Quai uomini sceglierà Gorgone per il debutto? Ci sono più dubbi
Verso Catanzaro-Pescara
L'operazione Catanzaro entra nel vivo. Il Pescara di mister Giorgio Gorgone prosegue nella preparazione della partita del Ceravolo, che segna il ritorno in campo dopo la sosta per dare spazio alle Nazionali e il primo appuntamento della nuova gestione dopo il ribaltone deciso dalla società. Per l'anticipo di venerdì sera la truppa ha iniziato da ieri ad allenarsi a porte chiuse, per evitare occhi indiscreti e provare le nuove alchimie tattiche che il debuttante Gorgone intende proporre già in Calabria. Dal suo arrivo di una settimana fa, il 49enne tecnico romano ha suddiviso le sedute, spesso doppie, tra parte atletica e di campo, puntando molto sul lavoro fisico basato sulla forza con successiva trasformazione tecnico-tattica, focalizzata su sviluppo e costruzione della manovra, ricavando così le prime indicazioni utili. Il nuovo corso ripartirà dal 3-5-2, ma con sostanziali novità in termini di accorgimenti e uomini impiegati rispetto all'assetto in precedenza propugnato da Vincenzo Vivarini. Innanzitutto ci saranno due punte di ruolo e non più un riferimento centrale supportato da un trequartista, che in realtà lasciava troppo solo il centravanti preoccupandosi più di fare densità in fase di non possesso e di garantire superiorità numerica una volta persa la palla. Il risultato? Di Nardo era quasi sempre costretto a lottare da solo contro i centrali avversari, facendo a sportellate e dovendo svariare su tutto il fronte offensivo per trovare un po' di spazio. Adesso, con un altro attaccante vero, che comunque dovrà anche dedicarsi alla fase difensiva facendo pressing, difficilmente sarà inghiottito dalle maglie difensive avversarie e avrà un partner con il quale duellare con i centrali e duettare dopo essersi diviso lo spazio. Con Tsadjout che sarà al massimo pronto per uno spezzone di gara, il ballottaggio ad oggi è tra il ripescato Tonin (favorito) e uno Sgarbi che deve essere rilanciato dopo un lunghissimo periodo in naftalina. I due giocatori hanno caratteristiche diverse e la decisione dipenderà da come mister Gorgone vorrà impostare la partita: Tonin, che i test atletici indicano in buona forma nonostante abbia collezionato appena 30 minuti stagionali (14' in Coppa Italia e 16' in campionato), ha più forza fisica, capacità di strappo e predisposizione al contropiede; Sgarbi, invece, ha più qualità tecnica e doti di rifinitura, sa puntare l'uomo ma anche calciare forte dalla distanza e predilige allargarsi sulle fasce. La scelta sul partner di Di Nardo non è l'unico dilemma che accompagna mister Gorgone in questi ultimi scampoli di preparazione dell'anticipo. C'è infatti almeno un dubbio per ogni altro reparto ad animare il confronto con lo staff, nel quale il vice Emiliano Testini ha un ruolo assai importante. In difesa, ad esempio, bisogna scegliere il terzo centrale da affiancare agli inamovibili Brosco e Capellini. Gravillon alla lunga è destinato a ritagliarsi un ruolo importante, ma il suo lancio potrebbe essere ancora procrastinato. Letizia ad oggi è il probabile prescelto, sempre che il tecnico non sia costretto a dirottarlo ancora sulle corsie esterne se Oliveri non fornisse totali garanzie di tenuta (lunedì ha accusato un lieve affaticamento). In mezzo, c'è da scegliere il regista e si giocano il posto Squizzato, Brandes e Caligara con il primo, mai convincente finora, che al momento appare in vantaggio. In questi 40 giorni prima della riapertura del mercato (con 6 partite in programma) in tanti si giocano il futuro e la gara di Catanzaro è già un primo e fondamentale test da non sbagliare.

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