
Corsi e ricorsi storici, scaramanzia, cabala e grande passione: è Delfinomania per il sogno Serie B
Incrociamo le dita....
Tutta Pescara crede nel sogno serie B. Stasera, per la prima delle due finali playoff contro la Ternana, il Delfino sarà scortato da soli 750 tifosi, come da limitazioni imposte dalle autorità competenti, ma ieri pomeriggio erano in migliaia allo stadio Ughetto Di Febo di Silvi Marina per incitare la squadra nell'ultimo allenamento prima della Partitissima di oggi alle 21:15 al Libero Liberati. Sciarpe, torce e bandiere sono state la coreografia di un pomeriggio di amore e passione del popolo biancazzurro, che si è stretto alla squadra di mister Silvio Baldini in un abbraccio caloroso come non lo si vedeva da tempo. La rifinitura è stata eccezionalmente a porte aperte proprio per consentire il bagno di folla alla truppa, che ha cenato in sede prima di partire alla volta di Terni dove si giocherà già una fetta di promozione, un risultato che solo due mesi fa sembrava essere una vera utopia. E invece, adesso il Pescara si gioca il ritorno in cadetteria e la tifoseria scoppia di entusiasmo. Il popolo biancazzurro si riconosce nel condottiero (a proposito: Baldini è stato l'unico dal 2019, cioè dal post Pillon, a iniziare e completare una stagione sulla panchina pescarese) e nei valori di una squadra che, grazie ad impegno, coesione e unità di intenti sta andando oltre le proprie possibilità e le più rosee aspettative. Il valore aggiunto è proprio il tecnico, che all'alba del suo insediamento lo scorso 14 luglio parlò di “una città dove c'è magia” e di “credere fortemente nel sogno serie B”. Frasi che avevano stuzzicato la fantasia del popolo dannunziano sin da subito e che Baldini ha avuto la forza e il coraggio di ribadire anche quando, dopo l'avvio sprint (29 punti in 11 partite) e il platonico titolo di Campione d'Inverno messo in cassaforte, complice la penalizzazione di 2 punti proprio alla Ternana, il suo Delfino non sapeva più vincere e scivolava sempre più giù in graduatoria. “Vinceremo i playoff anche se arrivassimo decimi”, diceva in quei 3 mesi senza vittorie, attirandosi anche critiche e commenti negativi. Adesso, però, tutti credono in quell'allenatore che vede i suoi giocatori come figli e che subito dopo aver eliminato il Cerignola, citando Nereo Rocco, ha pronunciato la frase che ha infiammato ancora di più i cuori dei tifosi: “Le finali non si giocano, si vincono”. La prima si gioca stasera, l'altra sabato e ci sarà il tutto esaurito perchè ormai già da giorni a Pescara non si parla d'altro. E questa notte, subito dopo l'epilogo di gara-1, scatterà la caccia al biglietto perchè a mezzanotte inizierà la vendita libera, dopo il periodo di prelazione per gli abbonati e i tesserati del settore giovanile del club, e molti punti vendita autorizzati, in città ma anche nelle località limitrofe, hanno annunciato aperture straordinarie notturne per provare ad esaudire più richieste possibili. I tifosi sono fiduciosi e puntano su cabala e sui corsi e ricorsi storici per alimentare le proprie speranze di ritrovarsi sabato notte alla Nave di Cascella, come da tradizione, per festeggiare un campionato vinto. Con la Ternana in stagione il Pescara è imbattuto, come con il fischietto designato per stasera (Andrea Zanotti di Rimini, che curiosamente ha diretto anche Pescara-Ternana 0-0 del 22 dicembre) e Terni è una città portafortuna per i colori biancazzurri: il 25 giugno 1977, infatti, fu teatro dello spareggio con il Cagliari (0-0) che fece da prologo alla prima promozione in serie A del Delfino. Ma non finisce qua. In molti, infatti, ricordano che nel 2010, anno dell'ultima promozione dalla C alla B, quella conquistata sempre via playoff con Eusebio Di Francesco in panchina, l'ex biancazzurro Massimiliano Allegri veniva annunciato come nuovo allenatore del Milan e l'Inter giocò una finale di Champions League… Incrociamo le dita….
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