Prima squadra

Il rilancio di Di Pasquale e Pellacani, un'arma importante in ottica Playoff

Il focus

01.05.2024 00:01

A CURA DI MATTEO SBORGIA 

Mister Emmanuel Cascione da quando è arrivato sulla panchina del Pescara ha indubbiamente portato equilibrio, attenzione, compattezza e concentrazione. Ora, infatti, Merola e compagni stanno facendo tesoro di tali insegnamenti: basti pensare che con il giovane tecnico calabrese il Delfino in fin dei conti ha steccato solo nella partita interna contro l'Ancona(che ha espugnato l'Adriatico), ma per il resto il cammino degli adriatici sotto la sua gestione è stato comunque positivo. Chiaramente però la coperta è corta. Il Pescara ha subito meno rispetto alla gestione Zeman/ Bucaro ma ha anche segnato meno. Tutto ciò fa parte del gioco e rientra pienamente nella normalità delle cose, soprattutto se si considera che questa squadra è stata costruita (male) a giugno e di fatto indebolita   a gennaio. Proprio per questo va riconosciuto a Cascione il merito di aver trovato fin da subito il bandolo della matassa. La compagine adriatica, in fin dei conti, non è stata costruita  del tutto a immagine e somiglianza di Sdengo, dunque l'ex trainer della Pistoiese è stato a comprenderlo prima di tutto e poi a fare di necessità virtù. Tuttavia la classifica degli adriatici al termine della regular season perla chiaro: i dannunziani  sono arrivati al 6° posto e dunque cominceranno i playoff dal primo turno giocando in casa contro il Pontedera, avendo a disposizione due risultati su tre. Detto ciò però resta il fatto che la classifica del Delfino resta comunque deficitaria: la sesta posizione non elargisce più di tanto vantaggi se non al primo turno come già spiegato, ergo il Pescara in caso di passaggio al secondo turno dovrebbe vedersela contro la vincente di Gubbio - Rimini, nel caso in cui i romagnoli andassero a vincere in Umbria , il Delfino giocherebbe di nuovo all'Adriatico (sabato 11 maggio) contro la vincente della sfida di Juventus Next Gen - Arezzo. Contrariamente, invece,  la compagine adriatica per accedere alle fasi nazionali sarebbe costretta ad andare a vincere al Barbetti  contro il team allenato da Piero Braglia. Diciamo che non è una situazione proprio rosea, anzi. In ultima analisi occorrerà affrontare gli spareggi promozione con ancora più coraggio, grinta , determinazione e voglia di osare. In definitiva quindi bisognerà rischiare qualcosa in più per evitare di avere rimpianti. E allora in funzione di questo Cascione potrebbe optare per qualche avvicendamento soprattutto in difesa. Attualmente  la coppia di difensori centrali degli abruzzesi è composta da Riccardo Brosco e Ivan Mesik, per carità si tratta di due elementi indubbiamente forti per la categoria, ma macchinosi e lenti. Dunque  se ci saranno occasioni in cui si dovrà rischiare il tutto per tutto il reparto difensivo dovrà giocare sicuramente più alto, perciò in questa circostanza possono tornare utili alla causa giocatori come Davide Di Pasquale e Filippo Pellacani. Il primo è arrivato la scorsa estate su espressa richiesta di Zeman che lo aveva allenato a Foggia. Difensore moderno, bravo con i piedi, fa dell'anticipo e della reattività le sue doti migliori. Finora non ha avuto molta continuità di impiego e a dire la verità non se n'è mai capito il motivo. Si tratta pur sempre di un giocatore forte per la categoria. Avere un difensore del suo calibro  stabilmente in panchina è senza dubbio illogico e paradossale.    Pippo Pellacani (ha caratteristiche similari a Di Pasquale)  è a Pescara dall'estate 2022: titolare inamovibile con Colombo, un brutto infortunio ne ha frenato il percorso di crescita. Apprezzato anche da Sdengo, con lui in campo il Delfino a cavallo tra fine novembre e inizio dicembre aveva trova con il trainer di Praga in panca la giusta quadra. Poi un nuovo infortunio ne ha frenato ancora una volta l'ascesa. Adesso l'ex Virtus Verona sembra essere a posto e quindi abile e arruolabile per questa ultima appendice di stagione. I biancazzurri in questi playoff non hanno nulla da perdere, ma tutto da conquistare. Dunque con almeno uno tra Di Pasquale o Pellacani in campo il sodalizio dannunziano potrebbe riuscire a giocarsi le proprie chance ridotte con un po' più di spregiudicatezza. D'altronde quando non hai nulla da perdere ma tutto da  guadagnare sei costretto per forza di cose a osare per  provare ad andare avanti. 

FOTO MUCCIANTE 

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