Prima squadra

Nuovo modulo e difesa coperta: le armi del Pescara per lo sprint

I correttivi del post mercato stanno sortendo effetti

26.03.2022 00:01

Nello sprint per il terzo posto, ovvero nel triello con Cesena ed Entella, il Pescara - come già evidenziatovi in più articoli consultabili QUI in archivio - ha due “alleati speciali”, l'inerzia ed il calendario. Ma anche anche due “armi” nuove rispetto al passato, strettamente legate tra loro: il nuovo assetto tattico e una difesa diventata meno perforabile. Lo dice il campo e lo testimoniano i numeri.

 Rispetto al girone d'andata, infatti, il Pescara è meno vulnerabile in difesa, vero tallone d'Achille della prima metà di regular season, e quasi ugualmente incisivo in attacco, soprattutto grazie al capocannoniere Ferrari che ha già superato il record personale di gol in una stagione. Per larga parte della stagione la squadra aveva segnato con regolarità subendo però troppi gol, ma egli ultimi tempi, invece, il Delfino ha mostrato una solidità nelle retrovie e conservato la discreta prolificità in fase offensiva. Non identica, ma comunque capitalizzata al meglio. Il merito senza dubbio è del cambio di modulo, che consente una migliore protezione alla difesa senza penalizzare la manovra offensiva che, anzi, ha altre armi da sfruttare. Gli innesti in tal senso di Pontisso e De Risio sono stati decisivi.  La squadra ha finalmente trovato un assetto affidabile e univoco, evitando i cambi continui di modulo ed interpreti che, sulla base del 3-4-3 hanno caratterizzato quasi tutto il campionato fino al mercato di riparazione.

I numeri, come ha sottolineato anche Il Centro, testimoniano questa evoluzione positiva. Incrociando infatti i risultati delle prime 14 giornate del girone di andata con quelli delle stesse gare del ritorno, il saldo della seconda parte del torneo è positivo, con i biancazzurri capaci di collezionare 5 punti in più. Il dato principale che evidenzia la metamorfosi riguarda i gol incassati nei 14 incontri presi in considerazione: 19 all’andata, 12 al ritorno. I progressi sono diventati evidente e, soprattutto, consistenti nelle ultime 8 partite, dopo l'amarissima trasferta Reggio Emilia, di San Valentino, il 14 febbraio, quando c’è stato il passaggio al 4-2-3-1 o, se preferite ad un atipico 4-3-3 con Pontisso incursore, Pompetti play "mobile" e De Risio uomo di tattica e sostanza. In questo periodo, infatti, la porta difesa da Alessandro Sorrentino (domani assente e sostituito da Iacobucci)  è stata violata appena 4 volte ed il baby portiere è rimasto imbattuto nelle gare contro Cesena e Teramo. Due clean sheet di fila, un motivo in più per sorridere, visto che nel campionato in corso era accaduto solo in un’altra occasione, nella 18ª e 19ª giornata contro Pistoiese e Imolese.

L’altro dato incoraggiante è che sia nella prima sia nella seconda parte del torneo il Pescara ha avuto un trend più o meno simile nella voce “gol fatti”: 21 reti realizzate nei primi 14 match del girone di andata, 20 in quelli del ritorno. Con una differenza grossa e sostanziale: nella prima parte di stagione il Pescara incassava di più, certamente troppo, e doveva creare tanto, talvolta tantissimo per andare in gol; adesso subisce meno, spesso pochissimo, e capitalizza meglio le minori occasioni che rispetto al passato riesce a produrre


 

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