Prima squadra

Vietati i sogni di gloria. Ma la speranza è l'ultima a morire

L'analisi

30.04.2024 08:15

Un colpo di coda, ma non un colpo di spugna. Il Delfino che nell'ultima partita di regular season ha agevolmente sbancato Fermo si è ripreso il sesto posto ed i piccoli vantaggi che questo piazzamento comporta in ottica playoff, ma di certo non può e non deve cullarsi sugli allori e deve al contempo avere ben presente nella sua mente un cammino stagionale assai deludente. Nella costante altalena delle 38 partite del torneo, oggi siamo nella fase ascendente dopo una discendente e lo stop alle ostilità per il caso Taranto, con l'inizio degli spareggi promozione procrastinato, è un aiuto indiretto a mister Emmanuel Cascione e ai suoi ragazzi. La truppa avrà modo di lavorare di più e con un po' di serenità in vista della sfida senza appello contro il Pontedera, che si terrà con il favore del fattore campo e con due risultati su tre a disposizione al novantesimo per passare il turno. Ad oggi sono vietati i sogni di gloria, l'obiettivo è provare ad andare il più lontano possibile e provarsi a giocare le proprie carte sul tavolo dei playoff, che ha ben altri favoriti. Bisogna ragionare per gradi, insomma, sperando che l'appetito venga realmente mangiando e che la squadra trovi continuità di rendimento, entusiasmo e certezze che finora ha avuto solo ad intermittenza, a prescindere dalla guida tecnica. Non può essere un caso che si sia chiusa la regular season con ben 5 squadre davanti, a 41 punti dal Cesena promosso aritmeticamente in largo anticipo proprio nella partita contro i biancazzurri, la prima trasferta dell'era Cascione, a 20 dalla Torres seconda, a 23 dalla Carrarese terza, a 8 dal Perugia quarto e a 4 dal Gubbio quinto. Al fotofinish è arrivato il sorpasso su una sorprendente Juve Next Gen, che proprio dalla vittoria nella prima partita dell'anno solare 2024 contro il Pescara ha prepotentemente scalato posizioni su posizioni, grazie ad un successo sulla derelitta Fermana che ha regalato il turno preliminare della fase a gironi in casa ed anche lo step successivo, qualora il Gubbio venisse eliminato dal Rimini. Poca roba a ben vedere: per arrivare in fondo alla maratona playoff, un vero campionato a parte in stile coppe europee dove conteranno non solo gli aspetti tecnici ma anche la tenuta mentale e la condizione fisica, servirà un vero e proprio miracolo calcistico. Senza scomodare le compagini del Girone A e di quello C, alcune delle quali assai attrezzate (il Padova di Oddo, ad esempio, ma non solo), soffermandoci sul raggruppamento di appartenenza è chiaro il livellamento di forze dalla sesta piazza, quella occupata dai biancazzurri, alla decima di proprietà del Rimini: 5 squadre in 5 punti. Se aggiungiamo Perugia e Gubbio troviamo 7 squadre in 13 punti e per i biancazzurri ad oggi sembrano queste le avversarie “giocabili”. Se prendiamo invece la Carrarese, la terza forza del Gruppo B, si può pensare ad una sfida non scritta nel suo epilogo ma comunque assai difficile da portare a casa: 23 punti di distanza tra le due squadre vorranno pur dire qualcosa. La caratura del Pescara di oggi è assai relativa, ma in una lotteria come quella del post season le sorprese non mancano mai. Paragonando il calcio al ciclismo, la regular season è un Grande Giro da 38 frazioni, i playoff la somma di tante Classiche per vincere la Coppa del Mondo: nelle lunghe corse a tappe i valori assoluti sono destinati ad emergere e viene premiata la costanza di un alto rendimento, mentre nella sfida secca può accadere di tutto e può succedere anche che passi il turno la squadra sfavorita o sulla carta meno attrezzata. 


 


 


 


 


 

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