Prima squadra

Panchine roventi in Siena-Pescara....

La presentazione del delicatissimo match

23.10.2021 00:01

Siena-Pescara d oggi alle 17.30 è il match clou di giornata del Girone B si Serie C. Due tra le favorite annunciate del torneo, infatti, si trovano di fronte dopo un inizio di stagione analogo in quanto a delusioni (entrambe staccate dalla vetta, non di pochissimo) ma diverso per l'evolversi. Il Pescara era partito assai bene, sorretto da una condizione fisica importante e da quella "Zona Delfina (ovvero i gol pesantissimi nel finale) che era diventata un marchio di fabbrica della truppa; il Siena ha incantato assai meno sul piano del gioco (anche se quello biancazzurro è stato comunque assai intermittente) e dopo un mercato imponente (pensate solo ad Alberto Paloschi, ora infortunato) nella città del Palio pensavano di ritrovarsi a fine ottobre nelle prime due piazze. Siena e Pescara hanno gli stessi punti, 16, non pochissimi ma certamente non in linea con le aspettative, le aspirazioni e i pronostici. Dopo la Reggiana, e a braccetto col Cesena secondo in classifica, i bianconeri senesi hanno la seconda miglior difesa del torneo, però (5 gol subiti), ma segnano poco (11 reti) a differenza di un Delfino comunque assai prolifico (18 reti) ma che incassa certamente di più (16 gol in 10 partite). 

Il risultato? Le panchine di Gilardino, ex di turno, e Auteri iniziano a scricchiolare. Più traballante quella del trainer toscano, perchè almeno a parole Sebastiani e Matteassi hanno blindato al momento quella dell'allenatore di Floridia. Di certo, però, oggi entrambi si giocano molto. Forse non tutto, anche se a Siena già si parla di sostituti pronti (da Mimmo Toscano ad altri). E a Pescara? L'involuzione della squadra è percepibile, netta e chiara. Sia sul piano del gioco sia su quello dei risultati. Essere a -8 dalla vetta non era pensabile a questo punto. 

Ecco perchè i punti di oggi sono pesantissimi, per la classifica, per il morale e per il futuro. Auteri, contro un Siena incerottato (tante ed alcune di grande spessore le assenze, ma anche il Delfino non se la passa bene…) dovrebbe tornare alla difesa a 4 e al centrocampo a 3 come con la Fermana. Clemenza dovrebbe essere l'uomo tra le linee (Ferrari-Rauti la coppia offensiva) in un modulo che l'interpretazione dell'ex Juve può trasformare in corsa dal 4-3-1-2 al 4-3-3 (impuro, perchè Rauti e Clemenza non sono vere ali per un 4-3-3 alla Zeman o Galeone per intenderci). Tuttavia, i problemi di assenze e infortuni in difesa potrebbero suggerire di restare ancorati anche in terra toscana al 3-4-3 canonico. In preallarme c'è il baby Veroli, del quale si dice un gran bene e che a Palena aveva convinto Auteri a tenerlo in organico in pianta stabile.

Oggi vietato passi falsi, per Gilardino ed Auteri. Chi sorriderà al triplice fischio?

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