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Dentro o fuori, non esiste alternativa. E' caccia alla Finale

Semifinale di ritorno tra Pescara e Foggia: la spinta dell'Adriatico sarà determinante

08.06.2023 00:07

Il pubblico dell'Adriatico sarà, più che mai, per davvero il dodicesimo uomo in campo. Biglietti polverizzati dai tifosi biancazzurri, attesi in 20 mila come non accadeva da anni e anni, per la semifinale di ritorno tra Pescara e Foggia, prevista nell'impianto dannunziano dopo il pirotecnico 2-2 dell'andata. Mister Zdenek Zeman recupera tre giocatori fondamentali che hanno saltato la sfida di domenica causa squalifica. Si tratta di capitan Riccardo Brosco, leader carismatico del gruppo e faro della difesa, del playmaker Luca Palmiero e del terzino mancino Lorenzo Milani. Quest'ultimo, partito un po' in sordina in stagione con Colombo in panchina, dall'arrivo del tecnico boemo si è reso protagonista di una crescita esponenziale che lo candida a miglior esterno basso di sinistra del post season. La capacità di rendimento in entrambe le fasi di gioco e la predisposizione all'assist dopo le puntuali sovrapposizioni faranno di lui una velenosa freccia nella faretra di mister Zeman per pungere la difesa di Delio Rossi, che invece presenterà dei Satanelli coi cerotti tra infortunati (tanti) e squalifiche (Kontek e Di Noia). A proposito del tecnico foggiano: al di là delle sue esperienze pescaresi (sempre in B, nel 1996/97, poi, dal luglio al novembre 2000 e dal gennaio al giugno 2001, con bilancio – sommati i due cicli – di 19 vittorie, 21 pareggi e 28 sconfitte in 68 incontri ufficiali), da avversario ha ricordi agrodolci. L'ultimo in ordine di tempo, prima di ieri sera, non è piacevole per lui. Nella stagione 2020-21 all'esordio sulla panchina dell'Ascoli andò ko per 2-0 allo stadio Del Duca con le reti di Galano e Ceter ad illudere il Delfino all'epoca guidato da Roberto Breda e a fine anno retrocesso con Gianluca Grassadonia nel frattempo passato sulla panchina biancazzurra. La sua avventura picena durò un mese appena con 5 ko e 1 pari in 6 gare. Il ricordo più dolce, invece, è la vittoria dei playoff di B alla guida del Bologna nel 2015 grazie ad un doppio pari in finale con il Pescara targato Oddo. All'andata hanno fatto clamore i fischi dei supporters foggiani a Zeman, vecchio eroe rossonero e probabilmente l'uomo più importante nella storia del club foggiano, e il mancato saluto tra tecnici, non per colpa del demiurgo di Praga. Ma queste sono cose secondarie, ciò che conta è quel che dirà il campo con una delle due contendenti che chiuderà stasera, nei tempi regolamentari o dopo, la sua stagione e l'altra che andrà a giocarsi un posto in B nella doppia finale conla vincente della sfida Cesena-Lecco (bianconeri favoriti in virtù della vittoria nel match di andar, 2-1). 

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