
La fortuna aiuta gli audaci? No, chi la cerca e se la merita
Delfino contro...l'Audace adesso
Forse è un segno del destino, oppure è una semplice casualità. Il Pescara è tornato in semifinale playoff dopo due anni ed esattamente come allora sfiderà una squadra pugliese, all'epoca il Foggia e adesso il Cerignola, con ritorno all'Adriatico. L'augurio è che il finale sia però diverso, perchè quel famoso 8 giugno 2023, davanti a 20mila spettatori, la squadra guidata da Zdenek Zeman venne eliminata dai Satanelli di Delio Rossi ai calci di rigore ad oltranza. Di quella squadra, certamente dotata di un talento superiore a quella di oggi, basti pensare a Rafia, Palmiero, Lescano e Delle Monache, ma meno compatta e volitiva, sono rimasti Brosco, Plizzari, Kraja e Merola e saranno proprio loro ad avere un motivo in più per spuntarla al termine di 180 minuti che si preannunciano ad alta tensione. Il capitano, in realtà, dopo il guaio muscolare accusato ad inizio return match con la Vis Pesaro sarà assente, ma da leader carismatico del gruppo saprà come motivare i giovani compagni che hanno la possibilità di scrivere una pagina di storia biancazzurra. Il Delfino viaggia sulle ali dell'entusiasmo e con il vento in poppa, ha uno stato fisico eccellente ed ha scoperto di avere dalla sua parte quel pizzico di fortuna che non guasta. “Tutte le cose si sono allineate per arrivare fino in fondo”, ha detto mister Silvio Baldini subito dopo aver staccato il pass per la Final Four. Ed ha ragione, perchè la sua squadra sta riscuotendo nei playoff quel credito che aveva accumulato con la Dea Bendata in regular season. Il cammino negli spareggi ha infatti riservato la possibilità di essere testa di serie al primo turno della Fase Nazionale come quarta classificata ma anche poi al secondo, perchè – fatto del tutto insolito – le tre terze erano state tutte eliminate. Il resto lo ha fatto il sorteggio, facendo “pescare” al Delfino l'avversario certamente meno insidioso ed attrezzato del lotto ed inserendo la sfida nella parte bassa del tabellone, evitando contemporaneamente le sfide con le super favorite Ternana e Vicenza almeno fino alla Finale, e donando ai biancazzurri la gara di ritorno in casa sia nel penultimo atto sia nell'eventuale ultimo. Vantaggi non da poco. Ma, sempre per citare le parole di Baldini, pronunciate qualche giorno prima dei quarti, la fortuna non aiuta solo gli audaci ma soprattutto coloro che hanno la forza di andarsela a cercare e meritano di averla dalla propria parte. E questo Pescara sta dimostrando di esserne assolutamente degno. Lo dicono le prestazioni e lo confermano i risultati. Nelle ultime 8 partite, sommando stagione regolare e spareggi, i biancazzurri hanno vinto ben 7 partite, perdendone una oltretutto ininfluente (il ko al fotofinish con il Catania con la qualificazione già in tasca). E lo hanno fatto dimostrando una personalità ed una maturità che in pochi, mister Baldini a parte, sospettavano facesse parte del DNA biancazzurro. Il tecnico, il vero valore aggiunto, sta cogliendo i frutti del lavoro impostato da metà luglio a Palena e portato avanti, non senza difficoltà, con grande intelligenza. Adesso si apre una fase nuova, perchè alle Final Four non conta più lo status di testa di serie e servirà fare un gol in più dell'avversario. In caso di pareggio al termine dei 180 minuti entreranno in scena i supplementari e poi eventualmente i calci di rigore. Si partirà con i 90 minuti del Monterisi, che saranno fondamentali, contro una squadra che in stagione ha conteso fino alla fine la promozione diretta al super Avellino. Ma il Pescara targato Baldini paura non ha. E, soprattutto, ha voglia e capacità di sognare.
FOTO PESCARA CALCIO
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