Prima squadra

Berlusconi, il triplete e Mourinho: a tutto Muntari

19.01.2017 10:01

Sulley Muntari, ovvero grinta, esperienza e personalità per il Delfino. Una lunga, lunghissima carriera per il centrocampista ghanese spesa per lo più in Italia. Tre le tappe principali prima dell'esperienza araba: di 200 presenze (con quasi 30 reti). Tanti ricordi infine, dall'Udinese all'Inter. Muntari in carriera ha vinto due Scudetti, due Coppe Italia, due Supercoppe Italiane, un Mondiale per Club, una Champions e una Coppa d'Inghilterra. Vanta anche 3 partecipazioni ai Mondiali col suo Ghana. Niente male, no? Conosciamolo meglio attraverso alcuni aneddoti ed alcune vecchie dichiarazioni in una ricostruzione di SkySport. SPALLETTI, IL TRIPLETE E INTER. Luciano Spalletti: "E' stato come un padre, il primo che mi ha fatto crescere". E ad affibbiargli un soprannome: "Mi chiamava Chiquita, come la Banana. Ma il perché non me l'ha mai detto". E i cartellini rossi? "Perdonato!". Un po' troppi. Suo difetto da sempre, tant'è che una volta - dopo l'espulsione - appoggiò la maglietta sulle spalle dell'arbitro. Poi l'Inter, dove non ha mai nascosto il suo astio per l'ex dt Marco Branca: "Secondo lui ero una brutta persona, facevo casino nello spogliatoio; dopo 3 anni non ce la facevo più e ho detto ad Ausilio che la mia pazienza era arrivata al limite, Branca non si doveva più permettere di sparlare”. Stoccate continue: "Branca non mi è mai piaciuto dalla prima volta. Galliani e Braida invece sono persone per bene: sul campo d’allenamento non indossano abiti eleganti alla James Bond, come invece usa fare qualcun altro...". Allusioni chiare. Sulley è uno che non le manda a dire. Protagonista del Triplete con Mourinho: "Mi ha dato la vita! La possibilità di vincere e di diventare uomo. Lo ringrazierò sempre". Grande feeling tra Mou..rinho e Mu...ntari: "Metteva sempre la faccia contro tutto e tutti, noi rispondevamo sul campo". MILAN. IL famoso gol fantasma nella sfida  scudetto con la Juve del primo anno di Conte, quello delle polemiche. Anche se il ghanese ha detto la sua tempo fa: "Non avrebbe cambiato le cose, avrebbero vinto lo stesso". Forse si. Forse no. Non esiste riprova. Muntari ha comunque un grande rimpianto: "Mi fa piangere il pensiero che non ho vinto niente, ma non ho mai avuto problemi. Sarà per sempre nel mio cuore". Qualche attrito con Inzaghi forse, nell'ultimo anno: "Non dirò mai le cose alle spalle, non sono matto, sono una persona sincera e voglio che le cose siano chiare. Per questo, se vedo qualcosa che non va, lo dirò sempre". Diretto e sincero, come Berlusconi. Già, il presidente. Quello che nello spogliatoio, davanti a tutti i suoi compagni, gli chiese (col sorriso) di presentargli sua moglie: "Dicono che è la più bella, me la fai conoscere?". Battuta, sorrisi, qualche imbarazzo. ( la sua signora si chiama Menaye Donkor e ovviamente non è male, ex miss Universo). FUORI DAL CAMPO. Eccentrico, look particolare sempre e ovunque. Ama le macchine e il suo garage ne è pieno (ai tempi del Milan andava in giro con Mercedes G 63 V8 AMG 6x6, fuoristrada con sei ruote motrici). E' arrivato a Pescara come un passeggero qualunque: valigia, cuffiette e via. Dichiarazioni? Muto. Soltanto un piccolo saluto con la mano e un bel sorriso in tarda sera dopo essere sceso dall'aereo. Il giorno dopo visite mediche e primo allenamento col Pescara. La nuova avventura è partita. E stavolta è biancazzurra...

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