Prima squadra

"Il chilometro lanciato di Marco Delle Monache"

Il Delfino Rampante racconta

07.10.2022 08:14

Le goleade sono quelle che più ricordi nel corso del tempo. Hanno il proprio fascino. Hanno quella spensieratezza e quella leggiadria che ti conciliano con il calcio. Con il divertimento insito in quei novanta minuti nel corso dei quali ognuno mette da parte tutto in nome del tifo, del divertimento, della squadra amata. Dei propri colori. La goleada è quel momento spensierato che ti fa cantare, applaudire. Rivivere il passato nel presente. Era da tempo immemore che non si vedeva il Pescara infilare per ben sei volte la porta avversaria allo stadio Adriatico. A quanti saranno venuti in mente il 5-1 alla Juventus oppure il 4-5 casalingo al cospetto del Milan degli olandesi? Alzino la mano.
Un privilegio, almeno ieri, per i pochi intimi che hanno presenziato i seggiolini dell'Adriatico. 
Secondo turno di Coppa Italia conquistato in virtù del 6-0 contro la Vis Pesaro. Che, per molti, ricorderà la carovana biancazzurra dell'ultima giornata di stagione regolare prima dei play off nel Pescara guidato da Ivo Iaconi. Circa 4000 i cuori biancazzurri che quel giorno di maggio approdarono a Pesaro per spingere il Pescara in quella lotta a distanza con l'Avellino per la conquista della Serie B.
Corsi e ricorsi storici. Seppur con le dovute differenze. Mercoledì in riva all'Adriatico abbiamo assistito a un'esperienza di vita che ha messo in luce, potenzialmente, un nuovo folletto nostrano. Un ragazzino che ha impallinato gli avversari ed esaltato i colori biancazzurri. Un ragazzino che ha fatto innamorare i bambini presenti sugli spalti. Dribbling, assist, due reti all'attivo e tanta, tanta classe. 
Marco Delle Monache, da Cappelle sul Tavo.  Il chilometro lanciato da Pescara e, in questo caso, del Pescara. Non solo metafora stradale ma soprattutto sportiva. Il chilometro lanciato, verso nuovi lidi, nuovi orizzonti. Con la testa a Potenza. Insidiosa trasferta lucana, ai margini di quei luoghi della Magna Grecia da espugnare per sognare il ritorno nel calcio che conta di cui vi parlavo qualche giorno fa.

Il Delfino Rampante

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