Prima squadra

La formula giusta

Adesso servono conferme, ma il 4-2-fantasia sembra funzionare....

06.02.2023 08:49

Il Pescara a trazione anteriore funziona. Battuto il Potenza in goleada, il Delfino torna a correre, centrando il terzo clean sheet nelle ultime 4 partite, ma per vedere definitivamente archiviata la crisi avrà bisogno di nuove conferme. Di certo, il modulo 4-2-fantasia, per usare un'espressione cara allo Spalletti di epoca romana prima versione, ha dato segnali assai confortanti. Il Delfino non segnava 3 gol dalla vittoria con la Turris, non ne faceva 4 da più di un girone, dalla trasferta di Foggia, e di più ne aveva fatti solo in Coppa Italia contro la Vis Pesaro, dove c'era stata la firma di Delle Monache con una doppietta. E il folletto di Cappelle sul Tavo, che già aveva regalato con la Viterbese ultima in classifica un gol da 3 punti al fotofinish, ci ha messo lo zampino anche ieri, col suo primo gol da maggiorenne, il quarto in carriera tra i professionisti ed il secondo in campionato. La vittoria contro un Potenza troppo brutto per essere vero non può e non deve rappresentare un colpo di spugna a cancellare 70 giorni pessimi, con una media da retrocessione e prestazioni da matita blu. Ma di certo è il punto di una nuova partenza, verso il rush finale di regular season che farà da prologo a dei playoff tutti da vivere e nei quali la seconda classificata nel Girone C ha i gradi di favorita. Ma si sa, negli spareggi promozione possono esserci sorprese ed il Delfino deve farsi trovare non pronto, ma prontissimo. Intanto mister Alberto Colombo si gode i 3 punti, le prestazioni ottime dei nuovi arrivati Rafia e Merola e, finalmente, una settimana di tranquillità, anche se è consapevole che ora avrà tanta abbondanza offensiva da gestire al meglio e qualche aggiustamento tattico da fare. “I complimenti vanno fatti ai ragazzi, perchè eravamo in un momento ambientale non semplice”, le parole del tecnico. “Ho fatto scelte che si sono rivelate azzeccate, sfruttando la freschezza dei nuovi, ed abbiamo fatto una grande partita, segnando tanto e creando anche altre occasioni. C'erano tanti giovani di talento e qualità in campo e tutti hanno dato un grande contributo. E' stato bello da fuori vedere tanta qualità individuale messa a disposizione della squadra e mi fa piacere per il gol di Lescano, che ora avrà morale e fiducia. Anche lui, come gli altri, tornerà utile per fare un finale di campionato in crescendo. Questa vittoria è un piccolo passo, adesso dovremo dare continuità a questo risultato. Adesso possiamo goderci una settimana tranquilla dopo tanto tempo. L'obiettivo da adesso a fine torneo è di coinvolgere tutti i giocatori possibili, ognuno al momento giusto”. Aver ritrovato un Lescano disponibile, con la testa giusta e incisivo è una bella notizia, come lo è stata la prestazione del suo alter-ego, quel Vergani che nell'ultima settimana di mercato era stato inserito in uno scambio con Scarsella (prestiti) che è naufragato solo per il brutto infortunio rimediato dal centrocampista biancorosso. Adesso Vergani è rimasto ed ha fatto capire di volersi prendere una maglia da titolare. La competizione tra lui Lescano, se ben gestita, può essere un valore aggiunto: riuscire a trarre il massimo dall'impiego dei due può essere determinante per tornare a sognare in grande, tanto più che ora ci sono due uomini di grande qualità che possono innescarli. Chi? Ovviamente Merola e Rafia. Un esordio così Davide Merola non lo immaginava, lo poteva solo sognare. Doppietta e giocate d'autore per il pupillo di Zdenek Zeman, seguito invano anche l'estate scorsa. Arrivato a Pescara con 6 mesi di ritardo, si candida già come nuovo idolo dell'Adriatico insieme all'altro nuovo arrivato Hamza Rafia, che non è andato in gol ma che ha propiziato