Prima squadra

Buona la prima! Ora testa bassa e pedalare!

Vittoria fondamentale per morale ed autostima. Ma guai a montarsi la testa

06.09.2022 00:01

Buona la prima, senza dubbio, ma ora guai a montarsi la testa! L'inizio di campionato, però, è stato promettente: battere una concorrente diretta quando si è ancora un cantiere aperto è di certo una buona notizia per il Pescara e mister Alberto Colombo, che ha bagnato il suo debutto ufficiale sulla panchina biancazzurra con 3 punti pesanti, non può che essere soddisfatto. “Spero sia la prima vittoria di molte altre”, ha commentato il tecnico nel post partita, ed è l'augurio di tutti. “Questo successo ci aiuta nell'autostima e nel credere sempre di più nel nostro percorso. Ma siamo solo all'inizio", ha continuato il tecnico. Ed ha ragione. Lo scorso anno, ad esempio, le prime due gare di Coppa Italia e quelle di campinato avevano un po' illuso tutti e sappiamo poi come è andata a finire… 

Quest'anno le premesse sembrano però diverse. Non c'è il fardello di una bruttissima e recente retrocessione a fare da zavorra, la squadra è stata quasi totalmente rivoluzionata (sono rimasti Cancellotti e pochissimi altri) e, soprattutto, il pubblico - al netto della contestazione sempre presente verso la società - ha già dato prova di voler sostenere maglia e squadra senza se e senza ma. Il manico poi sembra essere quello giusto: tecnico di categoria, pragmatico e non dogmatico, parla poco e dice cose giuste. Parla di entusiasmo per la tifoseria ma tiene la squadra concentrata: “Non bisogna rilassarsi, si è solo alla prima giornata e non si è fatto niene” è il succo tra le righe della sua disamina post partita. Ed ha ragione. Però, al netto del fatto che al Poggio campeggia ancora il cartello con la scritta “work in progress”, la partenza è davvero icnoraggiante. C'è un'idea di gioco, ancora da sviluppare bene, e c'è la volontà di essere propositivi ma non garibaldini. Compattezza, disciplina tattica, ordine e tentativo di tenere la squadra corta per recuperare la palla il prima possibile e in zone “alte” del campo: questi gli ingredienti di una vittoria meritata. E questi gli ingredienti basi che presumibilmente resteranno. Colombo non è uno sprovveduto ed è consapevole che si gioca una grande chance per la sua carriera. Pescara può essere un vero trampolino di lancio ed il Delfino ha deciso di affidarsi ad un tecnico emergente che sa in quali campi ci si può accontentare di un punto, in quali frangenti di una partita poter osare e in quali altri essere prudenti (il cambio di Brosco con l'Avellino docet in tal senso). 

Chiaramente la vittoria non va esaltata troppo: l'Avellino visto all'Adriatico, al netto dei pronostici di inizio stagione, è sembrata ben poca cosa. Se il Delfino è un cantiere aperto, i Lupi di Irpinia sono un cantiere e basta. O almeno così sono sembrati. Per ritardi loro o per meriti del Pescara? Lo capiremo tra qualche giornata, ora il giudizio deve essere sospeso per tutti. Col mercato appena finito, infatti, tutte le squadre (forse ad eccezione del Catanzaro, partito a razzo) devono assemblarsi e rodarsi, inserire i nuovi e crescere di condizione. Tra un mese almeno si capirà davvero la reale fisionomia del Pescara e di che pasta è fatta questa squadra. Adesso, insomma, serve tenere la testa bassa e lavorare, senza esaltarsi troppo e senza eventualmente deprimersi in caso di eventuali passi falsi nelle prossime giornate.

A proposito del mercato: al netto di alcune lacune (trequartista per il 4-3-1-2, dopo la cessione di Clemenza che resta un big per la categoria) e delle prevedibili, scontate e previntivate cessioni dei gioiellini del vivaio (necessarie per monetizzare e dare ossigeno al bilancio), le operazioni condotte sono state positive. Innanzitutto perchè non si è guardato solo al presente, ma anche la futuro: aver messo sotto contratto elementi come Plizzari e Lescano, solo per citare i 2 grandi protagonisti del debutto, significa aver posto le basi tecniche e sorpattutto economiche per il futuro. Patrimonializzare: questo il filo conduttore del mercato portato avanti da Delli Carri. E la missione è stata certamente compiuta, al di là di ciò che dirà il campo. L'anno prossimo, a prescindere da quale categoria il Delfino disputerà, avrà già un'ossatura di base e/o elementi da rivendere per monetizzare. 

Si inizia con il piede giusto la stagione, insomma. E se son rose biancazzurre, fioriranno a maggio…

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