Prima squadra

Oddo: "Serve solo una vittoria. E il sostegno del pubblico"

01.04.2016 12:53

"Vincere o morire". E' questo il ritornello in voga in riva all'Adriatico. Pescara - Como rappresenta il vero spartiacque della stagione, la partita da non fallire. Ma davvero, stavolta. Vincere, infatti, significherebbe rilanciarsi in classifica in vista del rush finale e costituirebbe una bella iniezione di fiducia per una squadra spentasi nelle sue paure; perdere (e sarebbe la sesta volta consecutiva..) o anche solo pareggiare, al contrario, non aprirebbe scenari apocalittici ma di certo nefasti. Soprattutto a livello ambientale. Massimo Oddo lo sa bene e contro il fanalino di coda Como deve badare ai 3 punti. Da conquistare senza se e senza ma, nonostante la nuova emergenza difensiva. A poco più di 24 dal match, Oddo incontra la stampa. Vi forniamo una piccola anticipazione scritta (nel pomeriggio il video su PescaraSport24). "Davanti abbiamo abbondanza, dietro emergenza. Dobbiamo fare di necessità virtù, non avremo un terzino sinistro di ruolo. Si possono adattare Fornasier, Ventola o Mandragora che è l'unico mancino. Mandragora,  Vitturini e Campagnaro giocano sicuro. Magari in corsa cambio i ruoli, parto con Fornasier terzino e Mandragora centrale per poi spostarli. Rolando è un giocatore molto intelligente a livello calcistico, può fare tante cose. In porta ci sarà ancora Aresti ", dichiara Oddo. "Vogliamo fare una partita di qualità, da Pescara. Sesto la vicinanza della società, il lavoro fatto finora non può essere cancellato da questo momento di calo mentale. Abbiamo assoluto bisogno di vincere e del sostegno del pubblico. Vi garantisco che da qui a fine anno il Pescara di Terni non lo vedrete più. La nostra mentalità e la nostra filosofia non saranno più snaturate. Ho sempre creduto e credo in questa squadra, serve solo una vittoria per ricreare entusiasmo. I ragazzi mi seguono,  le illazioni sul contrario sono false.  Altrimenti me ne andrei. Le responsabilità di questo periodo vanno divise, io mi assumo le mie. Quando le cose non vanno bene, il primo responsabile è l'allenatore e nelle analisi le prime colpe le attribuisco a me. Poi è ovvio che non siano tutte mie le responsabilità, altrimenti mi avrebbero già cacciato. Dovrò fare scelte anche scomode, 3 attaccanti dovranno andare in tribuna. Devo valutare bene, molto bene. Il Como è in salute,  dal cambio di allenatore ha fatto buoni risultati. Guai a sottovalutare i lariani. Dobbiamo partire forte e fare gol subito. Ci saranno altre 8 gare poi, non è la gara della vita ma è un bivio importante soprattutto sul piano mentale.  Ho tanta voglia di riscatto,  come i ragazzi"

Commenti

Amarcord - Campionato 2002/03: storia di una promozione
Brugman lascia Raiola. Il Palermo lo riscatterà?