeo e alle Olimpiadi a vincere la medaglia d’oro. Poi c’è sempre gente che si aspetta che possa inciampare, ma una cosa è sicura: io non mi arrenderò mai, di fronte a qualsiasi critica". Con Gattuso il rapporto è già forte: "Gattuso è diretto come me, senza filtri, molto rispettoso, semplicissimo, questo ha creato subito grande feeling, infatti ha preso Esposito e Leoni, ne siamo felici anche se io non ho contribuito alla loro crescita. Spero che ne possa scegliere altri in futuro. Lui è una persona bellissima, sono felice di averlo conosciuto". Chiusura su come giocherà la sua Under 21: "Da ct non ho mesi per far crescere una squadra, ho tre giorni e devo fare una sintesi del mio lavoro da portare ai ragazzi, in maniera semplice. Spiegare piccole regole, atteggiamenti in campo che ti premiano e quali ti penalizzano. Partendo da queste piccole cose, trovare punti deboli degli avversari per andare a far male. Noi possiamo fare 4-3-3 o 4-2-3-1 che io penso siano i più offensivi, c’è la possibilità di coprire meglio il campo. E mi piace vedere giocatori che attaccano la profondità". Venerdì con il Montenegro non ci saranno Kayode e Comuzzo, indisponibili. Convocato Guarino (Empoli).

 

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