Tutti pazzi per l'asso Dagasso, il tuttocampista del futuro
Già cantano le sirene di mercato al suo indirizzo
La certezza del Pescara si chiama Matteo Dagasso. Cambiano gli allenatori ma è sempre il canterano l'uomo fondamentale dello scacchiere tattico, l'elemento diventato ormai da tre stagioni imprescindibile nel cuore del centrocampo biancazzurro. A dispetto della giovane età, appena 21 anni, sta dimostrando di avere una maturità ed una qualità che gli hanno consentito di non patire il salto di categoria, di essere sempre tra i migliori in campo anche nelle giornate peggiori del suo Delfino e di iniziare ad avere una statura persino internazionale, data dall'esperienza che sta maturando con l'Under 21 del suo mentore Silvio Baldini. E proprio le prestazioni in azzurro, 2 reti e 1 assist in 6 spezzoni di partita con soli 232 minuti collezionati in campo, stanno attirando sul gioiello pescarese anche le attenzioni di più club esteri, che si stanno iscrivendo all'asta che presumibilmente già a gennaio si scatenerà per il suo cartellino. Dagasso per il Delfino è un capitale tecnico e soprattutto economico da preservare e valorizzare al massimo. L'idea del Pescara (e del suo entourage) è chiara: Dagasso alla riapertura della sessione invernale delle trattative non si muoverà perchè completerà l'annata in biancazzurro, ma è chiaro che le pretendenti ai suoi servizi cercheranno di sbaragliare la concorrenza ipotecando in inverno il suo arrivo da programmare in estate. In altri termini: solo in presenza di un'offerta davvero irrinunciabile (il prezzo non sarà di certo inferiore ai 4 milioni) potrebbe già fare la valigia, ma è più probabile che nei prossimi mesi si possa imbastire e concludere un'operazione a titolo definitivo ma con decorrenza giugno. Di certo il giocatore a prescindere dal destino del Pescara nel 2026-27 non giocherà in serie B: il Cagliari, già attivo sulla pista in estate, ha mosso i primi e concreti passi con l'intenzione di anticipare la concorrenza e propone il prestito semestrale e una percentuale sulla futura rivendita per allettare il club del presidente Daniele Sebastiani. Nella massima serie ci sono anche Lecce e Sassuolo che stanno assumendo informazioni e che di qui a breve allacceranno discorsi con gli uomini mercato pescaresi, ma sembrano essere dietro i sardi che, tuttavia, al momento non accelerano dati gli sviluppi societari degli ultimi giorni. Dagasso, intanto, resta concentratissimo sull'attualità che per lui si chiama Pescara e obiettivo salvezza da centrare con la sua squadra del cuore. Ma è comunque consapevole che nello scenario italiano non ci sono interni mancini di prospettiva importanti come lui. Il classe 2004 è un vero e proprio “tuttocampista”: ha la quantità da mezzala, l'interdizione da mediano, la visione di gioco di un regista e la capacità di concludere a rete e di rifinire del trequartista, tutte doti che fanno di lui un potenziale crack a livello nazionale che alla lunga potrebbe interessare anche il ct Rino Gattuso. E, particolare per nulla trascurabile, possiede nel suo bagaglio tecnico anche un tiro potente e preciso dalla distanza. Le prossime 5 partite, quelle che separano il torneo dalla riapertura della sessione di mercato, saranno fondamentali per la squadra ma anche per Dagasso, che cerca ancora il suo primo gol in cadetteria. Finora ha saltato solo l'Opening Day con il Cesena perchè squalificato ed ha messo a referto 3 assist, ma dopo 1.025 minuti di torneo (più 180 nelle due sfide di Coppa Italia ad agosto) vuole iscrivere il suo nome alla cooperativa del gol biancazzurra che ha ora in Di Nardo e Corazza i suoi leader con 4 marcature ciascuno, Il Padova è avvisato: Dagasso già sabato vuole trovare la via della rete e rilanciare le ambizioni salvezza del Delfino in un fondamentale scontro diretto.

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