Prima squadra

Inconcepibile trasformazione da Dottor Jekyll a Mister Hyde

Zemanlandia è tornata? No, niente affatto....

08.04.2023 18:34

Si era probabilmente incensato troppo il Delfino targato Zeman dopo la bellissima affermazione contro la Virtus Francavilla. Ovunque - sui giornali, in tv, sulle testate web - la nostra inclusa - sui social dei tifosi - si era gridato, a questo punto prematuramente, che “Zemanlandia è tornata”. Tuttavia è stato troppo brutto per essere vero il Pescara visto allo Iacovone. E se il Taranto ha trovato nel suo uovo di Pasqua 3 punti che significano vittoria di prestigio e salvezza anticipata, il Delfino nel suo ha trovato la bruttissima sorpresa di riscoprirsi fragile difensivamente, molle nel clima di battaglia ed inconcludente in fase offensiva. In una settimana si è passati dal calcio champagne prettamente zemaniano e da una vittoria in goleada, al pesante ko contro una squadra che mai prima in stagione aveva segnato 3 gol in una volta sola… Si sapeva che la gara del Sabato Santo non sarebbe stata una passeggiata, d'altro canto le squadre di Eziolino Capuano sono sempre così, da 33 anni: dure, grintose, fautrici di un calcio certamente non spettacolare ma dedito a portarsi a casa i punti, facendo battaglia su ogni pallone. E così è stato. Il Taranto, però, ha avuto una bella mano da un Pescara rimasto in Abruzzo. L'approccio è stato da brividi: 2 gol in 11 minuti, con topiche difensive di gialappiana memoria se vogliamo. Sommariva ci ha messo del suo, per nulla agevolato da una difesa che sembrava più una banda del buco che un gruppo di giocatori professionisti. Matita blù per tutti, tanto più che se ci si aspettava una convinta reazione questa non è mai arrivata. Ne' nel primo tempo ne' nella ripresa, coi pugliesi rimasti in 10 al 53' ma in grado 3 minuti dopo, ancora in ripartenza nelle praterie biancazzurre, di trovare il 3-0 che ha messo la vittoria nel ghiaccio. E mister Zdenek Zeman, che si aspettava ben altra prestazione dai suoi ragazzi, a fine partita dagli spogliatoi dello Iacovone non ha nascosto la sua grande delusione per la seconda sconfitta della sua gestione, anche questa in trasferta dopo quella in casa del Messina nell'ultimo infrasettimanale della stagione. “Tutta la partita non è stata buona, non solo l'approccio. O ci sentiamo troppo bravi o non abbiamo capito come giocare contro una squadra brava nelle seconde palle e nelle ripartenze e che ha fatto la partita che mi aspettavo facesse. L'avevamo preparata proprio su questo aspetto”, le sue parole. Evidentemente non è stata preparata al meglio, mentalmente e tatticamente. “Abbiamo preso 3 gol, due in ripartenza e uno da calcio piazzato e così non va bene. Non voglio vedere più una partita così, ma non ci sono analogie con la sconfitta di Messina dove non era possibile giocare”. A sorpresa, il tecnico boemo ha schierato nel cuore della difesa Pippo Pellacani, assente da 7 mesi per infortunio, in luogo dello squalificato Riccardo Brosco, preferendolo ai due senatori Boben e Ingrosso. Una scelta dettata probabilmente dalla necessità di recuperare al meglio il difensore in vista dei playoff, ma di certo i due esperti centrali non l'avranno presa bene…. Le gerarchie sembrano ormai chiarissime. Sta di fatto che la giornata è stata nerissima. Dalla vittoria sfiorata in casa del Catanzaro dei record alla vittoria, bellissima e convincente, contro la Virtus Francavilla alla debacle di Taranto: del tutto inspiegabile la metamorfosi, anzi l'involuzione di un Delfino che da Dottor Jekyll si è trasformato in mister Hyde. E' sembrato di rivedere l'ultimo Pescara targato Alberto Colombo, quello privo di mordente ed idee.  E forse non è un caso che questa disfatta sia arrivata contro un team come il Taranto, che anche all'andata si era imposto all'Adriatico (5 gol fatti e 0 subiti, 6 punti portati a casa dai pugliesi contro i biancazzurri): è proprio contro questo tipo di squadre che il Pescara, tanto nella gestione Colombo quanto in quella Zeman (Messina docet in tal senso), trova grandissime difficoltà ad esprimere il suo calcio. Un problema in vista del post season? Probabilmente, anche se poi agli spareggi promozione, ovvero ai playoff, non ci saranno squadre sparagnine a speculare… Resta una ultima annotazione statistica da fare: era la prima sfida tra i senatori delle panchine, Capuano contro Zeman che collezionano insieme 1712 panchine in Italia così divise: 1033 il boemo e 679 l'attuale trainer del Taranto. Era una sfida tra filosofie di gioco agli antipodi. Ha vinto Capuano, a sorpresa. Ma nel periodo di Pasqua le sorprese sono sempre dietro l'angolo, anzi… nell'uovo!

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