la prima rete del match, quella di Vergani, e il primo acuto del nuovo compagno proveniente dal Cosenza. “Non avevo mai esordito con un gol nella mia giovane carriera, farne addirittura due è stato splendido”, le parole di Merola. “Dovevo venire a giugno, ma l'importante è essere arrivato a Pescara, ringrazio la società che mi è sempre stata dietro nonostante in estate volessi provare a misurarmi con la B e ad inizio gennaio non ero dato in uscita a Cosenza. Adesso spero di andare in serie B col Pescara. Dicevano che il Pescara era in crisi, a giudicare da questa partita non direi dato che abbiamo fatto tutto ciò che ci ha chiesto il mister e abbiamo vinto in modo ampio. Non sono ancora in forma, perchè nelle ultime settimane a Cosenza ero fuori rosa quindi ho bisogno di un po' di tempo per raggiungere il massimo della condizione”. E se il migliore in campo è stato l'unico dei 4 titolari d'attacco che non ha segnato, l'ex juventino Rafia, si capisce come il pomeriggio dellì'Adriatico sia stato semplicemente perfetto. Adesso si potranno e si dovranno gestire al meglio anche Desogus e Cuppone, che da subentranti possono spaccare le partite bloccate e dare freschezza, qualità e vivacità alla manovra quando gli avversari saranno stanchi. Forse un reparto offensivo così ampio e qualitativamente importante non c'è nel girone, ma ad ogni cosa c'è il rovescio della medaglia. Ovvero i possibili musi lunghi. Ed è qui che mister Colombo dovrà incidere e farlo in positivo, evitando i problemi che ci sono stati nel recente passato quando pure la scelta era meno vasta e più facile da compiere. Però sembra spirare aria nuova in riva all'Adriatico. Lo si evince anche dalle parole post partita del capitano Gianmarco Ingrosso. Poche parole, ma chiarissime le sue: “Al di là dei 5 gol, non pochi, è stata una gran bella prestazione. A differenza di altre partite siamo riusciti ad avere equilibrio, gestendo ogni momento della gara benissimo. Mi auguro che si riparta da oggi per i playoff, abbiamo sempre lavorato bene anche quando i risultati non venivano. Sono contento dell'inserimento dei nuovi arrivati e sono contento anche per Lescano, che è un bravo ragazzo ed il suo cosiddetto caso è stato ingigantito. Ci darà una grossa mano da qui alla fine”. Adesso si dovrà inserire al meglio nel nuovo assetto, che crediamo sarà quello definitivo, anche Luca Mora, giocatore che per leadership, carisma, qualità tattiche e tecniche è un lusso per la categoria nonostante la carta d'identità un po' stropicciata. Rispetto a tanti colleghi ed opinionisti non concordiamo sul fatto che il suo impiego sia poco compatibile col 4-2-3-1. Crediamo invece che con Kraja (o Gyabuaa) possa fare bene, dovendo correre meno e potendo ragionare di più, facendo valere le sue letture e il suo senso della posizione.Ma è anche vero che talvolta, dall'inizio o a gara in corsa, si possa tornare al centrocampo a 3 che aveva fatto benissimo nel momento d'oro (quello composto da Kraja centrale con Gyabuaa e Mora mezzali, non le altre versioni viste), togliendo un giocatore offensivo per lasciare ancor più libertà di movimento, senza dover ripiegare troppo, al nuovo duo che fa sognare, Merola-Rafia, che puà colpire o innescare la prima punta, sia essa Vergani o Lescano. A proposito di quest'ultimo: nel fraseggio stretto sembra potersi integrare bene con i nuovi arrivati data la sua cifra tecnica. Ma dovrà conquistarsi il posto con umilità, impegno e spirito di sacrificio perchè il Vergani visto ieri, cioè concreto, affamato ed in grado di fare anche a sportellate per agevolare l'inserimento dei compagni da dietro, ha tutte le carte in regola per tenersi stretta la maglia da titolare…. Caro mister Colombo, adesso tocca a te….


 


 


 

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