Prima squadra

Daniele Croce a PS24: ”Ho Empoli nel cuore. Di Mascio è stato un maestro per me, su Zeman dico che..”

Intervista esclusiva

04.07.2017 00:40

A CURA DI MATTEO SBORGIA - Cinque anni intensi, belli, ricchi di soddisfazioni personali e corali, non possono essere dimenticati in un batter d’occhio. Lui, Daniele Croce, non ha la minima intenzione di farlo. Un periodo bello e fortunato, quello che il centrocampista ex biancazzurro ha vissuto a Empoli, la sua squadra negli gli ultimi cinque anni. Ma, come si dice in questi casi, “la vita va avanti” , e spesso ci impone di pensare al futuro. Un avvenire tutto da scrivere quello dell’ex “Prestigiatore”. Il centrocampista di Roseto, ha rilasciato un’intervista ESCLUSIVA a Pescarasport24, in cui (suo malgrado) oltre a fare un bilancio dell’avventura empolese (conclusa 30 giugno), ha parlato di Cetteo Di Mascio e Zeman per poi giungere al suo futuro, che ancora non conosce. Ma una cosa è certa : lui vuole giocare.

Nel calcio di oggi, dopo quanto le è accaduto, a suo avviso esiste ancora la riconoscenza? “Si. Sono cose che possono accadere, sicuramente dispiace soprattutto per il rapporto bello e intenso che avevamo. Detto questo, credo che nel cacio ci può stare che arrivati ad un certo punto, si decida di prendere strade diverse”. Lei ha fatto parte di quella Primavera del Pescara dei miracoli, guidata da Cetteo Di Mascio: quali sono i suoi ricordi più belli di quel periodo e quali sono i valori che ancora oggi si porta dento di quell’esperienza? “I ricordi belli son stati tanti: con lui siamo arrivati ad un passo dallo scudetto, abbiamo perso in finale. I valori più importanti che ci ha trasmesso - sui quali era intransigente - sono il rispetto e lo spirito di gruppo. Credo che tali principi sia fondamentale insegnarli soprattutto ai giovani di oggi”.

Zeman secondo lei è uno dei pochi allenatori meritocratici? Come mai il suo calcio è ancora attuale? “Zeman ha portato metodi innovativi, il suo è un calcio propositivo che non ha scadenza o epoca” Lei, invece, vuol giocare ancora in A? “Non lo so. Si è chiusa da pochissimo un’esperienza così intensa ad Empoli ed io ora anche per rispetto nei loro confronti, non voglio parlare di altre squadre. Desidero prendermi un po’ di tempo e poi ci penserà il mio procuratore. Di sicuro, io voglio continuare a giocare” Se la chiamasse il Pescara e le dicesse: le offriamo un biennale, puntiamo su di lei e le diamo la fascia di capitano, cosa risponderebbe? Sarebbe il suo sogno? “Non me la sento sinceramente di parlare e/o di pensare ad altre squadre. Ho chiuso da un giorno la mia esperienza quinquennale emozionante ad Empoli, da dove non sono andato via per questioni economiche o di altro tipo. E’ stata una separazione dolorosissima, sia per me che per tutta Empoli”

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