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Contestazione, società, allenatore: si decide il futuro del Delfino

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29.05.2024 08:10

Punto per punto, capitolo per capitolo, ecco i temi roventi di casa Pescara: contestazione, sviluppi societari,  programmi e nuovo allenatore. 

CONTESTAZIONE - Nei giorni cruciali per il futuro del Pescara, la tifoseria organizzata torna a far sentire la sua voce. Per la prima volta nella storia, gli ultras hanno deciso di organizzare per domani sera alle ore 21, nel piazzale antistante la Curva Nord dello stadio Adriatico-Cornacchia, non una riunione ristretta bensì un'assemblea pubblica, aperta a tutti i tifosi biancazzurri e ai cittadini di Pescara. L'obiettivo è quello di portare avanti la contestazione nei confronti del presidente Daniele Sebastiani con il coinvolgimento di tutta la città. “Nessuno è escluso”, si legge nell'invito a partecipare contenuto nel comunicato ufficiale diramato dai gruppi “Pescara Rangers”, “Vecchia Guardia”, “A Sud del Fiume” e “Grapes”. Dopo i pericolosi e gravissimi eccessi di un paio di settimane fa, la contestazione nei confronti dell'attuale proprietà del Delfino vive dunque un nuovo capitolo, tornando almeno nei presupposti nell'alveo della civiltà e aprendosi, per citare le parole del comunicato, “a chiunque abbia a cuore il futuro del Pescara”. L'intento degli ultras è stato esplicitato nella stessa nota: “parlare con tutta la città e unirsi per una protesta grande e coordinata” nei confronti del presidente Sebastiani ma anche del direttore sportivo Daniele Delli Carri e del resto dell'attuale management. 

SOCIETA' Sebastiani, intanto, ieri era fuori città, a Milano, e sta portando avanti i contatti per la cessione della società, ma al ritorno, forse già stasera, darà il via alla programmazione della nuova stagione. Oltre all'ingresso ufficiale nei quadri dirigenziali di Luciano Campitelli (Guglielmo Maio, ex Lanciano che ha entrambi i figli nel vivaio del Delfino, non rileverà quote ma è disponibile a fare una sponsorizzazione), si dovrà stabilire il budget annuale - e quale parte dello stesso destinare al mercato - e gli obiettivi sportivi da perseguire: dalla definizione di questi due punti dipenderà anche la scelta del tecnico. Sarà Daniele Delli Carri a costruire la squadra verosimilmente a prescindere da eventuali nuovi ingressi nel club. 

ALLENATORE - In linea di principio si dovrebbe varare una squadra dall'età media ancor più bassa della precedente, che comunque era la più giovane di tutta la C se si eccettuano le Under 23 delle big di A (Juventus ed Atalanta), affidata ad un tecnico emergente con l'idea di aprire un nuovo ciclo (aspettando poi più in là sviluppi concreti sul fronte societario), ma non è ancora esclusa del tutto la possibilità di creare una squadra formata da un mix di importanti prospetti e qualche giocatore di spessore e di categoria che possa essere competitiva per i piani alti della classifica sin da subito. Per la prima opzione resta in piedi la candidatura di Federico Guidi, ex Teramo ora al timone della Roma Primavera, che è più forte (nonostante sia dato in orbita Casertana, Milan Primavera e Perugia) di quella di Cristian Chivu, che lascerà l'Inter baby di certo ma che ha altre importanti offerte; per la seconda, invece, c'è Silvio Baldini, che Delli Carri stima parecchio e che sarebbe disponibile alla sfida pescarese. Tuttavia da ieri è tornato in pole Vincenzo Cangelosi(che difficilmente resterà in Campania), ritenuto l'ideale trait d'union tra le due idee di progetto ma anche la naturale prosecuzione dell'impostazione zemaniana. D'altro canto Cangelosi, reduce dall'ottima esperienza di Caserta da capo allenatore, per 30 anni ha ricoperto il ruolo di vice di Zeman e ne condivide idee e filosofia, pur avendo dimostrato di non essere dogmatico come il boemo ma più pragmatico. Ieri ci sarebbe già stato un importante contatto diretto tra il tecnico e Delli Carri che potrebbe essere il preludio alla scelta finale del club, che non tarderà ancora molto ad arrivare. Occhio sempre a Pazienza, attualmente impegnato nei playoff con l'Avellino: l'ex tecnico del Cerignola potrebbe essere un nome buono qualora lasciasse il club irpino.  Per lo stesso motivo attenzione anche a Calabro della Carrarese.  Le altre candidature, eccetto quella di un nome ancora top secret, sembrano aver perso via via di consistenza. Ma mai dire mai…

(HA COLLABORATO MATTEO SBORGIA)

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