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La difesa sul banco degli imputati. … Difenditi

09.03.2016 09:37

Riecco la  la rubrica “I like football” firmata da Sergio Di Sciascio per PescaraSport24. Questa volta il decano dei giornalisti abruzzesi si è cimentato in una interessante analisi. Buona lettura! Gli antichi saggi, esperti e conoscitori di calcio, sostenevano che la colonna vertebrale di una squadra era costituita da: portiere, centromediano, centravanti. In seguito per renderlo meno penetrabile, il ruolo del centromediano fu affidato alla coppia stopper-libero, per intenderci vedi Brio-Scirea, Collovati-Baresi o per rimanere dalle nostre parti, Cerone-Polenta. Con la riforma dei reparti, e anche delle responsabilità, il duo fu convertìto in difensori centrali. Quindi: portiere, centrali difensivi, regista, punta centrale. Prendendo ad esempio la Juventus di Conte: Buffon, Bonucci, Barzagli, Pirlo, Tevez, o il Pescara di Zeman: Anania, Capuano, Romagnoli, Verratti, Immobile. Nella fase difensiva di una squadra, i centrali rappresentano i giocatori, maggiormente impegnati e contestualemente quelli che possono sbagliare di meno anche perché dopo loro c’è solo il portiere per mantenere la propria porta inviolata. Volendo comporre un identikit del difensore centrale, oltre alle qualità tecniche va ravvisata prestanza fisica, tempismo e rapidità nei movimenti per opporsi al meglio ad attaccanti veloci, e senso della posizione, nelle azioni a ridosso della linea di rigore, nei calci piazzati e nelle palle inattive. Facile argomentare che il ruolo del difensore centrale rappresenta quello più difficile e complicato di una formazione. In questa stagione, e a dire il vero anche nelle precedenti, spesso e volentieri il Pescara ha lasciato molto a desiderare in quanto a impenetrabilità. Nelle trenta partite finora disputate la porta pescarese è stata violata 39 volte (Fiorillo -29, Aresti -10). Meglio hanno fatto in tredici. La difesa meno battuta è quella del Crotone con 23 reti, seguita dal Novara con 24. Peggio di tutte il Como con 46, seguito a quota 43 da Ascoli e Salernitana. Da Zeman (2011-12) fino a Oddo (2015-16), il Pescara in 5 campionati ha utilizzato nel ruolo di centrale difensivo complessivamente 17 giocatori: 2011-12 serie B Capuano (32 presenze), Romagnoli (28), Brosco (22), Petterini (10), Bacchetti (3); 2012-13 serie A Capuano (26), Cosic (20), Terlizzi (11), Bianchi Arce (10), Romagnoli (7, a gennaio passato allo Spezia), Kroldrup (5); 2013-14 serie B Capuano (31), Schiavi (22), Zuparic (21), Cosic (13); 2014-15 serie B Zuparic (33), Salamon (31), Cosic (12), Pesoli (12), Fornasier (10), Bunoza (2); 2015-16 serie B Zuparic (29), Fornasier (23), Campagnaro (10) Coda (2), Bunoza (2). Un gruppo di giocatori non certamente ineccepibile e i risultati sono lì a testimoniarlo se teniamo conto delle reti subite, nell’ordine, nelle 5 stagioni: 2011-12 55, 2012-13 84, 2013-14 53, 2014-15 55, 2015-16 39. Volendo proporre una personale pagella, assegnerei una sufficienza piena per Salamon e Schiavi, e un voto al limite della sufficienza per Capuano e Romagnoli. Tornando al gruppo di centrali qualcosa probabilmente non ha funzionato al meglio nei crediti loro accordati, compreso il placet del tecnico al calcio mercato estivo e autunnale. Se solo ci limitiamo agli ultimi gol subiti dal Pescara è evidente la responsabilità dei centrali, compreso il portiere: Pescara - Ascoli (10’ pt Jankto) Pescara -Trapani (13’pt Citro, 48’ st Eramo), Pro Vercelli - Pescara (37’pt Coly, 40’pt Malonga, 36’st Scavone). Gli addebiti si ampliano se teniamo conto che ben nove reti provengono da colpi di testa.

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