Prima squadra

Due grandi ex sulla rotta del Delfino

Le storie a margine di Modena-Pescara e la presentazione del match

28.09.2025 07:57

La carica dei mille per spingere il Delfino. Oggi, alle ore 17,15, il Pescara è di scena al Braglia di Modena e dovrà provare a fermare una delle battistrada del torneo per dare continuità ai 4 punti conquistati nelle ultime due partite. “Arriveranno quasi in mille da Pescara e per noi è importantissimo, i nostri tifosi ci danno la carica per esprimere al meglio le nostre qualità e spero che l'entusiasmo possa crescere ancora. Dobbiamo essere in simbiosi con il nostro pubblico per centrare i nostri obiettivi”, le parole di vivarini ieri prima della partenza per l'Emilia. Oggi contro i Canarini non sarà facile fare punti, ma di certo il Delfino scintillante capace di battere 4-0 l'Empoli non parte battuto. Niente turnover nonostante si sia alla prima di 3 partite in 8 giorni e nel gruppo c'è qualche acciaccato. Ci sarà però Di Nardo al centro dell'attacco (Tsadjout sarà preservato, almeno inizialmente), per il resto non dovrebbero esserci variazioni rispetto all'undici inizialmente proposto una settimana fa. Ma al Braglia potrebbero esordire gli ultimi due arrivati, ma solo in corso d'opera e se ce ne sarà bisogno (Okwonkwo e Gravillon) Il processo di crescita del Delfino è solo all'inizio. “Siamo ancora un cantiere aperto”, ha continuato Vivarini, “questa è una squadra che è stata allestita a fine mercato e di conseguenza siamo partiti con delle difficoltà. Abbiamo molti esordienti in categoria, non ancora consapevoli delle loro forze, e siamo andati in crescendo. Con l'Empoli abbiamo dimostrato che, giocando con lo spirito dei nostri tifosi e dando sempre tutto quello che abbiamo senza mollare mai, le cose migliorano e possiamo vincere. Dobbiamo ancora crescere, in condizione e tatticamente, quindi c'è ancora tanto da lavorare ma l'ultimo risultato ci fornisce la possibilità di farlo con serenità. La parola passa al campo e forse mai come stavolta saranno importanti i 5 cambi a disposizione, Il match sarà diretto da Claudio Giuseppe Allgretta di Molfetta e il Pescara è imbattuto nei 3 precedenti con il fischietto pugliese. Tra gli avversari però ci sono tante individualità di spicco e tanta voglia di provare la scalata Verso la A. E oggi ci saranno anche due vecchie conoscenze sulla strada del Delfino. E non due qualsiasi, ma grandi protagonisti delle ultime pagine felici del Pescara in B: Andrea Sottil e Francesco Zampano. Per l'allenatore gialloblù l'incrocio odierno non sarà il primo da avversario dopo la fugace, ma importantissima, esperienza sulla panchina biancazzurra. Storia dell'estate 2020, del ritorno al calcio giocato dopo il lockdown. Venne chiamato dal presidente Daniele Sebastiani al capezzale di una squadra in caduta libera, con il compito di provare a salvarla - alla prima esperienza in B dopo anni di C - nelle ultime 6 giornate di un campionato partito con altre ambizioni con la gestione Zauri e poi amaramente proseguito a cavallo dello stop causa Covid con Legrottaglie in panchina. Una vittoria, 2 pareggi e 3 sconfitte determinarono la retrocessione sul campo dei biancazzurri, ma i guai del Trapani, penalizzato e dunque scivolato dietro in graduatoria, diedero al Delfino l'estrema chance della doppia sfida playout contro il Perugia guidato dal pescarese Massimo Oddo. Il resto è storia, con un doppio 2-1 di segno opposto a portare la sfida ai calci di rigore e al trionfo pescarese la notte del 14 agosto. In 2 mesi Sottil aveva saputo ridare fiducia ad un gruppo allo sbando e aveva centrato comunque l'obiettivo salvezza, ma inspiegabilmente non venne confermato e sostituito dal collega che quello spareggio-thrilling lo aveva perso, Oddo. Il tecnico di Venaria Reale non ha mai nascosto il suo disappunto per l'epilogo dell'avventura pescarese, ma riuscì a prendersi la rivincita qualche mese dopo, dando una spinta al Delfino verso quella C dalla quale lo aveva salvato e nella quale sarebbe poi rimasto per 4 anni dalla fine di quella stagione. Il 16 marzo 2021, alla guida dell'Ascoli dove era subentrato a fine dicembre, Sottil sbancò l'Adriatico per 3-2 e condannò virtualmente alla retrocessione anticipata il Delfino nel frattempo passato a Grassadonia dopo l'interregno Breda. Nella rosa di quell'Ascoli c'erano anche Brosco, Corbo e Cangiano, ora alfieri biancazzurri che ritrovano dunque il tecnico che quella stagione salvò il Picchio con un turno d'anticipo, dopo averlo preso penultimo con 6 punti in classifica, e che l'anno dopo portò ai playoff. I risultati con Pescara ed Ascoli portarono Sottil in A. All'Udinese iniziò alla grande e chiuse la prima annata al dodicesimo posto prima che la sua carriera prendesse una brutta china, con l'esonero in Friuli a far da prologo alle non felici esperienze con Salernitana e Samp. A giugno ha firmato un biennale a Modena ed ha subito issato i Canarini in vetta. Imbattuti, con 10 punti, il miglior attacco e la migliore differenza reti, i gialloblù hanno tra i propri punti di forza un altro grande ex. Zampano, arrivato a Pescara su brillante intuizione di Giorgio Repetto, in biancazzurro ha centrato una finale playoff e una promozione in B nei primi 2 anni di un'esperienza che lo ha portato a collezionare col Delfino 128 presenze, 1 gol e ben 23 assist tra A e B prima di spiccare il volo e diventare una delle tante plusvalenze biancazzurre della gestione Sebastiani. Adesso che non è più un ragazzino ma un 32enne (martedì il compleanno) con 270 presenze in cadetteria e quasi 100 nella massima serie saprà gestire l'emozione di ritrovarsi di fronte una squadra alla quale resta profondamente legato e non solo per la cavalcata 2015-16 della quale fu tra i grandi protagonisti. La notte di Trapani per l'ultima promozione in A dei biancazzurri rimane uno dei momenti più belli della sua carriera. Ma oggi non farà sconti, anche se non ha rivincite da consumare


 


 

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