Prima squadra

Drudi: "Dispiaciuto per la gestione dell’addio, questi 3 anni mi rimarranno nel cuore"

"Ho dato il massimo e spero di aver lasciato un bel ricordo"

06.07.2022 00:01

Mirko Drudi non nasconde tutta l'amarezza dell'addio al Delfino. Ha anche indossato la fascia di capitano e ha cercato di dare sempre il massimo, nonostante una storia biancazzurra piena zeppa di infortuni. A Il Centro nei giorni scorsi il difensore si è raccontato e vi riproponiamo gli spunti più interessanti emersi dal pezzo del quotidiano d'Abruzzo. Buona lettura!

 «Saluto tutti a Pescara, sono stati tre anni intensi, duri, con una delusione grande (la retrocessione ndc) che è stata difficile da digerire. Io ho dato il massimo e spero di aver lasciato un bel ricordo. E’ stato un motivo di orgoglio vestire la maglia biancazzurra».
Drudi, dispiaciuto del mancato rinnovo?
«Un po’ sì. Per i modi. Questo mondo lo conosco bene. Senza polemica posso dire che forse la mia situazione poteva essere gestita meglio».
A che cosa si riferisce?
«C’era stato un segnale forte da parte della società. Poi silenzio assoluto. E questo mi ha fatto male. Ma, ripeto, conosco il mondo del calcio e non mi sorprende più nulla».
Il ricordo più bello in biancazzurro?
«La vittoria dei play out a Perugia ai rigori, il derby vinto con l’Ascoli e il mio primo gol con l’Olbia sotto la curva in questa stagione. Anche se le aspettative erano diverse».
E adesso che farà?
«Qualcosa c’è ma devo attendere. Ancona? Può essere una soluzione ma stiamo valutando qualcosa anche nel girone A».
Che Pescara sta nascendo?
«Ho letto dello scambio Lescano Clemenza. L’attaccante dell’Entella è di categoria, ma io non mi sarei mai privato di Luca, giocatore di grande qualità. Se messo nelle migliori condizioni può fare la differenza. Della Latta? Ci ho giocato contro, davvero forte. Se confermato, è un ottimo acquisto. Il mister Colombo? Non lo conosco ma ha fatto bene a Monopoli».
Ai tifosi che cosa si sente di dire?
«Un grazie grande così. Mi hanno voluto bene nonostante i risultati non buoni. Sono grato a loro. Per me l’esperienza di Pescara è stata bellissima e la porterò sempre nel cuore. E auguro a questa squadra di tornare dove merita».

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